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La prima rilevazione dell’era Draghi di Sondaggi BiDiMedia mostra gli effetti della crisi di governo appena conclusa: a pagare è soprattutto il PD, ma a guadagnare è l’area degli indecisi.
Ricordiamo che potete trovare maggiori approfondimenti sul nostro sondaggio e sulla situazione politica nella diretta Bidimedia andata in onda ieri sera sui nostri canali social, YouTube e Facebook, oltre che sul nostro blog.
Con l’avvento del governo Draghi, quasi tutti i grandi partiti sono parte della maggioranza a sostegno dell’esecutivo, che verrà ufficilizzata dalla fiducia in parlamento la prossima settimana.
Tra le forze entrate nel governo, è il PD a pagare la fase di crisi e istituzione del ministero Draghi: -1,3 punti per i Dem. Stabile e sempre prima la Lega, mentre crescono moderatamente FI – in trend crescente da diverse settimane, M5S e Italia Viva.
Segnaliamo questo mese la novità della lista unitaria Azione/+Europa, che sondiamo assieme a seguito della manifestata volontà di correre uniti alle prossime elezioni da parte delle due formazioni liberal-progressiste. Un esordio positivo al 4,6%, un decimo più della somma dei due partiti.
Art.1-Sinistra Italiana (LeU), in attesa di capire se si scinderà tra le componenti governiste e quelle che meno digeriscono Draghi – gli esponenti che provengono da Sinistra Italiana – è stabile al 3,2%.
Ben poche forze sono rimaste fuori dalla maggioranza e tra esse l’unica con rilevante componente parlamentare è Fratelli d’Italia. Il partito della Meloni potrà in futuro cercare di trarre profitto dall’essere unica opposizione; tuttavia in un momento di luna di miele del governo, chi ne resta fuori è sfavorito. FdI perde così 7 decimi di punto e si attesta al 15,7%.
Tra i partiti non rappresentati in parlamento, stabili il PCI e Il Popolo della Famiglia; salgono invece altri di Csx, Verdi e Volt. In particolare la piccola formazione eurofederalista guadagna subito un decimo di punto alla seconda apparizione nel nostro sondaggio. Per maggiori approfondimenti, rimandiamo alla diretta di ieri, che ha visto la partecipazione di un’esponente di Volt Italia.
Il dato più rilevante del mese è però quello degli indecisi: a fronte del calo di un punto dell’affluenza, Bidimedia rileva +5 punti percentuali di cittadini che sono incerti su quale partito votare o se recarsi alle urne. Una crescita enorme in appena 30 giorni, ben più significativa delle modeste variazioni tra i partiti (PD a parte); dinamica che attesta come la crisi e la formazione del governo di larghissime intese abbia portato in primis confusione nell’elettorato, soprattutto in quello di Centrosinistra.
Per maggiori approfondimenti sugli indecisi, suggeriamo l’ascolto della diretta di ieri sera, in cui il nostro sondaggista Achille Mena ha analizzato nel dettaglio il significato politico di questo dato così eclatante (analisi del sondaggio da 1h 3′ circa).
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