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Sondaggio BiDiMedia – 22 Dicembre: PD in testa, Fiducia nel Governo in calo. Quirinale: Cartabia e Draghi in pole

BiDiMedia è tornata a rilevare le intenzioni di voto nel corso del mese di Dicembre 2021, nel consueto sondaggio mensile.
Questa volta, oltre alle classiche intenzioni di voto, sono stati testati anche diversi scenari di voto con diverse liste e leggi elettorali, che però vedremo in un articolo successivo pubblicato tra un paio di giorni.
Il sondaggio è stato svolto in modalità mista CAWI/Panel, per un totale di 2391 interviste utili, con un margine d’errore del +-2%.

Le Intenzioni di Voto

Il sondaggio del 22 Dicembre mostra rispetto al precedente (30 Novembre) la conferma della prima posizione del PD. Il partito di Enrico Letta perde lo 0,1% attestandosi al 21,4%, con oltre due punti di vantaggio sul secondo partito. Il vantaggio è particolarmente indicativo perché è superiore al margine di errore del sondaggio che quindi certifica con elevata probabilità, almeno nella situazione attuale, la prima posizione del principale partito del Centrosinistra.

Al secondo posto, però, non troviamo più Fratelli d’Italia ma la Lega. Il partito di Salvini, infatti, guadagna appena un decimo portandosi al 18,9%. Questa piccola crescita è sufficiente per superare, sul filo di lana, FdI di Giorgia Meloni in calo al 18,8% (-0,4%).
Era da Luglio di quest’anno che la seconda posizione sul podio vedeva FdI avanti alla Lega. Semplice caso o un segnale dell’appannamento della forza della Leader di Fratelli d’Italia? Lo scopriremo solo nel 2022.

Avendo già introdotto il concetto di margine di errore si può rimarcare come con questi dati la seconda posizione, e quindi quella di principale partito del centrodestra, sia da considerarsi contesa dai partiti di Meloni e Salvini e che la differenza non è tale da poter piazzare con alta probabilità l’uno davanti all’altro.

In quinta posizione Forza Italia, che dopo la crescita dello scorso mese ripiega al 6,8% (-0,2%). Al di là delle fluttuazioni statistiche, il valore del partito di Silvio Berlusconi sembra essere costante proprio attorno a questi valori, indipendentemente dalla crescita o dal calo dei partiti del proprio campo.

Poche variazioni tra gli altri partiti medi, Azione guadagna un altro decimo (al 3,5%), Sinistra Italiana perde lo 0,2% (1,8%), venendo superata da Europa Verde che per la prima volta appare nella prima “pagina” del sondaggio con il suo 1,9% (+0,2 punti percentuali).

I partiti minori

Il sondaggio BiDiMedia ha sondato come sempre anche un vasto numero  di partiti complessivamente. A partire da questo sondaggio sono stati inseriti in lista diversi partiti, salvo poi pubblicare solo quelli con un valore di 0,5% o superiore.

Italia Viva di Matteo Renzi e Articolo 1 – MDP del ministro della Salute Speranza calano entrambi di un decimo rispetto al sondaggio di Novembre (rispettivamente 1,7% e 1,4%). In leggera crescita +Europa, sempre alll’1,4%. Tra i partiti sondati per la prima volta in maniera autonoma, spicca Italexit di Gianluigi Paragone che fa il suo esordio all’1,3%.
Segue Potere al Popolo! con lo 0,7%, il partito Comunista con lo 0,6%, il PRC-PCI con lo 0,5%, stesso risultato del Popolo della Famiglia di Adinolfi.
In leggero ribasso anche Possibile e Coraggio Italia, entrambi allo 0,7%, stabile Volt allo 0,5%.
Per via di tutte queste nuove presenze, calano gli Altri partiti, ora al 2%.
In questo valore troviamo numerosi piccolissimi partiti come Ancora Italia, Movimento 3V, Noi con l’Italia, PSI, SVP-UV, UDC ed altri ancora.

Infine i dati sul numero di votanti: cresce l’affluenza al 61,7% mentre calano gli indecisi di due punti al 27%

La fiducia nel governo

La fiducia nell’esecutivo Draghi (Molta + Abbastanza) viene rilevata al 51%, in calo di due punti rispetto al precedente sondaggio BiDiMedia. In particolare scende  di due punti chi ha “molta fiducia” nel Governo, mentre gli “abbastanza” rimangono stabili al 32%.

