Arrivati i risultati delle Elezioni Europee di domenica scorsa è tempo di andare a valutare la performance dei molti sondaggisti che hanno presentato le intenzioni di voto degli elettori per l’elezione dei rappresentanti italiani all’Europarlamento.

Il metodo che utilizziamo è descritto, per chi volesse approfondirlo, in questo post ed è stato già applicato a diverse competizioni (ad esempio le ultime elezioni politiche e le primarie 2019).

Per il confronto, abbiamo utilizzato gli ultimi sondaggi pubblicati prima dell’inizio del silenzio, che risalgono tutti attorno alla prima metà di maggio. C’è quindi da precisare che le differenze tra quei numeri e quelli delle urne potrebbero anche differire a causa di variazioni temporali (ad esempio un gran numero di persone rimaste indecise fino alla fine), oltre che per errori statistici e metodologici.

Poiché non tutti i sondaggisti hanno sondato gli stessi partiti (ad esempio molti non hanno comunicato il risultato dei Verdi) si è deciso di fare l’analisi su quei partiti rilevati da tutti i sondaggisti (Lega, PD, M5S, FI, FDI, +EU, La Sinistra + un generico altri che racchiude tutto il resto).

Per il metodo di calcolo utilizzato, ricordiamo che più basso il punteggio più la rilevazione si è avvicinata al risultato effettivo. Arriviamo dunque alla classifica:

Noto 0,29
Euromedia 0,49
Piepoli 0,53
Bidimedia 0,57
Termometro Politico 0,57
MEDIA 0,58
Index 0,62
Ixè 0,67
SWG 0,71
Demopolis 0,76
Winpoll 0,77
Quorum 0,78
Ipsos 0,83
Tecnè 0,99
Demos 1,07
Keix 1,12
Cise 1,25
EMG 1,44

In generale si è assistito ad una tendenza a sopravvalutare il M5S, che in media era rilevato al 22,4% (contro il 17% effettivo) a scapito di Partito Democratico (21,4% vs 22,7%) e soprattutto Lega (31,0% vs 34,4%). Veniva inoltre assegnato un risultato più basso a Fratelli d’Italia.

Al primo posto risulta Noto Sondaggi, che aveva previsto il grande distacco tra Lega e M5S, nonostante una sottovalutazione della prima e la sopravvalutazione del secondo. Poco distante si colloca Euromedia Research, l’unica casa sondaggistica a dare il Partito Democratico al secondo posto. Chiude il podio l’Istituto Piepoli.

Ai piedi del podio troviamo proprio Bidimedia, un risultato nettamente migliore rispetto alle Elezioni Politiche 2018. Si è rilevata correttamente la forza della Lega rispetto al M5S, che però è stato sopravvalutato rispetto al Partito Democratico. In quinta posizione si colloca poi Termometro Politico, che ha indovinato la scarsa performance de La Sinistra e il risultato del PD.

Passando alla parte bassa della classifica, troviamo innanzitutto Tecnè, che ha assegnato un valore troppo alto a M5S e Forza Italia, a scapito di PD e Lega. Quartultimo posto per Demos, che paga la valutazione eccessiva di +Europa e La Sinistra a svantaggio del Partito Democratico.

Terzultimo posto per Keix, mentre in penultima posizione giunge dunque CISE che ha nettamente sottostimato il valore della Lega (7% in meno rispetto al risultato effettivo), a vantaggio di M5S (23% vs 17%) e Forza Italia (11,7% vs 8,8%). In fondo alla classifica si trova invece EMG, che sconta invece il risultato troppo alto assegnato al M5S e a FI, a scapito soprattutto di Partito Democratico e Lega.