Elezioni Regionali Marche: per Termometro Politico le due coalizioni sono vicine
Settembre 23, 2025
Sondaggio Eumetra – FDI torna vicina al 30%, in calo PD e M5S, bene la Lega
Settembre 24, 2025

IL GIRAMONDO – Elezioni parlamentari in Moldavia – la battaglia finale tra la presidente europeista Maia Sandu e i partiti “rossobruni” filorussi

I PARTITI POLITICI

Sono ben 23 i partiti politici e le alleanze elettorali che si presentano a queste elezioni. Di questi solo 4 o 5, secondo i sondaggi, saranno in grado di superare la soglia di sbarramento e mandare rappresentanti in parlamento.

 

PARTITO DI AZIONE E SOLIDARIETA’  (PAS)

Logo of the Party of Action and Solidarity.svg

Il Partito di Azione e Solidarietà è un partito liberale europeista di centro- centrodestra,   fondato nel 2016 dall’ex ministro dell’Istruzione e attuale presidente Maia Sandu e da altri ex esponenti del Partito Liberaldemocratico Moldavo (PLDM) , dopo che questo era stato travolto da un grande scandalo bancario. Il partito è membro associato del Partito Popolare Europeo e fa parte dell’Unione Internazionale per la Democrazia (IDU).  Il PAS è al momento il partito di governo in Moldavia ed è presente in parlamento con 61 seggi su 101.

Il partito fu creato durante le proteste del 2015-2016 dovute alla crescente insoddisfazione dei cittadini nei confronti dei partito Democratico Moldavo, allora al governo.  La leader del partito Maia Sandu si candidò alle elezioni presidenziali del 2016 ma fu sconfitta al ballottaggio dal leader del PSRM Igor Dodon.  Il partito partecipò alle elezioni parlamentari  del 2019 come membro dell’alleanza elettorale di centrodestra europeista ACUM (“adesso”), che raccolse il 26,8% dei voti e 26 seggi, 15 dei quali andarono al PAS.  Dopo le elezioni il partito formò  un governo di coalizione, guidato da Maia Sandu, con il Partito socialista della Repubblica di Moldova (PSRM) filorusso con l’obiettivo di liberare le istituzioni statali del controllo oligarchico.  A causa delle significative differenze ideologiche tra i partiti al governo, il governo durò  solo 5 mesi e cadde quando  il PSRM e il Partito Democratico della Moldova  votarono a favore di una mozione di sfiducia, formando a loro volta una nuova coalizione di governo  e mandando il PAS all’opposizione.

Le elezioni presidenziali del 2020 videro andare al ballottaggio ancora una volta Maia Sandu e Igor Dodon, che si presentava per un secondo mandato, ma a sorpresa stavolta vinse  Sandu,  la quale cedette il posto di leader di partito a Igor Grosu.  Sull’onda della popolarità della nuova presidente, il PAS vinse nettamente le elezioni parlamentari dell’anno successivo, ottenendo 63 seggi su 101.  Igor Grosu fu presidente del parlamento e, Natalia Gavrilița  fu nominata primo ministro.  Nel 2023 Gavrilita si è dimessa ed è stata sostituita dall’economista indipendente Dorin Recean.

Il PAS è partito pro-europeo, centrista tendente a destra, che aderisce al liberalismo sociale ed economico.  Il PAS è a favore di un’economia basata sull’iniziativa privata ed vuole ridurre significativamente l’apparato burocratico statale.  Il partito è a favore dell’integrazione della Moldova nell’Unione Europea , stabilendo un partenariato strategico con gli Stati Uniti e mantenendo un rapporto normale e non conflittuale con la Russia. Il partito sostiene il rafforzamento delle relazioni della Moldova con la Romania, ma non appoggia esplicitamente l’ unificazione dei due paesi.

