Secondo la serie di sondaggi realizzata da Tecnè per l’agenzia Dire, in Toscana si va verso la riconferma del Csx, mentre le Marche potrebbero per la prima volta passare a destra.
Il candidato del PD Eugenio Giani è infatti avanti nella principale regione rossa di 5,5 punti e la forchetta massima della sfidante Susanna Ceccardi (Lega) non raggiunge quella minima del rivale. Un buon vantaggio in partenza per Giani dunque.
Situazione diversa nelle Marche, regione che fu rossa, ma ormai spostata destra da anni, come mostrano le ultime elezioni politiche ed europee. Il Cdx potrebbe infatti per la prima volta conquistare la regione: il vantaggio di Francesco Acquaroli (Cdx) su Maurizio Mangialardi (Csx) è addirittura di 7,5 punti; anche in questo caso le forchette non si toccano.
5 Stelle lontani dalla possibilità di giocarsi la vittoria. Galletti sfiora appena il 10% in Toscana, mentre nelle Marche Mercorelli ottiene il 14,5% come valore mediano. Da notare che nella regione adriatica M5S+Csx supererebbero ampiamente il Cdx in caso di alleanza, a lungo ventilata. Tuttavia è bene ricordare che spesso in politica 1+1 non fa 2; nulla garantisce che gli elettori delle due formazioni si sarebbero sommati docilmente anche con un candidato comune.
In conclusione, anche se le liste ancora da presentare e la campagna elettorale possono modificare non di poco i risultati, Toscane e Marche non appaiono come regioni particolarmente in bilico: è probabile che la prima resti al Csx e la seconda vada a destra.
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