I sondaggi in Senegal sono pochi e inaffidabili, quindi è difficile capire chi succederà al presidente Macky Sall, diventando il quinto presidente del Senegal. In assenza del capo di Stato uscente ma anche del principale avversario, Ousmane Sonko, l’esito di queste elezioni appare incerto e offre prospettive interessanti.
La moltitudine di candidati è vista da molti osservatori come una prova della diversità della scena politica senegalese e della vitalità della democrazia, in un paese citato come esempio soprattutto per le sue precedenti pacifiche alternanze di governo.
Una vittoria dell’ex primo ministro Ba significherebbe continuità politica con il governo di Macky Sall, qualcosa che probabilmente assicurerebbe gli investitori stranieri in un momento in cui il Senegal ha bisogno del sostegno del Fondo monetario internazionale, che ha approvato un prestito di 1,8 miliardi di dollari a giugno.
Ma Ba è percepito da molti elettori come il candidato che incarna il vecchio sistema di potere e deve affrontare l’insoddisfazione dell’opinione pubblica per la riduzione delle libertà civili degli ultimi tre anni, durante i quali. decine di persone sono state uccise e più di 1.000 incarcerate per motivi politici. Questo potrebbe favorire Bassirou Diomaye Faye, il candidato di sinistra appoggiato da Sonko, che, in caso arrivasse al ballottaggio potrebbe far convergere su di sé buona parte dei voti degli altri candidati di opposizione.
Sul fronte economico e sociale, il prossimo presidente dovrà affrontare immense sfide economiche e sociali. Il costo della vita, il problema della disoccupazione giovanile, l’autosufficienza alimentare, gli affitti più bassi, l’accesso all’assistenza sanitaria, l’istruzione, la fornitura di acqua potabile, la fornitura e il costo dell’elettricità rimangono le maggiori preoccupazioni dei senegalesi.
Queste elezioni presidenziali si svolgeranno in un contesto internazionale travagliato, segnato da numerose tensioni economiche e geopolitiche che hanno portato negli ultimi due anni a diversi colpi di stato nei paesi del Sahel. Sono quindi tante le sfide e le difficoltà che il prossimo presidente e il suo governo dovranno affrontare non appena saliranno al potere.
Questo è tutto anche per oggi. I risultati saranno commentati come sempre dai nostri egregi collaboratori della Redazione Bidimedia.
Vi ricordo le prossime importanti scadenze elettorali: le elezioni parlamentari in Corea del Sud del 10 aprile e quelle in Croazia del 17 aprile.
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