 

BLOCCO ELETTORALE PATRIOTTICO (BEP)

undefined

Il Blocco elettorale patriottico ( in rumeno : Blocul Electoral Patriotic , BEP ), ufficialmente Blocco elettorale patriottico dei socialisti, comunisti, cuore e futuro della Moldavia ( in rumeno : Blocul Electoral Patriotic al Socialiștilor, Comuniștilor, Inima și Viitorul Moldovei ), è un’alleanza ed elettorale nazionalista di sinistra  filorussa e socialmente conservatrice,. creata per partecipare a queste elezioni.  I suoi membri sono il Partito dei Comunisti della Repubblica di Moldova (PCRM), il Partito dei Socialisti della Repubblica di Moldova (PSRM),  il Partito  Repubblicano “Cuore della Moldova” (PRIM) e  il Partito Futuro della Moldavia (PVM).

Il BEP, come i suoi partiti membri, ha posizioni politiche sincretiche , combinando politiche di sinistra su questioni fiscali e politiche di destra su questioni sociali. I partiti che ne fanno parte sono in economicamente di sinistra,  appoggiano gli interessi degli agricoltori e sono tradizionalisti sulle questioni sociali, compreso il sostegno al nazionalismo moldava . Sulle questioni estere, sono euroscettici e anti-NATO, sostengono legami più stretti con la Russia, si oppongono all’unificazione con la Romania e  hanno un politica anti-immigrazione. Il leader della coalizione è l’ex presidente Igor Dodon.

 

Il Partito dei Socialist0 della Repubblica Moldava (in rumeno: Partidul Socialiștilor din Republica Moldova, PSRM) é un partito economicamente di sinistra e socialmente conservatore, populista, filorusso e euroscettico, fondato nel 1997 da una fazione dell’allora Partito Socialista della Moldavia. Leader  del partito è l’ex presidente moldavo Igor Dodon.

Il partito prese parte alle elezioni del 1998, 2001 e 2006 in coalizione con altri partiti, senza ottenere alcun seggio. Nel 2009 e 2010 non si presentò alle elezioni, presentando invece propri candidati nelle liste del Partito dei Comunisti di Moldavia (PCRM).

Nel 2011, Igor Dodon e la fazione filorussa del PCRM entrarono a far parte del partito e Dodon ne diventò il leader.  La popolarità di Dodon  contribuì al successo elettorale del partito che arrivò in testa alle elezioni del 2014  con oltre il 20% dei voti. Il partito rimase all’opposizione del  governo di coalizione di centrodestra europeista, sostenuto esternamente dal PCRM, diventando quindi il maggior partito di opposizione del paese.

Nel 2016  Igor Dodon fu eletto nuovo presidente della Moldavia, sconfiggendo al ballottaggio la leader liberale europeista Maia Sandu. Nuova leader del partito fu nominata l’ex primo ministro Zinaida Greceanîi.  Alle elezioni del 2019 il PSRM aumentò ulteriormente i suoi consensi superando il 30% dei voti e ottenendo 35 seggi su 101. Dopo le elezioni fu formato un governo di “larga coalizione” tra il PSRM e i partiti di centrodestra europeisti, guidato da Maia Sandu.  Il governo tuttavia cadde pochi mesi dopo, sostituito da un governo “tecnico” appoggiato dal PSRM e PDM, il partito di centrosinistra precedentemente al governo.

Dodon cercò di candidarsi per un secondo mandato alle elezioni presidenziali del 2020, ma fu sconfitto al ballottaggio da Maia Sandu, tornando alla guida del partito.  Per le elezioni parlamentari moldave del 2021 , ha formato un’alleanza elettorale ( Blocco elettorale dei comunisti e dei socialisti ) con il PCRM,  che ha ottenuto il 27,2% dei voti  ed è stato sconfitto dal PAS di Maia Sandu.

Il partito ha posizioni socialiste sulle questioni fiscali, opinioni socialmente conservatrici sulle questioni socio-culturali  e una posizione anti- Nato , anti- Unione Europea e filo-russa.  I membri del partito sostengono la nostalgia per l’Unione Sovietica e sostengono la teoria secondo la quale esiste una lingua e una etnia moldava separata da quella rumena. A causa della sua promozione dell’identità moldava , il partito è stato descritto dai media nella vicina Romania come ” anti-romeno “.  Il PSRM ritiene i paesi occidentali e l’Ucraina responsabili della guerra russo-ucraina .  I media affiliati al PSRM sono stati spesso accusati di promuovere fake news e propaganda filo-russa.

