Scoprite chi ha vinto in ogni comune del Piemonte grazie alla mappa interattiva BiDiMedia delle elezioni regionali appena tenutesi e che hanno visto la vittoria del governatore uscente Alberto Cirio!
La mappa interattiva permette di selezionare diverse opzioni di visualizzazione: candidato più votato, lista più votata, margine di vittoria e qualsiasi lista di tutte le coalizioni in gara. I dati sono visualizzati per comune e cliccando sulla mappa vengono visualizzati i dati competi dell’ente su cui si trova il cursore.
Le elezioni regionali piemontesi hanno visto la netta affermazione dell’uscente Alberto Cirio a capo di una nutrita coalizione composta dal Cdx e da parti del mondo liberale, in particolare di Azione, che è confluita nella lista civica del presidente. La vittoria di Cirio è stata netta, affermandosi sulla principale rivale di Csx Gianna Pentenero di oltre 20 punti percentuali (56 a 33 per cento), con gli altri candidati – a partire dall’esponente 5 Stelle Sarah Disabato – sotto al 10% (7, 6 per la candidata del M5S).
L’affermazione di Cirio è subito evidente visualizzando il candidato vincitore per comune: la mappa si colora quasi interamente di blu, con solo poche macchie rosse nelle località che hanno visto affermarsi la Pentenero. La più importante di queste “zone rosse” è il Comune di Torino, in cui il Csx resta maggioranza anche se per meno di 5 punti percentuali. Nello stesso giorno, alle Europee, i partiti di Cdx a Torino facevano segnare sommati il 36%, mentre Cirio si attesta quasi al 42%, 6 punti guadagnati sulla coalizione che lo sostiene. Come vedremo, ciò deriva soprattutto dalla forza della lista civica del Presidente. Gianna Pentenero si afferma anche nel Canavese, a partire da Casalborgone, località in cui risiede e di cui è stata sindaca, e nel “capoluogo” canavese Ivrea. Centrosinistra prima coalizione anche in alcuni comuni delle Valli Valdesi, ma nel resto della regione, salvo qualche località sparsa nel cuneese, il dominio di Cirio è incontrastato, tanto che il presidente uscente si afferma in tutti i comuni delle provincie di Novara, VCO, Alessandria, Vercelli e Biella.
Guardando al dato di lista, la situazione risulta più variegata. Il PD riesce a primeggiare a Torino e in diversi comuni delle aree in cui è più forte: la cintura metropolitana del capoluogo, il Canavese e il basso Alessandrino; inoltre si afferma in diversi centri maggiori del Cuneese, tra cui il capoluogo, Alba, Fossano, Bra e Saluzzo. Il PD come singola lista ha ben performato, avvantaggiandosi anche delle contemporanee Europee e arrivando ad essere seconda lista regionale a pochi decimi di punto da FdI. Il restro della coalizione è tuttavia debole e i consensi di AVS e degli altri alleati non vanno molto oltre all’area metropolitana di Torino e agli altri centri maggiori; unica eccezione SUE che è forte nel VCO grazie ad alcune candidature locali.
il partito di Giorgia Meloni ha le sue zone di forza nel Piemonte Orientale (provincie di Alessandria, Vercelli, Biella e Novara) mentre la Lega – ridotta di molto rispetto a 5 anni fa – resiste nelle aree montane a nord e sud della regione. Ma è la lista Cirio ad avere una distribuzione più particolare e degna di nota: quasi inesistente nel Piemonte Orientali, cresce verso occidente ma raggiunte punte di consenso plebiscitario in alcune zone del cuneese, luogo di nascita di Cirio, Langhe e Roero: qui arriva a toccare anche il 50% dei consensi (Busca, 53%), portando Cirio anche sopra all’80% dei voti (Neviglie, 83%). A Torino, nonostante la presenza di esponenti del mondo liberale in lista, nel capoluogo la lista del Presidente si ferma sotto al 10%. La lista Cirio ottiene nel complesso il 12% regionale, terza miglior lista, mostrando come il governatore uscente sia riuscito ad incanalare su di sè un forte consenso, che è andato oltre al recinto della coalizione del Cdx: non a caso anche a livello regionale Cirio si attesta 6 punti sopra alle liste del Cdx alle Europee in Piemonte.
Riguardo alle altre liste, da segnalare come il M5S abbia perso buona parte dei consensi che riceveva nei comuni della Val di Susa e aree limitrofe interessate dal movimento no-TAV: i 5 Stelle non vanno oltre alla punta del 16% di Fenestrelle, contro percentuali anche del 30% 5 anni fa.
Per la prima volta dal 2000, il Piemonte rielegge quindi un governatore uscente e perde la fama di regione “swing”. Tuttavia la forza della coalizione di Cdx – già sopra al 50% alle Europee sommando le liste – unita al personale gradimento di Cirio e all’ingresso in coalizione di personalità esterne, lasciava prevedere l’esito. Inoltre Gianna Pentenero, candidata dai partiti del Csx dopo problematiche trattative e non in grado di riunire le opposizioni, non ha mostrato particolare forza personale, ben evidenziata dalla debolezza della sua lista che non ha ottenuto consensi significativi; una differenza notevole rispetto alla corrispettiva lista di Cirio, in grado di attrarre voti anche di elettori non di Cdx.
Nonostante l’area metropolitana di Torino pesi molto sul totale della regione, al momento il Piemonte non è contendibile dal Csx da solo, vista la forza del Cdx nelle ampie aree rurali. Per tornare competitivi, PD e alleati dovranno nei prossimi anni riuscire a saldare un’allenaza più ampia e attrarre consensi che vadano oltre alla cintura metropolitana del capoluogo.
Puoi farlo nei modi che ti descriviamo in seguito… E, se puoi, disattiva il tuo ad-blocker, grazie!
Modalità preferita: donazione tramite bonifico tramite al conto dell’Associazione Bidimedia
Conto di BIDIMEDIA
IBAN IT65F0623012782000036505055
Ci leggi da tanto tempo? Ci hai appena scoperti? In entrambi i casi, se ti piace il nostro lavoro, puoi contribuire alla nostra sopravvivenza donandoci anche solo un piccolo caffè. Grazie!
Tramite Ko-fi puoi fare una micro-donazione ed essere sicuro che essa finanzierà interamente Sondaggi Bidimedia, senza percentuali di intermediazione.
In qualità di Affiliato Amazon, Sondaggi Bidimedia riceve un guadagno dagli acquisti idonei.
