Per sopravvivere all’algoritmo, politici, giornalisti e intellettuali stanno dando spettacolo.
Otto secondi. Questo è il tempo medio di attenzione sui social. In un contesto simile, condividere contenuti di valore è una sfida, soprattutto se sei un politico, un amministratore pubblico, un giornalista o un intellettuale, le figure che un tempo erano gli unici e indiscussi opinion leader.
Oggi, però, gli opinion leader sono altri: i content creator, gli unici in grado di tenerti incollato allo schermo del telefono. Si giocano tutta la loro popolarità schivando il temutissimo scrolling e sono pronti a tutto pur di ottenere un click o un commento.
Ecco perché, per sopravvivere, i “vecchi opinion leader” si sono convertiti al Dio Algoritmo, intrappolati in una spirale di ricerca del consenso senza fine. Per tentare di diventare protagonisti del media dominante, sono disposti a tutto: investono discrete cifre in social media guru e assistenti con la telecamera sempre accesa.
Poco importa se, in alcuni casi, devono sacrificare la dignità: l’importante è esserci, perché se non sei virale, non esisti.
Ce lo insegna Trump: non conta cosa dici, ma come lo dici, quando lo dici e, soprattutto, dove lo dici. Non è un caso che il neo-eletto Presidente degli USA abbia sfruttato la rete di alleanze con Elon Musk e il sostegno di podcaster e streamer per far arrivare i suoi messaggi alla maggioranza degli americani, snobbando i grandi broadcaster tradizionali, sempre meno influenti.
Poco importa se, per farlo, ha diffuso fake news inverosimili, come quella degli immigrati haitiani che mangiano cani e gatti. L’importante è che ciò che dice diventi un trend, magari da remixare e trasformare in una hit.
Tralascio il video di Gaza prodotto con AI perché non ha bisogno di presentazioni!
E così, i programmi elettorali diventano meme, i discorsi parlamentari si modellano per diventare clip da 15 secondi e il question time diventa una sfida a colpi di dissing, come un Tony Effe e un Fedez qualsiasi. Tutto pur di ottenere cuoricini.
Dubbi? Chiedi a Vannacci se i social network non sono il posto ideale per portare la fantasia al potere (cit.).
E la cultura? Anche quella va ridotta in pillole, proprio come si faceva a scuola con i Bignami. A leggere libri sono rimasti in pochi, mentre a scrollare sempre di più.
E i giornalisti? Sempre più in diretta social e sempre meno in redazione, con il rischio—ormai imminente—di essere sostituiti da Fabrizio Corona, che sa usare molto bene i social.
Siamo entrati nell’era della post-verità social, dove per essere protagonisti non serve essere più bravi, ma più veloci ed efficaci degli altri. La verità? Un concetto ormai relativo, se non del tutto superato.
Ma in questo scenario sconfortante c’è anche una buona notizia: i social possono essere uno spazio in cui politica e cultura danno il meglio di sé.
Tra la “Bestia” di salviniana memoria e la “Zanzara” di Cruciani, esistono politici, intellettuali e divulgatori che resistono alle sirene del sensazionalismo social, riuscendo a creare contenuti pop senza cadere nel trash. Sono popolari, generano un engagement positivo e ci lasciano una speranza.
Sono pochi ma buoni. Quando li trovi e ti piacciono, scriviglielo nei commenti!
✍️ di Renato Scattarella 📌 Editorialista BidiMedia [Segui su Instagram]
Sostieni Sondaggi Bidimedia!
Puoi farlo nei modi che ti descriviamo in seguito… E, se puoi, disattiva il tuo ad-blocker, grazie!
Modalità preferita: donazione tramite bonifico tramite al conto dell’Associazione Bidimedia
Conto di BIDIMEDIA
IBAN IT65F0623012782000036505055
Fai una donazione tramite PayPal
Sondaggi BiDiMedia è un sito nato nel 2010. Se vi piace e siete contenti del nostro servizio gratuito potete farci una piccola donazione. Anche di pochi euro. Grazie a chi ci permetterà di crescere sempre di più cliccando sul banner “Dona con PayPal”!
Offrici un caffé con
Ko-fi
Ci leggi da tanto tempo? Ci hai appena scoperti? In entrambi i casi, se ti piace il nostro lavoro, puoi contribuire alla nostra sopravvivenza donandoci anche solo un piccolo caffè. Grazie!
Tramite Ko-fi puoi fare una micro-donazione ed essere sicuro che essa finanzierà interamente Sondaggi Bidimedia, senza percentuali di intermediazione.
Fai i tuoi acquisti cliccando sui banner
In qualità di Affiliato Amazon, Sondaggi Bidimedia riceve un guadagno dagli acquisti idonei.
In qualità di Affiliato Amazon, Sondaggi Bidimedia riceve un guadagno dagli acquisti idonei.