Domenica scorsa, a Lione, di fronte a circa quindicimila persone, Jean Luc Melenchon ha ribadito la sua opinione che la Francia debba immediatamente uscire dalla Nato.
Pur condannando nettamente la Russia, il candidato di La France Insoumise ha biasimato la Nato, organizzazione che a suo avviso per la sua sola esistenza causa tensioni internazionali e per questo dovrebbe essere abbandonata dalla Francia. Melenchon ha inoltre disapprovato l’invio di armi all’Ucraina deciso da Macron ed annunciato di voler costruire, una volta eletto Presidente, una “alliances altermondialistes”che sappia agire contro i conflitti mondiali ed il cambiamento climatico.
Melenchon è di gran lunga il candidato più forte della sinistra, nel cui campo si registra anche la rinuncia a correre per le presidenziali di Christiane Taubira, ex ministro della giustizia ai tempi di Hollande. Nonostante ciò, la situazione nella gauche è ancora molto frammentata e non sembra emergere nessun candidato in grado di competere con il leader di La France Insoumise.
Sul versante opposto continuano le schermaglie tra Marine Le Pen ed il candidato della destra radicale Zemmour. Marion Marechal Le Pen, nipote della Presidente del RN, ha infatti partecipato ad un meeting dell’avversario, dichiarando di sostenerne la campagna. Non è il primo colpo basso dell’ex giornalista del Figaro, che solo qualche settimana fa aveva strappato all’avversaria il suo braccio destro, l’eurodeputato Nicolas Bay. Sembra che una parte del Rassemblement National non abbia gradito la svolta moderata subita negli ultimi tempi dal partito.
Nel frattempo, il Presidente in carica da un lato si è allineato alle posizioni europee ed atlantiche di sostegno all’Ucraina, alle sanzioni alla Russia ed alla fornitura di armi, d’altra parte sembra essere riuscito a ritagliarsi un ruolo di interlocutore europeo privilegiato di Putin, in caso quest’ultimo decida di percorrere la strada del compromesso. Questo doppio ruolo rende molto difficile il compito agli oppositori.
Gli ultimi sondaggi infatti sembrano dare ragione a Macron, che appare per la prima volta raggiungere la soglia del trenta per cento. Nonostante tutti i problemi che sta incontrando in questa campagna, appare probabile, ad oggi, che a contendergli l’Eliseo sarà comunque Marine Le Pen.
Valerio Ponti
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