Vigilia delle elezioni nei Paesi Bassi, vittoria del BJP in Uttar Pradesh, successo Laburista nell’Australia Occidentale, sondaggi sulle Regionali nella Saar, analisi delle forze in campo nelle elezioni in Bulgaria, elezioni del Chief Executive di Hong Kong e altro ancora.
PAESI BASSI
Si vota Mercoledì prossimo per il rinnovo del Parlamento Nazionale, nella prima delle tre Elezioni di quest’anno, insieme a quelle Francesi e Tedesche, cruciali per i destini dell’Europa.
Centro della campagna elettorale è stato ancora una volta Geert Wilders, leader del PVV, partito di destra xenofobo e fortemente anti-islamico (vorrebbe fare una legge per vietare il Corano; uno dei suoi slogan preferiti è “volete più o meno marocchini?”). Negli ultimi mesi il PVV è stato spesso in testa ai sondaggi nelle intenzioni di voto.
Il sistema elettorale è a base proporzionale senza sbarramento. Si presentano 28 partiti, una dozzina dei quali potrebbe entrare in parlamento. Il Governo uscente è una coalizione “rosso-blu” tra il VVDdel Primo ministro Mark Ruttee i Laburisti del PvdA.
Di seguito le previsioni in termini di seggi degli ultimi sondaggi:
Si profila quindi innanzitutto un crollo dei Laburisti, causato soprattutto dalla loro alleanza di governo con il centrodestra del VVD, anch’esso in forte calo, e un grosso successo dei verdi della GL, che recuperano molti dei voti persi dai Laburisti e potrebbero diventare il terzo o quarto partito del paese. Gli altri partiti che guadagnerebbero significativamente dal crollo di PdvA e VDD sono il PVV di Wilders, i democristiani, il partito dei pensionati e i liberalprogressisti di D66.
Il risultato sarà un parlamento estremamente frazionato, i cui 150 seggi saranno divisi tra una dozzina di partiti, nessuno dei quali oltre il 18% dei voti. Si prevede quindi una lunga fase di negoziazione per la formazione del nuovo governo, che vedrà probabilmente la riconferma del primo Ministro Rutte, a capo di un quadripartito VVD, CDA, GL e D66 o di un pentapartito che potrebbe comprendere anche i Laburisti, il partito dei pensionati, l’Unione Cristiana (CU) o addirittura quello degli animalisti.
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