In Austria sono un mezza dozzina le case sondaggistiche che hanno effettuato regolari sondaggi per queste elezioni: Research Affairs e Unique Research sono quelle che hanno effettuato sondaggi con più’ regolarità.
Secondo gli ultimi sondaggi ci sarebbe un crollo dei conservatori dell’ÖVP che perderebbero circa 13 punti, passando dal 37,5% del 2019 a valori compresi tra il 24% e il 25% dei voti. La stragrande maggioranza di questi voti andrebbe all’estrema destra dell’ FPÖ che passerebbe dal 16,2% a circa il 27%, diventando la prima forza politica del paese. Praticamente stabile sarebbe invece l’SPÖ rispetto al 21,2% delle scorse elezioni. Molto male andrebbero i Verdi, che perderebbero circa 5 punti percentuali, scendendo sotto il 9%. I liberali di NEOS sarebbero invece in leggera crescita di quasi due punti rispetto all’8,1% di 5 anni fa. Per i sondaggi rischia di non entrare in parlamento il Partito della Birra, dato leggermente sotto alla soglia di sbarramento del 4%, mentre rimarrebbe fuori dal parlamento quasi sicuramente il KPÖ che otterrebbe circa 3% dei consensi. Gli altri partiti infine dovrebbero avere tutti percentuali inferiori all’1%.
I sondaggi nazionali in Austria in generale forniscono un quadro esatto, tuttavia le sorprese sono ancora possibili, dato che molti elettori decidono all’ultimo momento se andare a votare o meno e come votare.
Una possibile incognita é legata agli elettori vicini al FPÖ che generalmente si decidono ad andare a votare nelle ultime due settimane prima delle elezioni. Tuttavia in queste elezioni si potrebbe assistere ad uno scenario diverso, in cui i sostenitori dell’FPÖ decidono molto prima delle elezioni, ma quelli degli altri partiti prendono la loro decisione solo negli ultimi giorni su quale partito votare, in particolare gli elettori dei partiti minori (NEOS, Verdi, KPO e Bier) che non vogliono che il prossimo governo sia guidato al FPÖ potrebbero decidere di votare “tatticamente” per l’ SPÖ o per l’ ÖVP. C’è anche da notare che nelle elezioni più recenti, in particolare in quelle Europee dello scorso giugno, i sondaggi avevano sovrastimato il FPÖ.
Quale maggioranza di governo potrebbe uscire dalle urne? Se i risultati fossero questi ci sarebbero due alternative: o una maggioranza di destra ÖVP – FPÖ oppure una coalizione ÖVP- SPÖ appoggiata da uno dei partiti minori (NEOS, Verdi o Partito della Birra). Nel caso che il Partito della Birra non entrasse in parlamento ci potrebbe anche essere la possibilità di una maggioranza risicata ÖVP- SPÖ. Una coalizione tra ÖVP – FPÖ non sarebbe una novità ma sarebbe alquanto problematica. Innanzitutto l’FPÖ in quanto primo partito chiederebbe di poter guidare il governo. Un paese della UE guidato da un’esponente di un partito di estrema destra con posizioni in politica estera vicine alle Russia di Putin sarebbe intollerabile sotto diversi punti di vista. Non è da escludere che i conservatori dell’ÖVP arrivino in testa alle elezioni. Questo faciliterebbe un’alleanza di governo ÖVP – FPÖ, con a capo un primo ministro conservatore, ma in tal case darebbe l’FPÖ a trovarsi in una condizione scomoda, dato che tutte le volte che in passato l’FPÖ ha appoggiato un governo guidato dai conservatori dell’ÖVP, poi ha avuto un disastroso risultato elettorale alle elezioni successive. Un’alternativa ipotetica sarebbe un primo ministro “tecnico”, una soluzione simile a quella dell’attuale governo olandese ma che non è mai stata sperimentata in Austria.
Se invece l’ÖVP rifiutasse di governare con l’FPÖ l’alternativa sarebbe un governo con l’SPÖ e probabilmente un altro partito. Questo potrebbe essere NEOS, dato che i Verdi, dopo un’eventuale pesante sconfitta elettorale probabilmente preferiranno rimanere all’opposizione. Ma per i socialdemocratici dell’SPÖ, guidati da un’esponente dell’ala sinistra, far parte di un governo con due partiti economicamente di centrodestra sarebbe un grosso problema dato che rischierebbero di perdere voti verso i Verdi e verso il KPÖ. Quindi anche in questo caso si potrebbe sperimentare l’idea di un primo ministro tecnico, cosa che per l’Austria sarebbe una novità assoluta, ma che potrebbe essere l’unica alternativa alla prospettiva di un governo guidato da un esponente dell’estrema destra.
Questo è tutto anche per oggi. I risultati saranno commentati come sempre dai nostri egregi collaboratori della Redazione Bidimedia.
Vi ricordo le prossime importanti scadenze elettorali: le elezioni parlamentari in Lituania del 12 ottobre prossimo e quelle in Bulgaria del 20 ottobre.
Puoi farlo nei modi che ti descriviamo in seguito… E, se puoi, disattiva il tuo ad-blocker, grazie!
Modalità preferita: donazione tramite bonifico tramite al conto dell’Associazione Bidimedia
Conto di BIDIMEDIA
IBAN IT65F0623012782000036505055
Fai una donazione tramite PayPal
Sondaggi BiDiMedia è un sito nato nel 2010. Se vi piace e siete contenti del nostro servizio gratuito potete farci una piccola donazione. Anche di pochi euro. Grazie a chi ci permetterà di crescere sempre di più cliccando sul banner “Dona con PayPal”!
Offrici un caffé con
Ko-fi
Ci leggi da tanto tempo? Ci hai appena scoperti? In entrambi i casi, se ti piace il nostro lavoro, puoi contribuire alla nostra sopravvivenza donandoci anche solo un piccolo caffè. Grazie!
Tramite Ko-fi puoi fare una micro-donazione ed essere sicuro che essa finanzierà interamente Sondaggi Bidimedia, senza percentuali di intermediazione.
Fai i tuoi acquisti cliccando sui banner
In qualità di Affiliato Amazon, Sondaggi Bidimedia riceve un guadagno dagli acquisti idonei.
In qualità di Affiliato Amazon, Sondaggi Bidimedia riceve un guadagno dagli acquisti idonei.