In Francia sono 7 le case sondaggistiche che hanno effettuato sondaggi politici per queste elezioni: Elabe, Ifop, Harris, Ipsos, Odoxa, OpinionWay e Cluster17.
Tutti i sondaggi sono concordi nel considerare che la prima formazione politica sarà il Raggruppamento Nazionale di Marine Le Pen, che è dato intorno al 36% delle intenzioni di voto, considerando anche i candidati comuni con la fazione dei Repubblicani che fa capo Eric Ciotti. Se sommiamo anche l’estrema destra di Reconquête, e altri partiti minori, complessivamente la destra radicale francese si posizione tra il 37% e il 38% dei voti. La destra tradizionale gollista, considerando anche piccoli partiti di centrodestra alleati ai Repubblicani “anti-Ciotti” sarebbe invece compresa intorno all’8 dei voti. Complessivamente quindi la destra avrebbe quasi il 46% dei voti. La sinistra del Nuovo Fronte Popolare è data invece tra il 28% e il 29% % dei voti. Considerando i partiti minori di sinistra e l’estrema sinistra, c’è un blocco di sinistra che starebbe poco oltre il 31% dei voti. Il centro liberale di Ensemble ! sarebbe invece sul 20%, arrivando vicino al 21 % considerando candidati d’area. Gli altri partiti fuori dai blocchi avrebbero infine tra il 2% e il 3% delle intenzioni di voto.
Se i dati sulle percentuali per i singoli blocchi sono abbastanza simili per i vari sondaggi, c’è una notevole differenza per quanto riguarda i seggi che essi otterrebbero. Facendo una media tra le proiezioni dei vari sondaggi, si ha che il RN e alleati avrebbero circa 260 seggi, una ventina dei quali destinati ai gollisti della fazione di Ciotti. Al Nuovo Fronte Popolare ne andrebbero tra 170 e 180, Ensemble ! ne conquisterebbe poco più di 90 e ai gollisti anti-Ciotti ne andrebbero tra i 30 e i 40. Una dozzina infine andrebbero ad altri partiti.
Diventa difficile a questo punto capire quale potrebbe essere la prossima maggioranza di governo. Mancano ancora 3 anni alle prossime elezioni presidenziali e qualsiasi sarà il prossimo primo ministro nominato da Macron, non potrà governare se non avrà una maggioranza in parlamento su cui contare. Dopo l’elezioni il Raggruppamento Nazionale potrebbe chiedere per Jordan Bardella la poltrona di Primo Ministro ma se i numeri fossero questi, difficilmente riuscirebbe trovare una maggioranza in parlamento. C’è anche da considerare la totale mancanza di esperienza amministrativa del giovane leader della destra francese. E’ quindi più probabile che Macron nomini un primo ministro “tecnico” di destra che dovrà negoziare con il Raggruppamento Nazionale e con quel che resta dei gollisti per ottenere una maggioranza all’Assemblea Nazionale per assicurare alla Francia un governo fino alla fine del mandato di Macron come presidente.
Questo è tutto anche per oggi. I risultati saranno commentati come sempre dai nostri egregi collaboratori della Redazione BiDiMedia.
Vi ricordo le prossime importanti scadenze elettorali: le elezioni parlamentari britanniche del 4 luglio.
Ti è piaciuto questo articolo? Contribuisci alla sopravvivenza di Bidimedia, donando anche solo pochi euro. Grazie!
Puoi farlo nei modi che ti descriviamo in seguito… E, se puoi, disattiva il tuo ad-blocker, grazie!
Modalità preferita: donazione tramite bonifico tramite al conto dell’Associazione Bidimedia
Conto di BIDIMEDIA
IBAN IT65F0623012782000036505055
Ci leggi da tanto tempo? Ci hai appena scoperti? In entrambi i casi, se ti piace il nostro lavoro, puoi contribuire alla nostra sopravvivenza donandoci anche solo un piccolo caffè. Grazie!
Tramite Ko-fi puoi fare una micro-donazione ed essere sicuro che essa finanzierà interamente Sondaggi Bidimedia, senza percentuali di intermediazione.
In qualità di Affiliato Amazon, Sondaggi Bidimedia riceve un guadagno dagli acquisti idonei.
