IL GIRAMONDO- Elezioni parlamentari in Svezia. Riuscirà la Prima Ministra Magdalena Andersson ad interrompere il declino della socialdemocrazia svedese?
La Svezia è il paese dove è nato e si è sviluppato il modello scandinavo di socialdemocrazia.
Questo sistema socio-economico fu pensato per proteggere i propri cittadini “dalla culla alla tomba”, cioè durante l’intero arco di vita, attraverso uno stato sociale equo ed efficiente che garantisse un livello elevato di qualità della vita ed un livello elevato di protezione sociale. Il modello scandinavo fu adottato dai partiti socialdemocratici di Svezia, Danimarca e Norvegia, che hanno governato i rispettivi paesi per buona parte del secolo scorso.
In Svezia il parlamento è stato eletto con voto popolare sin dal 1866, ma le prime elezioni a suffragio universale si ebbero solo nel 1921.
Nei primi decenni del secolo scorso i socialdemocratici parteciparono a vari governi, prima in coalizione con i liberali e poi in governi monocolore guidati da Hijalmar Branting, primo ministro per ben tre volte negli anni 20’.
Nel 1926 il governo passò in mano ad una coalizione di centrodestra che rimase al potere fino al 1932. Successivamente i socialdemocratici tornarono al potere con Per Albin Hansson che guidò vari governi di coalizione fino al 1946. Dal 1946 al 1969 il paese fu guidato da Tage Erlander, e successivamente da Olof Palme. L’opposizione era in quegli anni formata dai tre cosiddetti “partiti borghesi” di centrodestra: il Partito della Destra (poi rinominato Partito Moderato, il Partito Popolare (poi diventato Partito Popolare Liberale) e il Partito di Centro. L’opposizione di sinistra era rappresentata dal Partito Comunista (poi rinominato Partito della Sinistra).
Olof Palme viene sconfitto nelle elezioni del 1976, che dettero la maggioranza ai tre partiti del centrodestra, maggioranza riconfermata (per un solo seggio) nelle elezioni del 1979. La coalizione tuttavia si ruppe a causa dei contrasti tra i Moderati e i Centristi e il 1982 vide il ritorno al governo di Olof Palme a capo di un governo di minoranza appoggiato esternamente dal Partito della Sinistra. Palme fu confermato Primo Ministro nelle elezioni del 1985 fino alla sua tragica morte nel 1986 avvenuta per mano di un assassino mai identificato. Il successore di Palme, Ingvar Carlsson, portò i socialdemocratici di nuovo al governo nelle elezioni del 1988, a capo di un monocolore appoggiato dal partito di Sinistra e dai Verdi (per la prima volta in parlamento).
Le elezioni del 1991 videro un forte spostamento a destra, con l’uscita dei Verdi dal Parlamento e l’ingresso del Democratici Cristiani e di un partito populista di destra, la “Nuova Democrazia” che prese il 6,7% dei voti. Si formò quindi un governo quadripartito di centrodestra guidato da Carl Bildt e appoggiato esternamente dalla Nuova Democrazia. Le elezioni del 1994 videro uno spostamento a sinistra dell’elettorato, con il crollo di Nuova Democrazia e il ritorno dei Verdi in parlamento. Carlsson tornò di nuovo al governo con un monocolore socialdemocratico appoggiato da Verdi e Sinistra. Carlsson fu poi sostituito da Göran Persson. Nel 1998 i socialdemocratici ebbero una significativa perdita di consensi ma rimasero al potere grazie al supporto degli altri partiti di sinistra. Persson fu riconfermato nelle elezioni del 2002. Nel 2006 i partiti di sinistra persero la maggioranza e andò al potere la coalizione dei quattro partiti di centrodestra guidata da Fredrik Reinfeldt. Le elezioni del 2010 videro un’ulteriore discesa dei socialdemocratici (che però rimasero il primo partito del paese) e l’ingresso in parlamento della destra populista xenofoba degli “Svedesi Democratici”, guidati dal giovane e carismatico Jimmie Åkesson. L’alleanza di centrodestra perse la maggioranza assoluta dei seggi e Reinfeldt rimase in carica a capo di un governo di minoranza.
La coalizione di centrodestra uscì sconfitta nelle elezioni del 2014, superata dal blocco di sinistra. I voti persi dal centrodestra andarono tuttavia verso gli Svedesi Democratici, che quasi triplicarono i voti, passando dal 5,2 al 12,9%. Avendo il centrodestra rifiutato qualsiasi accordo di governo con questi ultimi, si formò un governo di minoranza composto da Socialdemocratici e Verdi, con l’appoggio esterno del Partito della Sinistra e guidato da Stefan Löfven. Un compromesso con i partiti di centrodestra (che decise di non votare mai assieme agli SD contro il governo) permise l’approvazione del bilancio in parlamento.
Nelle prossime pagine, gli sviluppo politici recenti, il risultato delle ultime elezioni, i principali partiti politici e gli ultimi sondaggi.
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