Il partito si oppone fermamente ai diritti LGBT in Moldova . Nonostante si associ ufficialmente alla sinistra , il partito lavora con movimenti nazionalisti, di destra e religiosi per contrastare la “promozione del vizio diffusa con l’aiuto degli Stati Uniti in Moldova”. Il partito ha legami con partiti politici populisti di destra in tutta Europa, incluso in passato  il gruppo del parlamento europeo “Identità e Democrazia” (adesso rinominato “Patrioti per l’Europa), del quale fa parte la Lega Nord di Matteo Salvini e  il Raggruppamento Nazionale di Marine Le Pen.

Il Partito dei Comunisti della Repubblica di Moldova (in rumeno: Partidul Comuniştilor din Republica Moldova (PCRM), è un partito comunista  marxista-leninista fondato nel 1993, guidato dall’ex presidente Vladimir Voronin. È l’unico partito comunista ad aver ottenuto una maggioranza di  governo in maniera democratica in uno stato dell’ex URSS. Il PCRM fa parte del Partito della Sinistra Europea (PEL), è affiliato all’Unione dei Partiti Comunisti – Partito Comunista dell’Unione Sovietica (UCP-CPSU), è membro anche dell’Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai (IMCWP)

Il PCRM fu registrato come partito politico nel 1994.  Entrò in parlamento nelle elezioni dello stesso anno all’interno di una alleanza di partiti di sinistra. Nelle elezioni del 1998 divenne il primo partito del paese con il 30,1% dei voti, ma rimase all’opposizione del governo europeista di centrodestra. Nelle elezioni del 2001, seguite ad una gravissima crisi economica, il PCRM ottenne la maggioranza assoluta dei seggi in parlamento e formò un governo monocolore Lo stesso anno Voronin fu eletto presidente della repubblica, posizione che mantenne fino al 2009. Il PCRM ottenne la maggioranza assoluta in parlamento anche nelle elezioni del 2005 e in quelle dell’aprile 2009.

Nel 2009, dopo i disordini civili seguiti alle accuse di brogli durante le elezioni di aprile, furono indette nuove elezioni nel Luglio 2009, a seguito della quali il PCRM perse la maggioranza assoluta dei seggi a favore della coalizione dei partiti europeisti.

Dopo che uno dei suoi massimi dirigenti, Marian Lupu, capo della fazione europeista, lasciò il Partito Comunista per unirsi al Partito Democratico, iniziò il declino politico del PCRM. Nel 2011 fu la volta della fazione filorussa, guidata da Igor Dodon e Zinaida Greceanî a lasciare il partito per unirsi al PSRM.  Le elezioni parlamentari del 2014 videro  una grave sconfitta per PCRM, che perse più della metà dei propri elettori.

A  seguito di una nuova scissione nel 2016, la maggior parte della rappresentanza parlamentare del PCRM si unì al Partito Democratico. Da allora, il partito è rapidamente declinato nei sondaggi d’opinione.  Alle elezioni parlamentari del 2019 , il PCRM crollò al 3,8% dei voti e perdendo tutta la rappresentanza in parlamento. Alle elezioni parlamentari del 2021 si è presentato assieme al PSRM all’interno del  Blocco Elettorale dei Comunisti e dei Socialisti (BECS). Il blocco ha ottenuto 32 seggi, 10 dei quali sono andati al PCRM, che ha potuto quindi tornare in parlamento.

Secondo il suo statuto il Partito dei comunisti della Repubblica di Moldova è un “legittimo successore ed erede del Partito comunista della Moldavia sovietica”. Nonostante adotti ufficialmente una dottrina comunista leninista, il PCRM, ha una visione conservatrice dal punto di vista sociale ed è influenzato dalla Chiesa ortodossa moldava. Il partito è fortemente contrario a qualsiasi unificazione di Romania e Moldova, sostenendo l’esistenza della lingua e dell’etnia moldava come separata da quella rumena, mentre in politica estera tende ad avere una posizione equidistante tra Russia ed Unione Europea.

