Martedì 3 giugno i cittadini sudcoreani sono chiamati alle urne per le none elezioni presidenziali dall’inizio della democratizzazione del paese nel 1987. Originariamente previste per il 3 marzo 2027, le elezioni sono state anticipate in seguito all’impeachment e alla rimozione del presidente Yoon Suk Yeol del conservatore Partito del Potere Popolare (PPP).
In seguito alla dichiarazione della legge marziale da parte del presidente Yoon Suk Yeol il 3 dicembre 2024, l’ Assemblea nazionale aveva votato per metterlo sotto accusa il 14 dicembre 2024, con il sostegno di 204 legislatori su 300. Il 4 aprile 2025, la Corte costituzionale della Corea ha confermato l’impeachment, rimuovendo Yoon dall’incarico e lasciando vacante la presidenza. Secondo la costituzione , devono essere tenute elezioni presidenziali entro 60 giorni per determinare il successore permanente di Yoon. L’8 aprile, il presidente ad interim, il primo ministro Han Duck-soo ha annunciato che le elezioni si sarebbero tenute il 3 giugno.
Le elezioni anticipate si svolgono anche mentre la Corea del Sud si trova ad affrontare un alleato imprevedibile nel presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che sta rendendo ancora più incerte le sfide del governo della Corea del Sud, come la minaccia proveniente dalla Corea del Nord e i rigidi rapporti tra Seul e la Cina.
Nei sei turbolenti mesi trascorsi dal tentativo di Yoon di instaurare la legge marziale, il paese ha avuto tre presidenti in carica, il più recente dei quali è stato Lee Ju-ho, ministro dell’istruzione che ha assunto l’incarico un mese prima delle elezioni. Lee ha sostituito il Primo Ministro Han Duck Soo, a sua volta messo sotto accusa poche settimane dopo aver preso il posto di Yoon come presidente ad interim. Il Ministro delle Finanze Choi Sang-mok era stato presidente ad interim prima che Han venisse reintegrato a marzo.
La legge marziale di Yoon ha messo a nudo le profonde divisioni politiche del Paese, poiché coloro che sostenevano la sua decisione di imporre la legge marziale e coloro che vi si opponevano sono scesi in piazza per protestare. I successivi mesi di incertezza hanno scosso la fiducia dell’opinione pubblica nell’economia sudcoreana. E questo in un momento in cui il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha imposto dazi sui partner commerciali americani, con un’imposta del 25% sui prodotti sudcoreani.
Intanto, le relazioni con la Corea del Nord rappresentano una sfida persistente. Mentre il 2025 è stato per adesso relativamente tranquillo, il 2024 aveva visto un’acuirsi delle tensioni, con il dittatore Kim Jong Un che ha intensificato la retorica bellicista ed entrambe le parti che hanno trascorso mesi a inviare palloni e droni per trasportare materiale propagandistico oltre confine.
Il nuovo leader della Corea del Sud dovrà anche bilanciare le relazioni di Seul tra il suo principale partner commerciale, Pechino, e il suo più importante alleato in materia di sicurezza, Washington. Poi c’è il compito di arrestare il calo del tasso di natalità del Paese, che è tra i più bassi al mondo: 0,75.
I sondaggi hanno dato Lee Jae-myung del principale partito di opposizione, il Partito Democratico, di centrosinistra come favorito tra i sei candidati alla presidenza, seguito dal ministro del lavoro Kim Moon-soo, candidato del partito di governo.
Lee, che ha perso contro Yoon per un soffio nel 2022, è considerato dai suoi sostenitori un eroe della classe operaia. Ha lavorato in fabbrica prima di diventare avvocato per i diritti umani e politico. Ha promesso di fondare una “vera Repubblica di Corea” con posti di lavoro e una società equa. Per questo motivo è stato anche soprannominato il “Sanders Coreano”, con riferimento al politico americano rappresentante dell’ala sinistra USA.
Kim, ex ministro del lavoro, con un passato nel movimento operaio, ma poi spostatosi su posizioni di destra, si è posizionato come presidente dell’economia, promettendo di creare un ambiente favorevole alle imprese.