La fiducia nel Governo rimane sostanzialmente stabile nel PD (anche se cala la quota di chi ha molta fiducia nel Governo), con l’82% (+3%). Solo il 14% è contrario all’operato di Draghi.

La fiducia nel Governo è tutto sommato buona anche nel Movimento 5 stelle, nel quale i giudizi positivi totali si attestano al 40%, minoritari si, ma non troppo distanti dal 57% di poca o nessuna fiducia. Il Movimento 5 Stelle, assieme ai Verdi, è il partiti con gli elettori più indecisi sul giudizio sul Governo Draghi, in cui favorevoli e contrari più o meno si equivalgono.
Fiducia in pratica stabile (ed elevatissima) anche nell’elettorato dei partiti di Centro/Liberali:  i molto favorevoli sono il 67% tra gli elettori di Azione, Più Europa ed Italia Viva, chi ha abbastanza fiducia il 27%.

La Sinistra (da Articolo 1 al PRC, passando per Sinistra Italiana, Partito Comunista e Possibile) premia il Governo con solo il 20% (con valori comunque diversi a seconda della componente partitica). I contrari sono addirittura il 75%.

Per quanto riguarda il Centrodestra invece cala la fiducia nel governo tra gli elettori di FDI, in cui resta nettamente minoritaria con il 24%.
In calo di 5 punti la fiducia nel Governo da parte degli elettori Lega, comunque al 53%. Fiducia invece sempre altissima tra l’elettorato di Forza Italia (85% complessiva).

Chi vincerà le politiche?
In questo sondaggio abbiamo anche chiesto un parere su chi vincerà le prossime elezioni politiche che si terranno, salvo imprevisti, nel 2023.
Il risultato è piuttosto netto: il 47% pensa che a vincere sarà il Centro-Destra. Solo il 15% pensa che a trionfare sarà il Centro-Sinistra mentre un quota rilevante di italiani pensa che sarà un sostanziale pareggio (28%).
Nei prossimi mesi riproporremo la stessa domanda, in modo da poterne osservare eventuali variazioni e trend.

Come prevedibile le risposte cambiano in base all’appartenenza politica. Chi pensa che vincerà il Centrosinistra è maggioranza solamente nel Movimento 5 Stelle (dato emblematico per l’alleanza PD-M5S) ed in Europa Verde, mentre nel Partito Democratico e nei partiti Liberali primeggia la parità.
Elettorato di Centrodestra sicuro di vincere, con percentuali superiori all’80% in FdI e Lega.

Toto-Quirinale

Il tema del momento è la scelta del successore di Mattarella. BiDiMedia, diversamente da altri sondaggisti, ha testato una domanda un po’ diversa:

“Il settennato di Sergio Mattarella si chiuderà ufficialmente il 3 febbraio 2022. Se lei fosse un Grande Elettore, voterebbe i seguenti nomi?”

Le risposte sono a nostro avviso molto interessanti.
I favoriti d’obbligo sembrano essere Marta Cartabia e Mario Draghi. La prima sarebbe votata dal 34% degli Italiani, in maniera abbastanza trasversale, con valori più alti nel PD e nel Centro Liberale. A seguire il Centrodestra, mentre il M5S non apprezza particolarmente la candidatura.
Profilo piuttosto simile a quello dell’attuale Presidente Mario Draghi, anche se una buona fetta di elettori del Centrosinistra vota “no”, probabilmente perché lo vorrebbe ancora come Presidente del Consiglio fino al 2023.
Seguono poi alcune candidature di bandiera, come quella di Pier Luigi Bersani, apprezzato soprattutto dalla Sinistra PD-M5S, Silvio Berlusconi (unico ad essere veramente apprezzato dal Centrodestra), Paolo Gentiloni, votato dal Centrosinistra Classico (PD, Azione, Italia Viva ed altri).
Risultati inferiori per Grasso, apprezzato da M5S, sinistra Extra-PD e buona parte del PD, Casellati e Pera votati quasi solo da una parte del Centrodestra e Casini, apprezzato maggiormente al Centro.


È  tutto per oggi, ma nei prossimi giorni BiDiMedia tornerà con il resto del sondaggio di Dicembre, riguardante le intenzioni di voto in diversi scenari, la distribuzione regionale e molto altro ancora.

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