
Gli elettori mozambicani si recheranno alle urne il prossimo 9 ottobre per rinnovare i 250 seggi dell’Assemblea della Repubblica, il parlamento monocamerale nazionale e scegliere il prossimo presidente, con quattro aspiranti che cercano di succedere al presidente uscente Filipe Nyusi, che si dimetterà a gennaio alla fine del suo secondo mandato quinquennale.
Il partito al potere, il FRELIMO, governa il paese ininterrottamente dal 1975, anno dell’indipendenza dal Portogallo. Si prevede che il candidato presidenziale del Frelimo, Daniel Chapo, dovrà affrontare un duro scontro contro Venancio Mondlane, che si candida come indipendente.
Gli altri due candidati sono Ossufo Momade dell’ex partito ribelle RENAMO e Lutero Simango del Movimento Democratico del Mozambico.
Queste saranno le settime elezioni generali in Mozambico dall’avvento della democrazia multipartitica nel 1994, due anni dopo che il governo aveva firmato un accordo di pace con la RENAMO per porre fine a una guerra civile durata 16 anni, in cui si stima abbiano perso la vita 1 milione di persone. Da allora, la RENAMO ha partecipato alle elezioni politiche e presidenziali ma non è riuscita a scalzare il FRELIMO dal potere.
L’Unione Europea ha inviato una missione di 130 osservatori per monitorare le elezioni.
Il candidato del FRELIMO, Daniel Chapo ha dichiarato di voler combattere la burocrazia, l’inefficienza e la corruzione, e creare leggi che facilitino un buon ambiente imprenditoriale, in modo che gli investitori, nazionali o stranieri, possano venire a investire in Mozambico.
Il candidato indipendente Venâncio Mondlane ha promesso di creare un governo onesto e trasparente e di rimuovere il Mozambico dalla lista dei Paesi più poveri del mondo. Inoltre propone che le ricchezze delle province siano utilizzate nelle province stesse in progetti per lo sviluppo regionale, senza passare nelle mani del governo centrale.
L’Unione Europea ha inviato una missione di 130 osservatori per monitorare le elezioni. Nonostante il governo si sia impegnato a condurre elezioni prive di brogli, l’opposizione accusa il FRELIMO di non garantire elezioni libere ed eque, soprattutto a causa del controllo da parte del FRELIMO della gran parte dei media e dell’utilizzo di risorse pubbliche per la propria campagna elettorale.
Il vincitore dovrà fare i conti con l’insurrezione islamica in atto nella provincia di Cabo Delgado, ricca di petrolio e gas, nonché con la corruzione dilagante nella pubblica amministrazione, due fattori che frenano gli investimenti dall’estero, rallentando lo sviluppo del paese. Il Mozambico, nonostante i progressi economici degli ultimi anni resta comunque una delle nazioni più povere del mondo.