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La rilevazione BiDiMedia di Aprile 2022, la prima dopo il mese di pausa che ci ha visti impegnati in diversi sondaggi comunali (alcuni sono stati tenuti riservati, altri li potete vedere qui), vede una ulteriore polarizzazione dello scenario politico: Partito Democratico e Fratelli d’Italia diventano sempre più i partiti dominanti nei rispettivi schieramenti.
Il sondaggio è stato svolto in modalità mista CAWI/Panel, per un totale di 2070 interviste utili, con un margine d’errore del +-2,2%.
Il sondaggio BiDiMedia del 14 Aprile mostra rispetto al precedente (15 febbraio) variazioni importanti tra i principali partiti.
Non cambiano tuttavia le prime due posizioni: il Partito Democratico si conferma nettamente in testa con una crescita di 5 decimi, arrivando al 22,3%. Segue, distante un paio di punti, Fratelli d’Italia, in ulteriore crescita di 0,4 punti, raggiungendo il 20% tondo in questa rilevazione.
Assoluta stabilità per la Lega (sebbene viene da pensare che ci sia stata una fase di notevole calo seguita da un parziale recupero del partito di Salvini) che conferma il 17,8% di due mesi fa. Continua invece il crollo verticale del Movimento guidato da Giuseppe Conte. In questa rilevazione si ferma al 12,2%, in ribasso di 0,9 punti rispetto a febbraio ed addirittura di 2 punti netti rispetto alla penultima rilevazione di gennaio.
Guardando agli altri partiti della maggioranza Draghi, Forza Italia continua la sua altalena attorno al 7%(6,8%, -0,3) mentre sia la Federazione di +Europa e Azione, sia Italia Viva perdono un decimo a testa (fermandosi rispettivamente al 4,8% e 2,1%). Stabile al 1,4% Articolo 1-MDP.
Sale in prima pagina Europa Verde che questo mese segna un piccolo +0,1% comunque utile per superare i diretti concorrenti, ed in particolar modo Sinistra Italina, in leggera difficoltà in questo sondaggio all’1,9%, in calo di due decimi
Il sondaggio BiDiMedia ha sondato come sempre anche un vasto numero di piccoli partiti, di cui vediamo ora i principali.
All’ala sinistra dell’emiciclo parlamentare, “sparisce” il Partito Comunista che scende sotto la soglia dello 0,5% (forse a causa di alcune posizioni rossobrune del suo leader Rizzo), rimane invariato Potere al Popolo! allo 0,6%, mentre cresce di “ben” due decimi PRC-PCI arrivando allo 0,7%, stessa percentuale di Possibile (+0,1 punti).
Andando verso il centro perde un decimo Volt (0,5 per cento), ne guadagna altrettanto Coraggio Italia (0,8%). Fa il suo esordio nei dati pubblicati Noi con L’Italia di Lupi con lo 0,5%. A destra, +0,1 per il Popolo della Famiglia (0,7%) mentre mostra una buona vitalità Italexit, la nuova formazione sovranista che sale all’1,7%. “Altri”, i partiti minori non rilevati singolarmente, al 1,8% complessivo.
Infine i dati sul numero di votanti: affluenza in calo (-1) al 59%; indecisi stabili ma sempre in numero elevato: il 29% dell’elettorato non ha deciso se o chi votare.
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