Il partito comunista greco (KKE) è un partito politico marxista-leninista. Fondato nel 1918 come Partito socialista laburista della Grecia in seguito alla rivoluzione russa (adottando il suo nome attuale nel novembre 1924), è il più antico partito politico della politica greca moderna .
Sin dalla sua nascita il partito fu strettamente legato all’Unione Sovietica, entrando a far parte del Comintern. Le sua prima battaglia politica fu contro la guerra della Grecia alla neonata Repubblica Turca di Ataturk, che il KKE considerava un’aggressione imperialista. Negli anni successivi i membri del KKE furono perseguiti dai vari governi greci e gli fu impedito di assumere impieghi pubblici. Negli anni ’30 furono creati campi di prigionia per gli appartenti al KKE e agli altri partiti di estrema sinistra. Il partito fu ufficialmente messo fuorilegge nel 1936 durante la dittatura di Metaxas.
Durante l’invasione della Grecia da parte dell’Italia, inizialmente il KKE rimase neutrale, non volendo appoggiare il regime di estrema destra greco. Tuttavia, dopo l’invasione tedesca e il crollo del regime greco, il KKE, con il supporto dell’URSS, che ne frattempo era stata attaccata dalla Germania nazista, iniziò la lotta armata contro le truppe di occupazione nazifasciste. Nel 1941 si formarono le armate partigiane del Fronte di Liberazione nazionale (EAM) e nel 1942 fu fondato l’Esercito Greco di Liberazione Nazionale (ELAS), di fatto sotto controllo del KKE. L’ELAS si mise presto in contrasto con le altre organizzazione partigiane non comuniste, il che portò ad una vera e propria guerra civile tra le file della resistenza, dalla quale l’ELAS uscì vincitore.
Dopo la sconfitta delle forze tedesche naziste, la Gran Bretagna fece sbarcare ad Atene il governo in esilio di unità nazionale guidata ad Georgios Papandreou. Tuttavia il KKE e L’EAM, che controllavano buona parte del paese, si rifiutarono di deporre le armi e riconoscere il nuovo governo. Segui un periodo di disordini che portarono a scontri armati tra reparti dell’EAM e milizie di estrema destra, le quali provocarono la caduta del governo. Le successive violenze e gli incarceramenti di massa di militanti comunisti da parte del governo, portarono il KKE nel 1946 a tornare in clandestinità e a riprendere la lotta armata. La nuova guerra civile provocò decine di migliaia di morti e si concluse nel 1949 con la sconfitta del KKE, che fu messo fuorilegge, mentre i suoi dirigenti furono incarcerati o giustiziati. Nel 1967 il colpo di stati dei colonnelli portò ad una intensificazione della repressione contro i partiti comunisti e di sinistra. Nel 1968, dopo i fatti della Primavera di Praga, la fazione moderata del KKE si staccò dal partito, denunciandone l’ideologia stalinista, formando il Partito Comunista della Grecia -Interno (KKE-I), che divento’ in seguito fautore del cosiddetto “eurocomunismo” assieme al PCI di Berlinguer.
Nonostante la scissione il KKE rimase una forza fondamentale nell’opposizione alla giunta militare. Nel 1974, dopo la caduta del regime, il nuovo primo ministro, Costantino Karamanlis, permise al KKE di tornare alla legalità. Nelle elezioni del 1974 la lista della Sinistra Unita, che comprendeva il KKE, ottenne il 9,4% dei voti, percentuale confermata nel 1977, quando il KKE si presentò con il suo simbolo.
Nel 1981 con il 10.9% dei voti il KKE divenne il terzo partito del paese dopo PASOK e ND. risultato poi confermato nelle elezioni del 1985.
Nel 1988, il KKE e la sinistra greca (l’ex KKE-I) formarono la Coalizione di Sinistra e Progresso (Synaspismos) che nelle elezioni di Giugno 1989 ottenne il 13,1% dei voti, unendosi per alcuni mesi al governo con ND in una coalizione anti-PASOK. Dopo le elezioni di novembre dello stesso anno Synaspsimos si unì al governo di unità nazionale con ND e PASOK per poi tornare all’opposizione del governo di centrodestra dopo le elezioni del 1990.
Nel 1991, KKE si ritirò da Synaspismos che in seguito si sarebbe trasformata nell’attuale Syriza. Dal 1993 al 2004 il partito rimase in opposizione ottenendo risultati elettorali intorno al 5% dei voti. Nel 2007 il KKE tornò ad essere la terza forza del paese con l’8,2% dei voti, risultato poi confermato nelle elezioni del 2009 e in quelle del maggio 2012. Nelle elezioni del giugno 2012 la polarizzazione politica tra Syriza e ND costò cara al KKE, che scese al 4,5% dei voti, risultato poi lievemente migliorato nelle due tornate elettorali del 2015 e in quella del 2019.
Ideologicamente il KKE è ancora un partito marxista-leninista, anticapitalista, euroscettico. Socialmente il partito è tendenzialmente conservatore, tanto che hanno fatto discutere ad esempio alcune dichiarazione dei suoi esponenti contro le i diritti delle persone LGBT e l’opposizione alla legge per legalizzare il matrimonio per le persone dello stesso sesso proposta dal governo Tsipras.. Nel parlamento europeo il KKE siede tra i non-iscritti, dopo aver lasciato nel 2014 il gruppo della sinistra europea, dove adesso siede Syriza.
