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Osservatorio sull’Europa – simulazione elezione europee da foederalist.eu: giù PPE, su socialisti e destre, ma possibili novità in vista!

Veniamo ora alle famiglie “minori” di Destra ed estrema Destra (EFDD, ECR, ENF), non iscritti (Fraktionslos)/non collocabili (Weitere):

Andamento delle famiglie politiche nel tempo. Le linee tratteggiate rappresentano i seggi aggiunti post-brexit. Per i nomi e colori dei partiti vedere legenda a pag. 1.

I maggiori sconvolgimenti delle ultime settimane sono però senza dubbio avvenuti nelle compagini di Destra, a partire dalla imminente dissoluzione del gruppo EFDD.

I populisti di destra svedesi di Sverigedemokraterna (SD) hanno infatti annunciato all’inizio di luglio il loro passaggio verso i conservatori di ECR. Questo cambiamento, che ha suscitato non poco scalpore, segna di fatto la fine di EFDD: salvo improbabili novità il gruppo non si potrà ricostituire nel prossimo Parlamento Europeo, essendo ben lontano dai 25 EP provenienti da minimo 7 paesi richiesti per costituire un gruppo autonomo. EFDD avrebbe infatti ad oggi appena 22 EP da soli 3 paesi , a causa delle numerose defezioni avvenute o annunciate come nel caso del M5S italiano. In effetti EFDD nasceva principalmente come collaborazione tra i britannici dell’UKIP ed i 5Stelle; non essendo più nessuno dei due presente nel gruppo dal 2019 (UKIP nemmeno più rappresentata nel PE causa Brexit), l’esistenza dell’Europa della Libertà e della Democrazia Diretta sembra non avere più molto senso politico. L’AfD tedesco e il francese DLF, maggiori membri rimasti (dati anche in buona forma dai sondaggi), dovranno quindi cercarsi un’altra famiglia di appartenenza o rimanere tra i non iscritti (eventualità improbabile).

Il passaggio degli svedesi verso ECR rappresenta un segnale importante anche per il Gruppo Conservatore: i conservatori britannici, fino ad oggi maggiori animatori del gruppo, si erano infatti sempre opposti all’ingresso dei SD, considerati troppo radicali e populisti. L’abbandono causa brexit dei Tories, sostituiti come partito principale del gruppo dai polacchi di PiS ed il contestuale ingresso degli svedesi segna una indubbia svolta verso l’estrema destra antieuropea da parte di ECR, che al contempo cresce fino a raggiungere i 50 seggi (+7), miglior risultato dei Conservatori e Riformisti Europei da oltre un anno.

In ottima salute è senza dubbio l’estrema Destra di ENF, soprattutto grazie ai francesi del Rassemblement Nazionale di Marine Le Pen ed alla Lega italiana. Inoltre, il piccolo partito spagnolo Vox, affiliato all’ENF, sarebbe in grado di entrare al Parlamento Europeo per la prima volta. In totale, il gruppo dell’Ultradestra crescerebbe quindi fino a 56 EP (+10).

Inoltre l’ENF ha progetti di ulteriore espansione per dopo le Elezioni Europee: Matteo Salvini ad esempio ha proposto alcune settimane fa il progetto della “Lega delle Leghe”, da costituirsi con i membri ENF assieme ad altre formazioni di Destra Nazionalista ed antieuropeista ad oggi in altri gruppi, come l’AfD tedesca che dovrà cercare nuova collocazione rispetto ad AFDD ed anche Fidesz di Viktor Orban se uscirà dal PPE. Una situazione insomma molto fluida che potrebbe costituire uno dei fattori determinanti per i futuri equilibri europei.

Inoltre diversi partiti mai entrati nel Parlamento Europeo e/o di non certa affiliazione (indicati come Weitere nelle immagini, tra cui sono inclusi i 5Stelle nostrani) appartengono alla Galassia di Destra e potrebbero confluire in ENF, ECR o in nuove famiglie di eventuale formazione. Questi partiti sono attualmente dati in crescita con 48 seggi (+4), mentre i presumibili non iscritti (Fraktionslos), quasi tutti partiti così radicali da non accettare nessuna delle famiglie europee, sono in lieve calo con 10 EP (-2).

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