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Sondaggi d’America – Ben 9 candidati già in campo. Sanders verso la candidatura, mentre Biden è ancora incerto.

Salve amici. Siamo soltanto a febbraio, ma molti democratici hanno già annunciato la candidatura per la presidenza o comitati esplorativi (exploratory committees), una sorta di proforma in vista di una candidatura ufficiale.

I candidati hanno letteralmente bruciato le tappe. Pensiamo soltanto che nel 2015, per quanto riguarda i democratici, la prima ad annunciare la propria candidatura è stata Hillary Clinton, ma il 12 aprile. Sanders e O’Malley hanno annunciato a fine maggio, gli altri addirittura più tardi. Per quanto riguarda i repubblicani, il primo è stato Ted Cruz il 23 marzo. Il lancio della campagna di Trump risale invece al 16 giugno.

Cominciamo con i candidati che hanno annunciato ufficialmente la propria candidatura:

John Delaney, 55 anni (data di annuncio: 18 luglio 2018)

Rappresentante del 6° distretto del Maryland (2013-2019)

Delaney è stato il primo candidato ad annunciare la candidatura per la Casa Bianca. Centrista, pensa che la cooperazione bipartisan sia più importante degli obiettivi progressisti. Il suo focus è su educazione, lavoro, infrastrutture e questioni riguardanti i veterani. Delaney, fino a maggio dello scorso anno, ha votato per il 28% in accordo con la posizione del Presidente Trump. Delaney ha già visitato tutte le contee dell’Iowa, ma le sue speranze sono prossime allo zero.

Tulsi Gabbard, 37 anni (11 gennaio 2019)

Rappresentante del 2° distretto delle Hawaii (2013-in carica)

Tulsi Gabbard ha fatto molto discutere negli anni passati. Molto critica verso la politica estera statutinense, sostenitrice di una politica non interventista, si è opposta alla rimozione dal potere di Assad in Siria. Nel 2016, in qualità di vice-presidente del Partito Democratico, ha criticato la scelta di tenere soltanto 6 dibattiti per le primarie democratiche. Successivamente, Gabbard ha deciso di appoggiare Bernie Sanders e si è dimessa dalla carica di vice-presidente. Ad oggi, le sue chances di vincere la nomination appaiono molto basse.

Julian Castro, 44 anni (12 gennaio 2019)

Sindaco di San Antonio, Texas (2009-2014), Segretario della casa e dello sviluppo urbano (2014-2017)

Chi segue la politica americana da molti anni si ricorderà sicuramente di Castro, da sempre considerato astro nascente del Partito Democratico e miglior scelta possibile come candidato alla vice presidenza di Hillary Clinton. Alla fine, Clinton ha scelto Tim Kaine e l’hype attorno a Castro ha subito una netta battuta d’arresto. Al giorno d’oggi, l’unico texano in grado di attirare abbastanza consensi per vincere la nomination sembra essere Beto O’Rourke.

Kamala Harris, 54 anni (21 gennaio 2019)

Senatrice della California (2017-in carica)

Anche Kamala Harris è stata da sempre considerata, fin da prima della sua elezione al Senato nel 2016, una stella nascente dei Democratici. Harris è in corsa dopo soli 2 anni di permanenza al Senato, così come fu per Barack Obama nel 2008. Le sue posizioni politiche sono in linea con quelle della base, da una forte attenzione per l’ambiente fino a un rafforzamento delle misure contro le armi, passando per l’opposizione al muro tra Stati Uniti e Messico e il sostegno adun sistema di assistenza sanitaria universale. Nei sondaggi, Kamala Harris si trova subito dopo il duo Biden-Sanders, ed inevitabilmente è tra i favoriti per la vittoria della nomination.

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