L’ultimo quesito del sondaggio BiDiMedia di ottobre sui diritti civili era inerente alla legalizzazione dell’Eutanasia, tema portato alla ribalta dalla raccolta firme, di straordinario successo, per indire un referendum sull’argomento.
Mentre gli organizzatori della consultazione referendaria – in particolare i Radicali – esultano per la raccolta di oltre un milone di firme, il quesito è in attesa di passare al vaglio della Consulta, che, come per il caso della Cannabis legale, potrebbe anche respingerlo per come è formulato, interpretandolo come di fatto propositivo e non abrogativo. Tuttavia, che si tenga o no il referendum, la discussione sulla legalizzazione della “dolce morte” è tornata nelle scorse settimane in primo piano. BiDiMedia ha quindi indagato sul consenso per una eventuale misura che renda l’Eutanasia legale. Qui trovate il nostro precedente sondaggio sul tema
I risultati generali e per schieramento politico: maggioranza favorevole, no da destra
I dati sull’intero elettorato sono netti: la maggioranza assoluta degli italiani è a favore dell’Eutanasia legale. Quasi 2/3 del campione infatti (64%) approverebbe la legalizzazione, mentre solo il 16% sarebbe contrario. Alto (20%) il tasso di indecisi, segno che su un tema etico così delicato molti italiani non hanno le idee chiare o sono sinceramente incerti.
Guardando il voto per schieramento politico, i risultati sono piuttosto prevedibili. L’eutanasia legale trova pieno sostegno presso tutto lo schieramento del Csx e del M5S; anche tra i partiti centristi (IV/AZ) si arriva al massimo al 10% di contrari.
La situazione cambia nel Centrodestra, ma con una notevole differenza rispetto al Csx e una spaccatura interna: anche nello schieramento conservatore, i contrari all’eutanasia legale non stravincono e anzi i favorevoli sono una percentuale elevata degli elettori; i contrari addirittura sono maggioranza per pochi punti (e solo relativa) soltanto tra i simpatizzanti di Lega e FdI, i partiti propriamente di Destra. Tra le formazioni di Cdx moderato (FI e Coraggio italia) i favorevoli superano coloro che si oppongono alla “dolce morte”.
Sembrerebbe quindi che sul tema, riguardante in sostanza l’etica personale, anche nel Cdx sia forte l’idea che debba prevalere la libertà dell’individuo di decidere della propria vita (e della sua fine); tutto sommato un concetto che ben si sposa con le idee libertarie di parte della Destra, anche se in contrasto con i precetti Cattolici.
Il voto per età, scolarizzazione e sesso
Guardando al consenso per l’eutanasia legale a seconda delle varie categorie sociali, emergono alcuni dati interessanti.
Il primo riguarda l’esito del sondaggio BiDiMedia tra uomini e donne. Notevole la differenza di 6 punti, con le donne più propense alla legalizzazione dell’eutanasia. Un risultato che ben si sposa con la tendenza, che emerge da diverse rilevazioni recenti, di un voto femminile più “progressista” rispetto agli uomini.
Differenze anche nel voto per età e tasso di istruzione. Tra i giovani plebiscito a favore dell’eutanasia, così come tra i laureati. Da notare che comunque, per quanto tra anziani e persone con basso livello di istruzione i pro-eutanasia calino, rimane in tutte le categoria un’ampia maggioranza di favorevoli, mai sotto al 60% ottenuto tra i meno giovani (over 55).
In conclusione, possiamo affermare, esattamente come nel caso della Cannabis legale, che anche per un tema etico delicato quale la legalizzazione dell’Eutanasia, l’elettorato appare molto più progressista e “moderno” rispetto alla politica; in parlamento infatti le resistenze verso questi temi sono ancora fortissime, sia a Destra sia in alcune frange dei partiti Liberali o Progressisti.
Servirà un referendum per allineare la legislazione al paese reale?
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