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IL GIRAMONDO – Elezioni legislative in Germania – la situazione a pochi giorni dal voto

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Domenica 23 febbraio 2025, la Germania terrà elezioni federali anticipate per eleggere i 630 membri del Bundestag, il parlamento tedesco. Queste elezioni sono state indette a seguito del collasso della coalizione di governo guidata dal cancelliere Olaf Scholz, del Partito Socialdemocratico di Germania (SPD), che ha perso un voto di fiducia in parlamento. La coalizione di governo uscita dalle scorse elezioni del 2021 era formata, oltre che dal partito socialdemocratico, anche dai Verdi (Die Grünen), del ministro dell’Economia Robert Habeck e della ministra degli esteri Annalena Baerbock,  e dal Partito Liberale Democratico (FDP), guidato dal ministro delle finanze uscente Christian Lindner. Il presidente Frank-Walter Steinmeier ha quindi sciolto il Bundestag, fissando la data delle elezioni  sette mesi prima rispetto alla scadenza originariamente prevista per settembre 2025.

Le elezioni del 23 febbraio rappresentano un momento cruciale per la politica tedesca, con potenziali ripercussioni significative sul futuro del paese e dell’Unione Europea. La campagna elettorale è caratterizzata da un clima di incertezza e polarizzazione, con temi chiave come l’immigrazione, l’economia e la politica estera al centro del dibattito.

L’Unione CDU/CSU (Unione Cristiano-Democratica/Unione Cristiano-Sociale), guidata da Friedrich Merz, è vista come nettamente favorita in queste elezioni, con Merz come probabile futuro cancelliere. Merz è noto per le sue posizioni più conservatrici rispetto a Scholz, specialmente su questioni come l’immigrazione e la politica estera, e ha espresso una linea più dura nei confronti della Russia. L’SPD, sotto la guida di Scholz ha subito un netto calo di popolarità rispetto alle scorse elezioni, principalmente a causa di quella che viene percepita come una gestione debole e incerta della crisi economica, dei problemi legati all’immigrazione e della politica estera.

Un altro fattore significativo nelle elezioni è l’ascesa dei partiti di estrema destra, in particolare l’AfD (Alternativa per la Germania),  guidata da Alice Weidel che potrebbe vedere un significativo aumento del sostegno elettorale. La combinazione dei voti per CDU/CSU e AfD potrebbe superare il 50%, segnando un cambiamento storico nel panorama politico tedesco. Questo spostamento verso destra riflette una crescente preoccupazione tra l’elettorato riguardo a questioni come l’immigrazione e la sicurezza, alimentata anche dall’influenza dei social media che hanno messo al centro dei dibattito politico recenti atti di violenza da parte di immigrati mussulmani.

Le elezioni sono viste come un punto di svolta decisivo per determinare la direzione futura della politica e dell’economia tedesca. Il nuovo governo dovrà affrontare sfide significative, tra cui la riforma del modello economico tedesco, la gestione della crisi climatica e la risposta alle terribili sfide geopolitiche seguite prima all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e poi all’elezione di Donald Trump alla presidenza degli USA.

Nonostante l’andamento dei sondaggi durante la campagna elettorale sia stato abbastanza omogeneo, nessuno al momento è in grado di prevedere con sicurezza come si orienteranno gli elettori nel voto di domenica prossima. La grossa incognita, oltre al risultato dell’AfD, sarà quello delle formazioni minori. La legge elettorale tedesca prevede una soglia di sbarramento nazionale al 5%. Ben tre partiti, cioè i liberali dell’FDP, la sinistra radicale della Die Linke e l’Alleanza Sarah Wagenknecht, nata da una scissione di Die Linke da parte dell’ala anti-immigrazione, sono dati intorno al 5% dei voti quindi non è chiaro se entreranno in parlamento. La loro presenza o assenza potrebbe essere determinante per permettere ai partiti maggiori di raggiungere una maggioranza parlamentare. In ogni caso la formazione di una coalizione di governo potrebbe richiedere tempi lunghi, con complessi negoziati necessaria per formare una maggioranza stabile e coesa.

IL SISTEMA POLITICO-ELETTORALE

Coat of arms of GermanyLa Germania è una repubblica parlamentare federale democratica , dove il potere legislativo federale è conferito al Bundestag (il parlamento della Germania) e al Bundesrat (l’organo rappresentativo dei Länder , gli stati regionali tedeschi).

Il capo di stato tedesco è il presidente federale. Mentre il cancelliere federale dirige il governo e la politica quotidiana, il ruolo del presidente federale è principalmente cerimoniale. Il presidente federale, con le sue azioni e le sue apparizioni pubbliche, rappresenta lo stato stesso, la sua esistenza, la sua legittimità e unità. Il loro ufficio comporta un ruolo integrativo. Quasi tutte le azioni del Presidente federale diventano valide solo dopo una controfirma di un membro del governo.

La magistratura della Germania è indipendente dall’esecutivo e dal legislatore , mentre è comune che anche i principali membri dell’esecutivo siano membri del legislatore. Il sistema politico è stabilito nella costituzione del 1949, la Grundgesetz (legge fondamentale), che è rimasta in vigore con lievi modifiche dopo la riunificazione tedesca nel 1990.

Il Bundestag  è eletto per un mandato di quattro anni ed è composto da 630  membri eletti con un sistema di rappresentanza proporzionale mista , che i tedeschi chiamano “rappresentanza proporzionale personalizzata”. Di questi 299 membri rappresentano circoscrizioni uninominali e sono eletti con metodo maggioritario ad un turno mentre i restanti 331 sono eletti con sistema proporzionale con lista di partito su bae regionale senza preferenze. Ai partiti che ottengono meno seggi elettorali rispetto alla loro quota nazionale di voti vengono assegnati seggi dalle liste di partito per compensare la differenza. Fino alla scorsa legislatura, i partiti che ottenevano più seggi elettorali rispetto alla loro quota nazionale di voti potevano mantenere questi cosiddetti “seggi in eccesso”.  L’attuale Bundestag è il più grande della storia tedesca con 736 membri. Con la riforma elettorale del 2023 vengono eliminati i seggi in eccesso e si limita il numero dei seggi al bundestag a 630.

Un partito deve ricevere il 5% del voto nazionale o arrivare in testa in almeno tre seggi uninominali per poter partecipare alla ripartizione dei seggi nella parte proporzionale. Questa regola è stata incorporata nella legge elettorale tedesca per prevenire la frammentazione politica e creare forti maggioranze di governo.

Il Bundesrat rappresenta i sedici Länder (stati federati) della Germania a livello federale. Esso partecipa alla legislazione, insieme al Bundestag, per le leggi che riguardano le competenze statali e tutte le modifiche costituzionali che ne richiedono il consenso.

I membri del Bundesrat non sono eletti, né dal voto popolare né dai parlamenti statali, ma sono delegati dal rispettivo governo statale. Essi rimangono in carica fino a quando il loro stato non vota per cambiare la propria rappresentanza.

Il Democracy Index dell’Economist Intelligence Unit classifica la Germania come una “Democrazia Completa”, al livello di paesi tipo Canada, Lussemburgo, Taiwan e Uruguay.

Nelle prossime pagine, i risultati delle ultime elezioni e i principali partiti politici tedeschi. 

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