Il Partito Repubblicano Cuore della Moldavia ( in rumeno : Partidul Republican “Inima Moldovei” ; PRIM ; lett. ‘ primo ‘ ) è un partito di sinistra socialmente conservatore e filorusso, fondato a fine dello scorso anno dall’ex governatrice della Gagauzia e candidata alle presidenziali del 2024 Irina Vlah,.

Irina Vlah è stata dal 2005 al 2015 deputata nazionale per il Partito dei Comunisti della Repubblica di Moldavia (PCRM), partito che ha abbandonato nel 2015, accusandolo di essere troppo filo-europeista. Nello stesso anno, con il sostegno del Partito dei Socialisti della Repubblica di Moldavia (PSRM),  ha vinto le elezioni governatoriali della Gagauzia, per poi essere confermata nelle elezioni del 2019. Irina Vlah si è candidata alle elezioni presidenziali del 2024 ottenendo il 5,8% dei voti.

Lo scorso 28 agosto il Canada ha annunciato di aver adottato sanzioni contro Irina Vlah, accusata di attività di interferenza russa nelle elezioni moldave e di finanziamenti illeciti da parte russa,

Ideologicamente, il partito si definisce ” di centro-sinistra “, pur avendo un’ideologia socialmente conservatrice. Secondo Irina Vlah, la “priorità assoluta” del partito è garantire la pace. Il partito  chiede il mantenimento della neutralità geopolitica e dei legami sia con l’Europa che con la Russia.. Il partito ha legami finanziari con l’oligarca filo-russo moldavo Ilan Shor.

Il Partito Futuro della Moldavia ( in rumeno: Partidul Viitorul Moldovei ; PVM ) è un partito politico di sinistra populista e filo-russo, fondato nel febbraio dell’anno scorso dall’ex primo ministro Vasile Tarlev.

Vasile Tarlev era stato primo ministro dal 20018 al 2008 a guida di un governo monocolore comunista durante la presidenza di Vladimir Voronin (attuale leader del PCRM). Tarlev si è candidato alle elezioni presidenziali del 2024 ottenendo il 3,2% dei voti. Tarlev è a capo del gruppo “Amici della Russia in Moldavia”. Il partito è descritto come filo-russo. Anche il PVM, come il PRIM, hanno legami finanziari con l’oligarca fuggitivo filo-russo moldavo Ilan Shor.

 

Partito Nostro (PN)

undefined

Il Partito Nostro (in Partidul Nostru, PN),  precedentemente conosciuto come Partito Popolare Repubblicano ( Partidul Popolare Repubblicano , PPR) è un partito populista, economicamente di sinistra ma socialmente conservatore, euroscettico e filorusso senza rappresentanza parlamentare. 

Il partito fu fondato nel 1999 come Partito Democratico Cristiano dei contadini della Moldavia.  Nel 2005 cambiò il proprio nome in Partito Popolare Repubblicano, per poi passare a quello presente nel 2014. Il partito  ha goduto di una notevole popolarità negli anni seguiti allo scandalo bancario del 2014,  ma non è mai riuscito ad entrare in parlamento. Alle ultime elezioni parlamentari nel 2021 ha ottenuto il 4,1% dei voti. Il leader e fondatore del partito, l’uomo d’affari Renato Usatîi, si  è candidato alle elezioni presidenziali del 2020  arrivando in terza posizione con il 16,9% dei voti e di nuovo in quelle del 2024, ottenendo il 13,8% dei voti.

Ideologicamente il partito è descritto come populista di sinistra, socialmente conservatore, anti-UE, nazionalista moldavo e filo-russo.Il “Partito Nostro” si presenta come “la voce del popolo” e intende  rappresentare gli interessi socioeconomici della “gente comune”, in particolare i contadini, gli abitanti delle zone rurali e anziani. Sostiene che la Moldavia è una “pseudodemocrazia” in cui il popolo deve obbedire alla volontà di coloro che governano piuttosto che il contrario. Il partito sostiene che questa situazione si è creata a causa dei partiti pro-europei che secondo lui rappresentano una “élite” che opprime il popolo.