Dei candidati minori, l’unico veramente significativo è Lee Jun-seok del Partito Riformista di centrodestra, ex leader del PPP che ha abbandonato il partito a seguito di uno scandalo di corruzione e prostituzione. Gli altri candidati sono Kwon Young-guk del Partito Democratico Laburista, di centrosinistra, e due indipendenti: Hwang Kyo-ahn e Song Jin-ho.
Per la prima volta in 18 anni, nessuna donna si candida alla presidenza. L’unica donna ad essere stata eletta presidente della Corea del Sud è stata Park Geun-hye, nel 2013, poi rimossa dal parlamento a causa di uno scandalo di corruzione e successivamente arrestata dalla magistratura. Nessuna donna è mai stata nominata primo ministro dalla fondazione della Repubblica di Corea nel 1948 ad oggi, mentre molto poche sono state le donne ministro a causa di una struttura ancora molto maschilista della società, dell’economia e della politica sudcoreana.
IL SISTEMA POLITICO – ISTITUZIONALE ED ELETTORALE
La Repubblica di Corea è una repubblica democratica rappresentativa presidenziale , in base alla quale il Presidente è il capo dello stato e di un sistema multipartitico . Il governo esercita il potere esecutivo e il potere legislativo spetta sia al governo che all’Assemblea nazionale . La magistratura è indipendente dall’esecutivo e dal legislatore e comprende una Corte suprema , tribunali d’appello e una Corte costituzionale . Dal 1948, il la costituzione è stata sottoposta a cinque importanti revisioni, ciascuna indicante una nuova repubblica. L’attuale Sesta Repubblica è iniziata con l’ultima grande revisione costituzionale nel 1987.
Il capo dello stato è il presidente, che viene eletto con voto popolare diretto per un mandato di cinque anni . Il presidente è comandante in capo delle forze armate della Corea del Sud e gode di notevoli poteri esecutivi .Il presidente nomina il primo ministro con l’approvazione dell’Assemblea nazionale , oltre a nominare e presiedere il Consiglio di Stato dei capi dei ministri come capo del governo.
L’ Assemblea nazionale ha 300 membri, eletti per un mandato di quattro anni, 253 membri nelle circoscrizioni elettorali con un solo seggio e 47 membri con rappresentanza proporzionale
Secondo il “Democratic Index” del settimanale The Economist, la Corea del Sud è una cosiddetta “Democrazia Imperfetta”, al livello di paesi tipo Cile, Slovenia, Israele e Lettonia.
Nelle prossime pagine, la storia politica del paese, i gli sviluppi politici recenti, i principali partiti politici e gli ultimi sondaggi.
Puoi farlo nei modi che ti descriviamo in seguito… E, se puoi, disattiva il tuo ad-blocker, grazie!
Modalità preferita: donazione tramite bonifico tramite al conto dell’Associazione Bidimedia
Conto di BIDIMEDIA
IBAN IT65F0623012782000036505055
Fai una donazione tramite PayPal
Sondaggi BiDiMedia è un sito nato nel 2010. Se vi piace e siete contenti del nostro servizio gratuito potete farci una piccola donazione. Anche di pochi euro. Grazie a chi ci permetterà di crescere sempre di più cliccando sul banner “Dona con PayPal”!
Offrici un caffé con
Ko-fi
Ci leggi da tanto tempo? Ci hai appena scoperti? In entrambi i casi, se ti piace il nostro lavoro, puoi contribuire alla nostra sopravvivenza donandoci anche solo un piccolo caffè. Grazie!
Tramite Ko-fi puoi fare una micro-donazione ed essere sicuro che essa finanzierà interamente Sondaggi Bidimedia, senza percentuali di intermediazione.
Fai i tuoi acquisti cliccando sui banner
In qualità di Affiliato Amazon, Sondaggi Bidimedia riceve un guadagno dagli acquisti idonei.
In qualità di Affiliato Amazon, Sondaggi Bidimedia riceve un guadagno dagli acquisti idonei.