BiDiMedia presenta la mappa interattiva delle elezioni comunali a Genova: scopri chi ha vinto nella tua sezione e com’è andato il voto quartiere per quartiere!
La mappa interattiva
La mappa interattiva mostra per ogni comune i risultati di candidati sindaco e liste. Dal menù a tendina potete scegliere quale dato vializzare: candidato o lista più votati, margine tra i principali candidati oppure la forza di ogni candidato e ogni lista in scala di colore!
Riportiamo ora un breve commento basato sulla mappa del voto a Genova e le principali tendenze politiche comunali.
La geografia elettorale
Genova è una città con una geografia elettorale storica ben definita, stravolta però dalle tornate elettorali comunali e regionali dell’epoca Toti-Bucci. Guardando le mappe elettorali delle comunali 2022, si nota uno sfondamento trasversale di Bucci, che aveva vinto anche in molte roccaforti della Sinistra.
Già le regionali 2024 mostravano un ritorno alla tradizionale geografia politica genovese, confermato nelle comunali 2025: a ovest del centro, vince la sinistra, a est la destra.
Salis è prima in quasi tutto il Ponente, recuperando aree storicamente “rosse” come Sestri Ponente, Prà, Voltri, la Val Polcevera (Rivarolo, Bolzaneto, Ponte Decimo ecc) e Sanpierdarena. Piociocchi è primo nelle classiche aree borghesi a est del centro storico. Si colora di blu infatti la fascia costiera che da Carignano arriva a Sant’Ilario, passando per Foce, Albaro, Quarto, Quinto e Nervi. Più frammentato, ma con prevalenza di Silvia Salis, il voto in Val Bisagno (Marassi, Staglieno ecc) e nelle zone interne sui rilievi.
Il Centro Storico nella sua porzione centrale e occidentale (da Molo-Maddalena a Prè e Principe) conferma il forte voto a sinistra, così come all’opposto Portoria, San Vincenzo e Brignole vedono prevalere il Centrodestra. Situazione particolare nel quartire borghese sui colli dietro al centro, Castelletto: ne parleremo meglio tra poco.
In generale, a Genova votano a sinistra le zone popolari, ancora saldamente presenti anche in centro storico, mentre le aree borghesi tendono al Centrodestra. Una situazione se vogliamo tradizionale “da prima repubblica”, che rompe la narrazione degli ultimi anni di “centro ricco a sinistra, aree popolari a destra”. Avevamo già notato in precedenti tornate elettorali come la tendenza del “voto delle ztl a sinistra” si era invertita, ad esempio alle Europee in diverse grandi città.
Da notare come queste elezioni comunali siano state una replica quasi perfetta delle precedenti regionali. Tra Bucci e Orlando infatti a Genova aveva prevalso il secondo per circa 18.000 voti; nello scrutinio di lunedì Salis ha vinto per 17.629 voti. Al Centrodestra non è quindi riuscita la difficile rimonta nel capoluogo. Anche le mappe elettorali sono perfettamente sovrapponibili e mostrano una situazione molto stabile a circa 6 mesi di distanza.
Il voto dei quartieri e dei municipi
Settando la mappa per quartiere, appare evidente la prevalenza di Salis, che vince in tutte le suddivisioni genovesi a ovest del centro, e anche in diverse a est. In Val Bisagno si ha il recupero più evidente del Centrosinistra, che strappa agli avversari due municipi non “rossi”, il terzo e il quarto.
Nella terza circoscrizione cittadina, Bassa Val Bisagno, la Salis è prima in tutti i quartieri (Marassi, Parenzo, S. Fruttuoso ecc) ad eccezione di Fareggiano, in cui si ha un perfetto pareggio. Ancora più evidente il recupero di Salis nel quarto municipio, Media Val Bisagno. Qui il Centrodestra si impose di 10 punti nel 2022, 3 anni dopo il Centrosinistra riconquista il municipio 52 a 43 per cento. Quasi 20 punti lo shift in soli 3 anni. Sul clamoroso guadagno potrebbe aver impattato, soprattutto in quartieri come Staglieno, il progetto Skymetro, osteggiato da una parte della popolazione.