Il partito fa appello alla nostalgia del dominio sovietico e ritiene che, fin dalla sua indipendenza, la Moldavia abbia attraversato un declino socio-economico, un “degrado spirituale e morale”, una catastrofe demografica, la perdita dei suoi territori  (la Transnistria) e la “degenerazione dell’élite politica”. Il partito identifica la corruzione dei governi filo-occidentali come la causa principale di questi problemi, sostenendo che, insieme ai suoi sostenitori occidentali, le élite moldave “hanno saccheggiato il paese, senza lasciare nulla ai suoi abitanti”. Il partito propone riforme radicali per sradicare la corruzione, la ridistribuzione dei fondi verso le aree rurali svantaggiate e la trasformazione della Moldavia in uno “stato normale” in cui le istituzioni statali lavorano per il popolo.

Negli ultimi anni, Renato Usatîi ha cambiato la sua retorica, abbandonando quella esplicitamente filo-russa. Ad esempio, ha dichiarato di sostenere l’adesione della Repubblica di Moldova all’area Schengen.  Tuttavia, ha affermato di non credere che la Repubblica di Moldova aderirà all’Unione Europea nel 2030 e che in realtà l’Unione Europea è in un processo di dissoluzione simile a quello che ha attraversato l’Unione Sovietica.

Alternativa (A)

undefinedAlternativa (in rumeno : Blocul politic „Alternativa” , lett. ‘ blocco politico „Alternativa” ‘) è un’alleanza politica fondata dall’attuale sindaco di Chișinău Ion Ceban , dal candidato alla presidenza del 2024 Alexandr Stoianoglo , dall’ex primo ministro Ion Chicu e dall’ex parlamentare Mark Tkachuk.  L’alleanza si presenta come pro-europea e afferma di considerare l’integrazione europea un obiettivo importante per la Moldavia.

I tre partiti che formano l’alleanza sono il Movimento Nazionale Alternative (MAN, socialdemocratici), il Partito per lo sviluppo e il consolidamento della Moldavia  (PDCM, cristiano-conservatori), il Partito d’azione comune – Congresso civile (PAC-CC).

Secondo i suoi leader, i quattro pilastri del programma politico del blocco sono l’europeismo , la liberalizzazione economica , la neutralità e la riunificazione nazionale.  Nonostante il suo liberalismo economico, sostiene anche forti programmi di assistenza sociale, in particolare a sostegno delle famiglie, degli anziani, dei bambini, e delle persone con autismo o ADHD. Inoltre, il blocco sostiene lo sviluppo sostenibile e la sostenibilità ambientale.

il Blocco Alternativo promuove una piattaforma politica basata sui valori umani, sul rispetto della diversità, sulla professionalità nella difesa dell’interesse pubblico e sull’apertura a partenariati internazionali sostenibili. Il blocco considera l’integrazione europea la sfida costruttiva più importante per la Moldavia, vedendola come un percorso verso uno sviluppo duraturo e l’unità nazionale.  Sulla questione dell’identità nazionale , il blocco si posiziona come anti- moldovenista senza sostenere l’ unificazione della Moldavia e della Romania e ha annunciato la sua volontà di collaborare con tutti gli altri partiti politici, compresi quelli unionisti,

Il Movimento Alternativo Nazionale ( in rumeno : Mișcarea Alternativa Națională , MAN ) è un partito socialdemocratico fondato nel 2021  dal sindaco di Chișinău Ion Ceban. L’ideologia ufficiale del partito MAN “è socialdemocratica secondo il tipo europeo”, e il programma del partito propone di fare dell’integrazione europea un’obbiettivo nazionale.  Il partito condanna la guerra russo-ucraina e l’aggressione della Russia, affermando che la Moldavia è al fianco dell’Ucraina e sostiene la sua integrità territoriale e la sua sovranità.