Il KKE propone la nazionalizzazione dei mezzi di produzione e una centralizzazione della ristrutturazione dell’economia. Il KKE è assolutamente contrario alla permanenza della Grecia nell’Unione Europea e nella NATO. Il partito considera la Cina una potenza imperialista e un paese capitalista come gli Stati Uniti, l’Unione Europea e il Giappone. Ritiene che il Partito comunista cinese abbia perso i suoi elementi rivoluzionari , sebbene entrambi i partiti mantengano ancora relazioni bilaterali tra loro.
Soluzione Ellenica (EL)
Leader
Ideologia
destra nazionalista xenofoba filorussa
Kyriakos Velopoulos
Affiliazione europea / PE
ECR
Affiliazione internazionale
Nessuna
Risultati ultime elezioni
Percentuale
3,7%
Seggi
10
Soluzione Ellenica è un partito politico populista di destra ultranazionalista ed euroscettico fondato nel 2016 da Kyriakos Velopoulos, ex deputato del partito di destra LAOS. Il partito si è presentato per la prima volta nelle elezioni del 2019, conquistando 10 seggi.
Soluzione Ellenica vuole rafforzare l’azione contro l’immigrazione clandestina e propone l’installazione di una recinzione elettrica al confine della Grecia con la Turchia, nonchè e la detenzione di immigrati clandestini su isole disabitate in attesa della deportazione. Il partito sostiene anche la chiusura delle ONG che operano in Grecia, descrivendole come “società di trafficanti”. Velopoulos ha espresso ammirazione per il primo ministro ungherese Viktor Orbán e per il governo del suo partito Fidesz in Ungheria, in particolare per le politiche economiche e migratorie del paese. Ha anche affermato che il partito si ispira all’agenda politica America First del presidente degli Stati Uniti Donald Trump .
Il partito propone di investire principalmente nel settore primario dell’economia, grazie allo sfruttamento delle ricchezze minerarie greche per l’industria pesante. In politica estera è favorevole al rafforzamento delle relazioni politiche ed economiche della Grecia con Russia, India e Cina ed è contrario all’accordo sul nome della Repubblica della Macedonia del nord.
Fronte della Disubbidienza Realistica Europea (MeRA25)
Leader
Ideologia
socialismo democratico
Yanis Varoufakis
Affiliazione europea / PE
DiEM25
Affiliazione internazionale
Internazionale progressista
Risultati ultime elezioni
Percentuale
3,4%
Seggi
9
Il Fronte europeo della disobbedienza realistica (MeRA25) è un partito di sinistra socialista, facente parte della Sinistra Unitaria Europea, del Movimento Democrazia in Europa 2025 (DiEM25) e dell’Internazionale Progressista fondata da Yanis Varoufakis e Bernie Sanders. Il Partito è stato fondato nel 2018 dall’ex parlamentare di Syriza ed ex ministro delle finanze greco Yanis Varoufakis.
Il partito si è presentato per la prima volta alle elezioni europee del 2019 ma non è riuscito a conquistare nessun seggio a Strasburgo. Nelle elezioni legislative greche dello stesso anno, MeRA25 ha ottenuto 9 seggi e il 3,44% dei voti.
Il partito si presenta come una alleanza di sinistra, ambientalista e socialmente liberale basata sull’internazionalismo europeo, la razionalità economica e l’emancipazione sociale. I punti principali del suo programma includono la ristrutturazione del debito nazionale, la riduzione delle aliquote fiscali e la creazione di una piattaforma di pagamento digitale. Recentemente il partito ha proposto di introdurre un ” Green New Deal” europeo, cioè un piano europeo di riforme incentrate sul cambiamento climatico e le disuguaglianze economiche e sociali.
Creazione Nazionale – (ED)
Leader
Ideologia
estrema destra liberista
Thanos Tzimeros
Affiliazione europea / PE
nessuna
Affiliazione internazionale
nessuna
Risultati ultime elezioni
Percentuale
N/A
Seggi
N/A
Creazione nazionale è un’alleanza politica fondata nel 2022, che quindi si presenta per la prima volta alle elezioni. Il partito è nato dalla fusione di due piccoli partiti di estrema destra economicamente liberista: “Ricreare la Grecia” e “Nuova Destra”.
Il partito si identifica come di destra e promuove idee conservatrici con enfasi sull’economia del libero mercato, nonché sui sentimenti anti-immigrazione e anticomunisti. Il leader del partito Thanos Tzimeros ha descritto il Partito Comunista Greco (KKE) come pericoloso e ha affermato che deve essere messo fuori legge. Il partito classifica anche l’Islam come una minaccia per la società greca.
Altri partiti
Tra i partiti minori abbiamo alcuni partiti centristi come la Società dei Valori (KA), l’Unione dei centristi (EK), l’Alleanza Liberale (FISY), poi i “Verdi Ambientalisti” (OP), i partiti di estrema destra “Assemblea Greca” (ESY) e “Vittoria” (NIKH), e varie formazioni di estrema sinistra, tra cui “l’Organizzazione Internazionalista dei Comunisti della Grecia” (OKDE), la “Sinistra Anticapitalista” (ANTARSYA), la “Rotta della Libertà (PE), il “Partito Comunista di Grecia (Marxista-Leninista)” (KKE M-L), il “Partito Marxista-Leninista Comunista di Grecia”(M-L KKE), e l’ “Organizzazione per la Ricostruzione del Partito Comunista di Grecia (OAKKE). Da segnalare come curiosità il partito per la difesa dei fumatori (KOTES) e gli “Ambientalisti Greci” di Demosthenes Vergis, personaggio condannato in passato per truffa e riciclaggio, a favore della liberalizzazione della cannabis e del nudismo nei luoghi pubblici.
Concludiamo nella prossima ed ultima pagina con i sondaggi elettorali.
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