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Elezioni Comunali Palermo – 27 Maggio 2022: vola Lagalla, Centrodestra prossimo alla vittoria già al primo turno

Continuano le rilevazioni BiDiMedia sulle più importanti città al voto il prossimo giugno. Dopo Padova, Verona e Parma e Genova concludiamo con Palermo, il maggiore comune del Meridione al voto nel 2022.

Il sindaco uscente è Leoluca Orlando, sostenuto dal Centrosinistra, giunto addirittura al quinto mandato, il primo nel lontano 1985. Essendo quello iniziato nel 2017 il secondo consecutivo, Orlando non può ripresentarsi in questa tornata elettorale. Il Centrodestra proverà a riconquistare il capoluogo siciliano – che ha già governato da quando esiste l’elezione diretta del sindaco tra 2001 e 2012 – candidando l’ex rettore universitario e assessore regionale Roberto Lagalla. A sfidarlo si è formata una compagine con parte del Csx (a partire dal PD) e M5S a sostegno di Franco Miceli, già assessore con Orlando ai tempi del suo terzo mandato. Corrono invece da soli i partiti liberali del Csx: Azione e +EU sostengono, assieme ad altre civiche, Fabrizio Ferrandelli; anche la Sinistra radicale ha scelto la strada della candidatura autonoma con Rita Barbera. Chiudono il parterre dei candidati Francesca Donato, ex eurodeputata leghista no-vax e no-green pass che ha ottenuto alcuni curiosi appoggi trasversali che spaziano dall’estrema destra alla sinistra di Ingroia, e Ciro Lo Monte per Il Popolo della Famiglia e Italexit di Paragone.

Ricordiamo che la legge elettorale siciliana per le comunali è diversa da quella del resto d’Italia: nell’isola è sufficiente superare il 40% dei voti validi per evitare il ballottaggio ed essere eletti al primo turno. Se due candidati superano la soglia del 40%, vince direttamente chi ottiene più voti.

Intenzioni di voto politiche

Prima di analizzare le intenzioni di voto per le elezioni comunali, ci concentriamo sullo scenario politico della città e sui risultati di eventuali elezioni politiche a Palermo. A differenza delle città del centro-nord fin qui esaminate, in Sicilia il M5S mantiene una discreta base di consensi tanto da essere primo partito cittadino con il 20,8%, pur avendo dimezzato la percentuale ottenuta alle scorse elezioni politiche. Molto prossimi al movimento troviamo FdI, in fortissima ascesa negli ultimi mesi, e il PD, anch’esso in ripresa dopo anni di crisi in Sicilia (nel 2018 i Dem ottennero a Palermo solo il 12%). Rispetto a 5 anni fa crolla invece FI che passa da oltre il 20 al 13%. Lega al 8,5% e federazione liberale Azione/+EU sopra ai 4 punti percentuali; piccoli partiti di csx tra 1 e 2%, altre liste all’8% complessivo.

Un’alleanza PD-M5S avrebbe dunque una base di partenza prossima al 40%, con il Cdx su valori appena superiori. Sarà quindi il peso di liste e candidati, oltre alle alleanze formatesi, a determinare l’esito delle urne alle comunali.

Il gradimento della giunta

Il sindaco uscente è apprezzato dal 28% dei palermitani: un dato a dir poco disastroso, che potrebbe influire negativamente sul voto a una compagine equivalente a quella che sostiene Orlando, pur non ricandidandosi direttamente l’attuale primo cittadino. Si nota in particolare come anche tra gli elettori di Csx, la fiducia sia solo al 40%, inferiore alla percentuale di chi non apprezza l’amministrazione uscente (57%). L’approvazione per Orlando è pressoché nulla tra gli elettori di Cdx e di altri partiti.

Le intenzioni di voto ai candidati

Dai risultati del nostro sondaggio risulta molto probabile che Palermo avrà un sindaco eletto al primo turno. Roberto Lagalla infatti vola al 48,9% e grazie alla particolare legge elettorale siciliana supera ampiamente la quota necessaria ad evitare il ballottaggio. Franco Miceli si ferma sotto al 33%, lontanissimo dal rivale di Cdx, penalizzato probabilmente anche dalla candidatura liberale di Ferrandelli all’11 per cento. Gli altri candidati, Barbera, Donato e Lo Monte, si attestano tutti tra i 2 e i 3 punti percentuali. Partita quindi che appare chiusa, come possibile vedere subito sotto anche dalla forza delle rispettive liste e coalizioni.

I dati delle liste

Al meridione la composizione e il numero di liste che sostengono i candidati è particolarmente importante; tale tendenza a Palermo è pienamente confermata. Il Centrodestra ha infatti messo in piedi una vera e propria corazzata, con ben 9 liste a sostegno di Lagalla. L’effetto è dirompente, tanto che la coalizione di Cdx supera il 50% ottenendo oltre 2 punti in più rispetto al candidato e trainando Lagalla verso la vittoria. FdI sarebbe sia prima lista della coalizione sia primo partito cittadino con il 14,5%. Con la frammentazione tra numerosissime liste, le percentuali di ognuna restano su valori piuttosto bassi.

Coalizione di Centrosinistra su valori simili a quelli di Miceli; da segnalare come il M5S passi da prima forza cittadina nelle intenzioni di voto politiche ad essere solo terza lista alle comunali: si conferma la debolezza del Movimento nelle elezioni locali, in cui conta molto la forza delle liste. PD secondo partito al 14% circa.

Liste liberali per Ferrandelli sotto al 9%, molto più basse del candidato che mostra in questo caso una notevole forza personale; non basta però per poter competere con gli schieramenti maggiori. Le liste a sostegno degli altri candidati si fermano tutte sotto al 3% e non sembrano avere chance di accedere al Consiglio Comunale.

L’affluenza prevista è intorno al 50%, in lieve calo rispetto al 52% del 2017.

Il ballottaggio

Nell’improbabile caso in cui la competizione si trascini fino al ballottaggio, non sembra esserci storia. Roberto Lagalla incrementerebbe ancora il suo vantaggio arrivando al 56% dei voti, lasciando solo il 44% lo sfidante progressista Miceli. L’affluenza in questo caso scenderebbe a circa il 45% in ovvio calo rispetto al primo turno, data l’assenza del traino delle liste.

Probabilità di vittoria e previsioni

I palermitani sembrano essere certi della vittoria del candidato di Centrodestra Roberto Lagalla. Quasi il 59% degli elettori, infatti, ritiene che Lagalla riuscirà a vincere la sfida con i suoi competitori. Viceversa solo il 14% crede alla vittoria dello sfidante Franco Miceli, percentuali ancora più basse per gli altri candidati. Si conferma dunque come la partita sia sostanzialmente chiusa: a Palermo si prospetta una vittoria facile di lagalla per il Centrodestra.

Con Palermo si concludono le rilevazioni BiDiMedia sulle comunali 2022: domani inizia infatti il “buio” dei sondaggi con il divieto di pubblicazioni delle rilevazioni politico-elettorali. Arrivederci a lunedì 13 giugno per lo scrutinio da seguire in diretta con BiDiMedia!

Le note metodologiche, così come l’intero sondaggio, verranno caricate appena possibile sul sito ufficiale dei sondaggi politici: http://www.sondaggipoliticoelettorali.it/

 

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