Il Partito per lo sviluppo e il consolidamento della Moldavia ( PDCM ; rumeno : Partidul Dezvoltării și Consolidării Moldovei ) è un partito cristiano-conservatore, fondato nel 2021. guidato dall’ex primo ministro Ion Chicu .Alle elezioni parlamentari del 2021 il partito ha ricevuto lo 0,43% dei voti senza quindi ottenere nessun seggio in parlamento.
L’obiettivo principale del partito è quello di creare tutte le condizioni per l’integrazione della Repubblica di Moldova nell’Unione Europea (UE).  Il partito ha una ideologia politica cristiano-democratica con un orientamento di centro tendente a destra.

Il Partito d’Azione Comune – Congresso Civile ( in rumeno : Partidul Acțiunii Comune – Congresul Civic ) è un partito di sinistra populista, nato nel 2019  dal una scissione del Partito dei Comunisti della Repubblica di Moldavia, guidata dagli ex parlamentari Mark Tkachuk e Iurie Muntean. I valori del partito sono la giustizia sociale , la solidarietà , l’umanesimo , la prospettiva scientifica e l’analisi critica.  Si oppone all’unificazione di Moldavia e Romania , all’adesione della Moldavia alla NATO , è anti-occidentale e sostiene legami più stretti con la Russia, nonostante si definisca pro-europeo. A differenza dei partiti tradizionali, il partito non ha un presidente e si basa invece sul principio della leadership collettiva.

 

Partito Socialdemocratico Europeo (PSDE)

undefined

Il Partito Socialdemocratico Europeo ( in rumeno : Partidul Social Democrat European , [ 5 ] PSDE )  è un partito socialdemocratico europeista, membro associato del Partito Socialista Europeo e dell’Internazionale socialista.

Il partito fu fondato nel 1997 con il nome di Movimento per una Moldavia Democratica e Prospera (MDPM) che nelle elezioni del 1998 ottenne il 18% dei voti e partecipò al governo del paese fino alle successive elezioni del 2001, quando il movimento si sciolse e la nuova formazione politica,  rinominata Partito Democratico della Moldavia (PDM) non riuscì a superare la soglia di sbarramento per entrare in parlamento.

Il PDM tornò in parlamento nel 2005, all’interno di una coalizione di centrosinistra, conquistando 8 seggi, poi saliti ad 11 nel 2007 permettendo al PDM diventando la terza forza politica del paese dopo il Partito Comunista e il Partito Liberaldemocratico.  Il PDM non ottenne nessun seggio nelle elezioni di aprile 2009, ma rientrò in parlamento con 13 seggi  dopo le elezioni del Luglio 2009, il che gli permise di entrare a far parte del governo di coalizione filoeuropeista con i partiti liberali di centrodestra PLDM e PLM.  Alle elezioni anticipate del 2010 il PDM ottenne 13 seggi, rimanendo al governo.  Nelle elezioni del 2014 il PDM ottenne il 15,8% dei voti e 19 seggi, tornando nuovamente al governo con il PLDM.

Nel 2016 divenne segretario del partito il controverso uomo d’affari  Vlad Plahotniuc, l’uomo più ricco e potente del paese, fondatore di aziende filantropiche, fortemente europeista e antirusso, indagato  dalla magistratura russa per una serie di reati cheandavano dal riciclaggio, alla frode, allo sfruttamento della prostituzione all’omicidio, senza che però fosse mai stato formalmente incriminato dalle autorità moldave.  Nello stesso anno un esponente del PDM, Pavel Filip, divenne primo ministro della Moldavia, grazie all’appoggio di un gruppo di deputati fuoriusciti dal Partito Comunista.

Alle elezioni parlamentari del 2019, il PDM ottenne il 23,6% dei voti, guadagnando 30 seggi e diventando il secondo partito del paese dopo il Partito dei Socialisti (PSRM).  Dopo le elezioni il partito andò all’opposizione del nuovo governo di Maia Sandu, formato dal PSRM e dai partiti di centrodestra europeisti PAS e DA.   Tuttavia, nel novembre 2019, il PDM si accordò con il PSRM per sfiduciare il governo Sandu e formare un governo di coalizione PDM-PSRM.  Dopo l’accordo con il PSRM un gruppo di 15 deputati europeisti del PDM abbandonarono il partito.  Vladimir Plahotniuc  lasciò la guida del partito a Pavel Filip, ma questo non è bastato a risollevare le fortune del partito, che, fortemente indebolito, crollò all’1,8% dei voti nelle successive elezioni del 2021, perdendola sua rappresentanza parlamentare.  Nel 2022 Il PDM ha cambiato il proprio nome in Partito Socialdemocratico Europeo (PSDE)

