Domenica 3 e lunedì 4 ottobre i cittadini di Napoli saranno chiamati ad eleggere il Sindaco e il Consiglio Comunale.
Il sindaco uscente Luigi de Magistris (DemA) ha completato due mandati e non può ricandidarsi (è candidato invece alla presidenza della regione Calabria). De Magistris ha governato la città per dieci anni sostenuto da una coalizione di sinistra, ma è indubbio che entrambe le vittorie elettorali siano state determinate dalla sua popolarità personale. Venendo meno questo elemento, sembra difficile che quest’area politica possa avere, da sola, la forza per confermarsi alla guida della città, ma Napoli ci ha abituato a grandi sorprese elettorali. Non è quindi da sottovalutare la candidatura di Alessandra Clemente (Ind), assessore uscente alle Politiche giovanili, che, con il supporto di tre liste, tenta di raccogliere l’eredità di de Magistris.
Gaetano Manfredi
Il Centrosinistra, schiacciato negli ultimi dieci anni dall’ingombrante presenza di de Magistris, punta a riconquistare una città che gli ha sempre sorriso. Per massimizzare le sue possibilità ha deciso fin da tempo di includere il MoVimento 5 Stelle nella coalizione e presentare un candidato molto unitario, Gaetano Manfredi (Ind), ex ministro dell’Università del secondo governo Conte. Manfredi si presenta con una coalizione-corazzata di tredici liste.
Antonio Bassolino
La scelta di PD e M5S di presentarsi alleati ha comunque provocato del malcontento in entrambi i fronti. Da una parte, un gruppo di dissidenti pentastellati ha deciso di presentarsi in autonoma sostenendo Matteo Brambilla (M5S), già candidato del movimento cinque anni fa. Dall’altra, Azione ha dirottato il suo sostegno sull’ex sindaco del Centrosinistra Antonio Bassolino (Ind), da tempo in rotta con il PD, suo vecchio partito. Bassolino, che gode ancora di molta stima a Napoli, è sostenuto da cinque liste.
Catello Maresca
Infine, il Centrodestra ha faticato a trovare il proprio candidato ma alla fine ha deciso di appoggiare il magistrato Catello Maresca (Ind). Una candidatura che, però, non sembra in grado di trascinare l’elettorato e deve fare i conti anche con l’esclusione di ben quattro delle liste a suo supporto, tra cui le sue due civiche e la lista della Lega. Maresca può quindi contare su otto liste.
Completano la scheda elettorale altri due candidati minori.
Nella prossima pagina approfondiremo la storia politica recente di Napoli e daremo uno sguardo ai sondaggi degli ultimi giorni cercando di fare un pronostico sull’esito del voto.
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