Sondaggio BiDiMedia – 14 Luglio: crollano Lega e M5S, boom di FdI. Cala la fiducia in Draghi
Luglio 15, 2022
Sondaggi d’Europa – Aggiornamenti al 16 Luglio
Luglio 16, 2022

Sondaggio BiDiMedia – 14/07: si allo Ius Scholae; cosa accadrebbe se domani Grillo ritirasse il simbolo del M5S?

BiDiMedia ha condotto, oltre alle classiche domande su intenzioni di voto e fiducia (che potete vedere qui), delle rilevazioni su alcuni temi caldi del dibattito pubblico e su alcuni scenari di voto alternativi.

Ius Scholae

BiDiMedia ha sondato uno dei temi di discussione maggiore delle ultime settimane, cioè la riforma della cittadinanza denominata “Ius Scholae”, che si propone di concedere la stessa dopo aver completato 5 anni di scuola in Italia.

Lo Ius Scholae appare un tema fortemente “di appartenenza” per i vari partiti, i cui elettorati, con poche eccezioni, si schierano con percentuali bulgare su una delle due posizioni.  Nello specifico gli elettori dei partiti di centro, di centro sinistra e di sinistra, compreso il Movimento 5 Stelle, hanno tutti percentuali di approvazione altissime.

Si passa dall’87% del M5S, al 91% di Italia viva, al 94% di Azione/+E, al 97% della lista rossoverde fino al record con il 98% dell’elettorato PD.

Al contrario i partiti di centrodestra e destra hanno un elettorato fortemente contrario, solo un 10% di favorevoli circa in Lega (9%), FDI (12%) e ItalExit (13%). Curiosamente gli elettori più sfavorevoli sono i leghisti e non Italexit come sarebbe più facile pensare (segno che, forse, Italexit pesca anche in una fascia di elettorato non esattamente di estrema destra).

Unica eccezione Forza Italia, con un elettorato diviso praticamente a metà tra favorevoli e contrari alla misura.

Per effetto di ciò il 54% degli Italia complessivamente risultano favorevoli alla misura, 40% i contrari, una maggioranza assoluta, sebbene non larghissima. 6% la percentuale di coloro che non si esprimono.

Guardando i dati scorporati per età sono molto favorevoli i giovani, gli under35, categoria della quale 2 su 3 sostengono lo ius scholae. Nei 35-55 negli over55 invece i Sì hanno meno vantaggio sui No, con valori di 50-43 e 51-42.

Data delle elezioni preferita

BiDiMedia ha sondato anche le preferenze degli italiani sulla data delle elezioni, con due proposto in particolare, marzo 2023, cioè esattamente 5 anni dopo le passate politiche, e maggio 2023.

La maggioranza assoluta degli Italiani, il 55%, preferisce votare a Marzo, con solo un 22% che predilige Maggio. Particolarmente a favore del voto a Marzo sono gli elettori del centrodestra, i cui leader, Giorgia Meloni in particolare, si sono spesi per questa ipotesi.

Il 90% degli elettori di FDI, il 76% di quelli della Lega e anche l’86% di quelli di ItalExit sono per questa ipotesi. Anche gli elettori del Movimento 5 Stelle propendono nettamente per marzo.

Abbiamo poi Forza Italia, SI-EV e Azione/+E con valori vicini alla media nazionale, quindi comunque preferenza netta, ma non su percentuali bulgare, di voto a Marzo.

Infine solo gli elettori del Partito Democratico e quelli di Italia Viva prediligono il voto a Maggio.

 

Intenzioni di voto: scenario senza Movimento 5 stelle

BiDiMedia ha testato infine uno scenario politico con le medesime liste attuali a eccezione del Movimento 5 Stelle, eliminato dalle opzioni.

In sostanza ci siamo chiesti come sarebbero oggi le intenzioni di voto se il partito di Conte non si presentasse alle elezioni, magari a seguito del ritiro del simbolo da parte di Grillo.

Sia FDI che il PD guadagnerebbero 2 punti rispetto allo scenario base, portandosi al 25% e 24% circa. Praticamente stabili Forza Italia, Lega e Azione/+E e Italia Viva, più molti dei partiti minori.

Le liste però che in proporzione guadagnerebbero di più dall’assenza del Movimento sono altre. I rossoverdi di Sinistra Italiana – Europa Verde si porterebbero quasi al 6%, con una volta e mezzo i loro consensi normali.

Stessa proporzione anche per Articolo 1 – MDP, che arriverebbe oltre il 2%. Un po’ meno l’incremento per Italexit, che comunque sfrutterebbe la cosa per superare la soglia del 3%. Incrementi rilevanti anche per l’Unione Popolare e Alternativa. Infine una quantità non trascurabile di voti si sposta su “altri partiti” o finisce nell’astensione che aumenta infatti di due punti.

L’assenza del Movimento 5 Stelle risulta tuttavia fatale alla coalizione del Centrosinistra, visto che non tutti i voti rimangono nella coalizione. Più di due punti infatti vanno verso il Centrodestra, qualcosa verso partiti fuori dalle coalizioni, il resto verso l’astensione o il Centrosinistra.

Per effetto di ciò il Centrosinistra riesce a mantenere al suo interno solo 5 dei 10 punti assegnati al Movimento 5 Stelle nel sondaggio principale, calando dal 38,6% al 33,1% e sprofondando a oltre 15 punti di distacco dalla coalizione del centrodestra, a fronte degli originari 7 e mezzo, raddoppiando quindi il distacco.

 

Sostieni Sondaggi Bidimedia!

Puoi farlo nei modi che ti descriviamo in seguito… E, se puoi, disattiva il tuo ad-blocker, grazie!

Modalità preferita: donazione tramite bonifico tramite al conto dell’Associazione Bidimedia
Conto di BIDIMEDIA
IBAN IT65F0623012782000036505055

Fai una donazione tramite PayPal

Sondaggi BiDiMedia è un sito nato nel 2010. Se vi piace e siete contenti del nostro servizio gratuito potete farci una piccola donazione. Anche di pochi euro. Grazie a chi ci permetterà di crescere sempre di più cliccando sul banner “Dona con PayPal”!

Offrici un caffé con
Ko-fi

Ci leggi da tanto tempo? Ci hai appena scoperti? In entrambi i casi, se ti piace il nostro lavoro, puoi contribuire alla nostra sopravvivenza donandoci anche solo un piccolo caffè. Grazie!

Tramite Ko-fi puoi fare una micro-donazione ed essere sicuro che essa finanzierà interamente Sondaggi Bidimedia, senza percentuali di intermediazione.

Fai i tuoi acquisti cliccando sui banner

In qualità di Affiliato Amazon, Sondaggi Bidimedia riceve un guadagno dagli acquisti idonei.

In qualità di Affiliato Amazon, Sondaggi Bidimedia riceve un guadagno dagli acquisti idonei.