L’ideologia del PDM è basata sui principi economici socialdemocratici.  Secondo il suo statuto, il PSDE sostiene la Moldavia come stato indipendente, sovrano e democratico , basato sul diritto e integrato nella famiglia unita delle democrazie europee. Il partito tende ad essere conservatore sulle questioni sociali , come i diritti LGBT.

 

Partito della Democrazia in Casa (PPDA)

undefined

Il Partito della Democrazia in Casa ( in rumeno : Partidul Democrația Acasă ) o Partito Politico della Democrazia in Casa ( Partidul Politic Democrația Acasă ; PPDA ) è un partito populista europeista pan-rumeno senza rappresentanza parlamentare.

Il Partito è stato fondato nel 2011 e ha partecipato alle elezioni del 2014 e del 2019 ottenendo in entrambi i casi percentuali inferiori all’1% dei voti. Alle elezioni del 2021 è salito all’1,4%.

Il PPDA è un partito unionista, che sostiene l’unificazione di Moldavia e Romania (e il conseguente ingresso della Moldavia all’interno dell’Unione Europea) per “fermare l’espansionismo dell’impero russo”.

 

 

ALTRI PARTITI

Movimento Insieme (BEI): liberali di centrodestra ed ecologisti europeisti
Partito della Grande Moldavia (PMM):  liberali nazionalisti
Coalizione per l’Unita e il Benessere (CUB): unionisti rumeni
Partito Nazionale Moldavo (PNM): conservatori
Alleanza dei Liberali e dei Democratici per l’Europa (ALDE):  liberali progressisti
Alleanza Moldava (AM): conservatori
Partito Liberale (PL): liberalconservatori
Alleanza per l’Unione dei Rumeni (AUR): estrema destra nazionalista unionista rumena
Unione cristiano-sociale della Moldavia (UCSM): democristiani progressisti
Lega delle Città e dei Comuni (LOC): regionalisti
Movimento Rispetto Moldavia (MRM): socialdemocratici
Nuova Opzione Storica (NOI): conservatori moderati
Blocco Unità della Nazionale (BUN): nazionalisti
Olesea Stamate: candidata indipendente
Tatiana Crețu: candidata indipendente
Victoria Sanduța: candidata indipendente
Andrei Năstase:  candidato indipendente

 

Concludiamo nella prossima ed ultima pagina con i sondaggi elettorali.

Sostieni Sondaggi Bidimedia!

Puoi farlo nei modi che ti descriviamo in seguito… E, se puoi, disattiva il tuo ad-blocker, grazie!

Modalità preferita: donazione tramite bonifico tramite al conto dell’Associazione Bidimedia
Conto di BIDIMEDIA
IBAN IT65F0623012782000036505055

Fai una donazione tramite PayPal

Sondaggi BiDiMedia è un sito nato nel 2010. Se vi piace e siete contenti del nostro servizio gratuito potete farci una piccola donazione. Anche di pochi euro. Grazie a chi ci permetterà di crescere sempre di più cliccando sul banner “Dona con PayPal”!

Offrici un caffé con
Ko-fi

Ci leggi da tanto tempo? Ci hai appena scoperti? In entrambi i casi, se ti piace il nostro lavoro, puoi contribuire alla nostra sopravvivenza donandoci anche solo un piccolo caffè. Grazie!

Tramite Ko-fi puoi fare una micro-donazione ed essere sicuro che essa finanzierà interamente Sondaggi Bidimedia, senza percentuali di intermediazione.

Fai i tuoi acquisti cliccando sui banner

In qualità di Affiliato Amazon, Sondaggi Bidimedia riceve un guadagno dagli acquisti idonei.

In qualità di Affiliato Amazon, Sondaggi Bidimedia riceve un guadagno dagli acquisti idonei.