Siamo finalmente arrivati alla fine dell’anno 2025, e come negli anni passati è il momento di fare un riassunto dei maggiori avvenimenti politico-elettorali dell’anno appena trascorso. Delle centinaia di elezioni che si sono svolte nel 2025, abbiamo indicato quelle che consideriamo le più significative. Ci sono state alcune vittorie clamorose, alcune sconfitte annunciate, molte conferme, alcuni ritorni clamorosi e alcune elezioni senza un vero vincitore.
Chi se ne va: il presidente cileno Gabriel Boric, quello rumeno Klaus Johannis, quello della Corea del Sud Yoon Suk Yeol, quello del Malawi Lazarus Chakwera, il presidente del Madagascar Andry Rajoelina, rovesciato da una rivolta popolare, il presidente della Guinea Bissau Umaro Sissoco Embaló, rovesciato da un colpo di stato, il presidente della Repubblica Srpska Milorad Dodik, quello della Bolivia Luis Arce, quello del Suriname Chan Santokhi, il presidente irlandese Michael D. Higgins, quello polacco Andrzej Duda, il presidente della Repubblica Turca di Cipro del Nord Ersin Tatar, la presidente peruviana Dina Boluarte, la presidente dell’Honduras Xiomara Castro, il primo ministro giapponese Shigeru Ishiba, quello ceco Petr Fiala, quello belga Alexander De Croo, il primo ministro della Groenlandia Múte Bourup Egede, quello rumeno Marcel Ciolacu, il primo ministro del Belgio Alexander De Croo, quello canadese Justin Trudeau, quello del Nepal KP Sharma Oli, rovesciato da una rivolta popolare, quello lituano Gintautas Paluckas, quello francese François Bayrou, il cancelliere austriaco Karl Nehammer, quello tedesco Olaf Scholz, quello olandese Dick Schoof, la prima ministra thailandese Paetongtarn Shinawatra, il Granduca del Lussemburgo Henri, il presidente della Campania Vincenzo De Luca, quello della Puglia Michele Emiliano, quello del Veneto Luca Zaia.
Da notare la scomparsa di alcune personalità politiche di primo piano tra cui Papa Francesco.
Chi arriva: il nuovo Papa Leone XIV, il nuovo presidente libanese Joseph Aoun, il nuovo presidente rumeno Nicusor Dan, quello peruviano José Jerí, il nuovo presidente polacco Karol Nawrocki, quello boliviano Rodrigo Paz, il nuovo presidente sudcoreano Lee Jae Myung, quello della Repubblica turca di Cipro del Nord Tufan Erhürman , la nuova presidente irlandese Catherine Connolly, il nuovo presidente cileno José Antonio Kast, la nuova presidente del Suriname Jennifer Geerlings-Simons, il presidente eletto dell’Honduras Nasry Asfura, la nuova prima ministra giapponese Sanae Takaichi, il nuovo primo ministro irlandese Micheál Martin, quello belga Bart De Wever, il nuovo primo ministro della Groenlandia Jens-Frederik Nielsen, quello thailandese Anutin Charnvirakul, quello francese Sébastien Lecornu, la nuova prima ministra nepalese Sushila Karki, il nuovo primo ministro rumeno Ilie Bolojan, la nuova prima ministra della Lituania Inga Ruginiene, il nuovo dittatore militare del Madagascar Michael Randrianirina, il nuovo dittatore militare della Guinea Bissau Horta Inta-A Na Man, il nuovo primo ministro canadese Mark Carney, il nuovo cancelliere tedesco Friedrich Merz, il nuovo cancelliere austriaco Christian Stocker, il nuovo granduca del Lussemburgo Guillaume V, il nuovo presidente della Republika Srpska Sinisa Karan, il nuovo sindaco di New York Zohran Mamdani, il nuovo presidente della Campania Roberto Fico, quello della Puglia Antonio Decaro, quello del Veneto Alberto Stefani.
Chi arriva e se ne va: il primo ministro bulgaro Rosen Zhelyazkov.
Chi se ne va e ritorna: il presidente del Togo Faure Gnassingbé che lascia la carica di presidente e viene nominato primo ministro.
Chi torna: il nuovo presidente del Malawi Peter Mutharika, il nuovo taoiseach irlandese Micheál Martin, e il nuovo primo ministro ceco Andrej Babis.
Chi resta: il presidente della Croazia Zoran Milanović, quello dell’Ecuador Daniel Noboa, il presidente bielorusso Alyaksandr Lukashenka, quello del Gabon Brice Oligui Nguema, quello della Guyana Irfaan Ali, quello del Camerun Paul Biya, il presidente della Costa d’Avorio Alassane Ouattara, la presidente della Tanzania Samia Suluhu Hassan, il primo ministro iracheno Mohammed Shia’ al-Sudani, il primo ministro della Giamaica Andrew Holness, il primo ministro portoghese Luís Montenegro, il primo ministro albanese Edi Rama, il primo ministro del Kosovo Albin Kurti, quello australiano Anthony Albanese, il premier dell’Ontario Doug Ford, il primo ministro di Singapore Lawrence Wong, il primo ministro norvergese Jonas Gahr Støre, il presidente regionale della Valle d’Aosta Renzo Testolin, quello delle Marche Francesco Acquaroli, quello della Calabria Roberto Occhiuto e quello della Toscana Eugenio Giani.
Nella prossima pagina l’elenco cronologico delle più importanti elezioni del 2025.
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