Altri due quartieri che hanno visto un forte shift verso il Centrosinistra sono Oregina (Salis +20 punti) e Lagaccio (+26) nel Municipio Centro-Ovest. A influire potrebbe essere stato il progetto della funivia, portato avanti nonostante diverse accuse di mancato dialogo con il territorio.
Degno di nota – e più propriamente politico – quanto emerge nell’attiguo quartiere di Castelletto. Si tratta di un’area residenziale che nelle elezioni politiche 2022 ed Europee 2024 ha visto i partiti liberali ottenere percentuali importanti. Ciò nonostante, la lista Riformiamo Genova (che includeva la maggior parte dei candidati d’area) ottiene a Castelletto un modestissimo 2,4%. Al contrario le due liste civiche storiche di Toti e Bucci, Vince Genova e Orgoglio Genova, sono entrambe in doppia cifra e sopra media (soprattutto Orgoglio Genova, 3 punti sopra il risultato cittadino), risultando prima e seconda lista di Piciocchi in alcune sezioni (ad es. 342 e 345). Tutto ciò, assieme ai risultati positivi per Piciocchi nel Medio Levante, indica che gli elettori “liberali” hanno dato ancora fiducia in maggioranza al delfino di Bucci, nonostante i partiti d’area appoggiassero Silvia Salis.
Nel complesso, a livello di municipi, finisce 7 a 2 per il Centrosinistra. Il Centrodestra tiene solo le roccaforti di Medio Levante e Levante, con percentuali fortemente ridotte rispetto a 3 anni fa.
Il voto ai partiti
Le liste del Centrodestra hanno in gran parte una distribuzione sovrapponibile. FdI, FI, Vince Genova e Orgoglio Genova sono tutte forti nel quartieri urbani e borghesi di Levante e Medio Levante, con risultati lievementi diversi nelle aree interne del Levante e della Val Bisagno. Sono invece deboli a Ponente e soprattutto nel centro storico, dove raggiungono le percentuali più basse. Unica sensibile eccezione nel Centrodestra è la Lega, che ottiene più consensi a Ponente, all’opposto degli alleati, nelle zone meno urbanizzate e periferiche. Si conferma come la Lega sia un partito molto debole nelle aree cittadine, a differenza ad esempio di FDI.
Nel Centrosinistra ottimo risultato di lista del PD, primo partito cittadino al 29%. Notare che i Dem non ottengono le massime percentuali in centro, ma in alcune tradizionali roccaforti “rosse” della periferia, in particolare in Val Polcevera e a Voltri (42%). Ad andare bene in Centro Storico sono la lista Salis (forte anche a Ponente tra Castelluccio e Prà e nell’estremo Levante a Nervi) e soprattutto AVS. Sinistra e Verdi sono il partito con la distribuzione di gran lunga più concentrata tra gli storici Carrugi del centro, toccando il 20% a Maddalena. I 5 Stelle raggiungono il loro massimo tra Centro-Ovest, Medio Ponente e Val Polcevera. Riformiamo Genova come detto perde gran parte dei voti delle aree borghesi verso il Centrodestra, tanto da avere una distribuzione senza particolari punte di consenso. Per i Riformisti, massimo per quartiere a Crevari, nell’estremo Ponente, con un modesto 4,05%.
Tra i candidati “minori” punte sopra al 6% per Antonella Marras a Borzoli Est, mentre Mattia Crucioli concentra il suo 1,5% cittadino nelle aree centrali e semicentrali (Sampierdarena, Prè, S. Pantaleo) dove ottiene tra il 2 e il 3%. Troppo piccole le percentuali degli altri candidati, che non arrivano al 2% in nessuno dei quartieri di Genova.
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