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lL GIRAMONDO – Uno sguardo a sondaggi ed elezioni in giro per il Mondo: Elezioni parlamentari in Slovenia. I conservatori del Partito Democratico cercano di tornare al potere sfruttando il sentimento anti-immigrati, mentre la sinistra liberale si affida ad un comico televisivo.

I PARTITI POLITICI

Risultati delle elezioni politiche del 2014.

Per le elezioni di domenica prossima si sono presentati 25 partiti. Di questi circa 10 hanno qualche possibilità secondo i sondaggi di raggiungere la soglia del 4% per essere rappresentati in parlamento.

 

PARTITO MODERNO DI CENTRO (SMC)

Il Partito Moderno di Centro (sloveno: Stranka modernega centra, SMC) è attualmente il primo partito nel parlamento sloveno ed è guidato dal primo ministro Miro Cerar.

Il partito è stato istituito in un congresso il 2 giugno 2014 come Partito di Miro Cerar. La motivazione per la sua formazione è stata le dimissioni del primo ministro Alenka Bratušek il 3 maggio 2014 e il crollo dei consensi per Slovenia Positiva, il partito allora al governo. Solo sei settimane dopo la sua istituzione, il 13 luglio 2014, il partito ricevette il 34,6% dei voti nelle elezioni parlamentari del 2014, vincendo  36 seggi nell’assemblea nazionale. Miro Cerar fu quindi nominato primo ministro a capo di una coalizione comprendente il partito del pensionati (DeSUS) e i socialdemocratici.

Poco dopo la sua vittoria elettorale, la SMC è stata ammessa come membro a pieno titolo dell’Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa (ALDE) .
Il 7 marzo 2015, al congresso del partito SMC, il nome del partito è stato cambiato in Partito di Centro Moderno.

PARTITO DEMOCRATICO SLOVENO (SDS)

Il Partito Democratico Sloveno (Slovenska demokratska stranka, abbreviato in SDS) è un partito  di centrodestra, guidato dall’ex-Primo ministro Janez Janša ed è membro del Partito Popolare Europeo.

Il Partito Democratico Sloveno raccoglie l’eredità dell’Unione Democratica Slovena e dell’Alleanza Socialdemocratica di Slovenia, fondati rispettivamente nel gennaio e nel febbraio 1989. I due partiti erano membri della coalizione DEMOS che governò la Slovenia dal 1990 al 1992.

L’Unione Democratica Slovena era un partito liberale che nel 1992 si scisse in una componente social-liberale (il Partito Democratico) e una conservatrice (il Partito Democratico Nazionale). L’Alleanza Socialdemocratica Slovena era invece un partito socialdemocratico nato da un movimento sindacale anticomunista. Alle elezioni del 1992 l’Alleanza Socialdemocratica Slovena nel 1992 cambiò nome in Partito Socialdemocratico Sloveno ed entrò a fare parte del secondo governo Drnovšek con la nomina di Janez Janša a Ministro della Difesa. Nel maggio del 1993 Janša fu eletto presidente del partito. Nel 1994 il partito lasciò la maggioranza di governo dopo l’estromissione di Janša dal ruolo di ministro.

Nel 1995 il Partito Socialdemocratico si fuse con il Partito Democratico Nazionale, Sotto la guida di Janša, il partito si spostò progressivamente a destra, fino a diventare il principale partito conservatore di Slovenia. Nel 2000 divenne membro del Partito Popolare Europeo e nel 2003 cambiò il proprio nome in Partito Democratico Sloveno (SDS).

Alle elezioni legislative del 2004, il partito ottenne il 29,1% dei voti e 29 seggi; formò quindi una coalizione di governo guidata da Janša assieme al Partito Popolare Sloveno, a Nuova Slovenia e al Partito Democratico dei Pensionati della Slovenia. Al governo l’SDS ha avallato il proprio supporto all’agenda proposta dalla Chiesa cattolica; nonostante ciò, la Chiesa ha mantenuto un atteggiamento critico nei confronti del partito a causa di alcune posizioni del governo su gioco d’azzardo, ricerca sulle cellule staminali e a riconoscimento delle unioni civili tra omosessuali.

Alle elezioni politiche del 2008 l’SDS confermò i risultati del 2004,  ma lo scarso risultato degli alleati di governo ne sancì il passaggio all’opposizione.

Alle elezioni del 2011 il partito arrivò secondo dietro Slovenia Positiva di Zoran Janković. Ciò nonostante Janša riscì a formare un governo di centrodestra con altri partiti minori, che però cadde nel Marzo 2013 dopo le accuse di corruzione mosse a Janša dalla Commissione per la Prevenzione della Corruzione.

Alle elezioni politiche del 2014 l’SDS di Jansa è sceso al 20,7% e 21 seggi dell’Assemblea Nazionale piazzandosi dietro il Partito di Miro Cerar arrivato primo con il 34,5% dei consensi

Il Partito Democratico Sloveno ha anche un’organizzazione giovanile chiamata Gioventù Democratica Slovena che è la più numerosa organizzazione politica giovanile del Paese.

In queste elezioni, Janska ha spostato ancora più a destra l’asse del partito. Pur dichiarandosi un convinto europeista, ha basato la sua campagna elettorale sui pericoli derivanti dall’immigrazione, arrivando a punte di vera e propria retorica xenofobica. Questo ha accresciuto la popolarità dell’SDS che è recentemente cresciuto nei sondaggi di opinione.

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