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Sondaggi d’America – I democratici, avanti alla Camera e in miglioramento tra i Governatori, provano a riaprire la sfida per il Senato.

Ora una mappa e il riepilogo della situazione:

Rispetto alla scorsa settimana, registriamo pochi cambiamenti. In Indiana, il democratico Donnelly torna a distanziare il repubblicano Braun, mentre i democratici mettono al sicuro il Michigan, dopo alcuni sondaggi che avevano mostrato una sfida più competitiva. In Florida, il repubblicano Scott recupera margine e si porta a pochissimi decimali dal senatore Nelson. Infine, il margine si assottiglia in West Virginia, ma qui la vittoria del democratico Manchin sembra sempre scontata.

Senza contare i seggi TOSS-UP, i repubblicani si trovano a 50, mentre i democratici inseguono con 46 seggi. Aggiungendo i seggi TOSS-UP, abbiamo i repubblicani avanti 52-48: infatti, i democratici hanno un vantaggio in Arizona e Florida, mentre inseguono in Missouri e Nevada. Ma è da segnalare che in tutti e 4 questi stati, il margine a favore del candidato in testa è inferiore al punto percentuale, nettamente dentro al margine di errore.

Quindi, alla fine, i democratici potrebbero vincere tutti e 4 i seggi TOSS-UP (in Nevada ricordiamo che i sondaggi tendono quasi sempre a sovrastimare i repubblicani). Però ciò non potrebbe bastare. Pur strappando, in uno scenario ipotetico, Nevada e Arizona ai repubblicani, i democratici rimangono nettamente dietro in North Dakota (dove l’uscente è la democratica Heitkamp). Quindi, per vincere il Senato, i democratici devono confermarsi in tutte le sfide competitive, strappare Nevada e Arizona ai repubblicani e compensare la ormai probabilissima perdita del North Dakota con uno stato tra Texas e Tennessee, dove i democratici sono indietro, ma non del tutto spacciati.

Nella nostra rappresentazione grafica, la situazione rimane stabile rispetto alla scorsa settimana.

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