Nelle elezioni presidenziali straordinare del 2023 Luisa González, la candida vicina all’ex presidente Rafael Correa è arrivata in testa al ballottaggio con il 33,6% dei voti. Al secono posto a sorpresa con il 23,5% dei voti è arrivato l’imprenditore Daniel Noboa, figlio di Álvaro Noboa, l’uomo più ricco del paese, che in passato si era candidato cinque volte senza successo alle presidenziali. Nonostante ad inizio campagna elettorale fosse dato sotto il 3% delle intenzioni di voto, la sua prestazione nel dibattito nei giorni precedenti le elezioni è stato un fattore chiave per arrivare al ballottaggio. Al secondo turno Noboa ha vinto di misura con il 51,8% dei voti, diventando a 35 anni il presidente piu’ giovane nella storia dell’Ecuador. La violenza, la stabilità politica e l’assassinio del giornalista Fernando Villavicencio, uno dei candidati alle presidenziali sono stati i fattori chiave che condizionarono le scelte degli elettori. Poiché Noboa è stato eletto in elezioni straordinarie, il suo mandato è durato solo 18 mesi fino alla scadenza naturale della legislatura.
Nell’Assemblea nazionale , il Movimento della Rivoluzione Cittadina ha ottenuto il maggior numero di voti, arrivando al primo posto con quasi il 40% dei voti. Al secondo posto il Movimiento Construye di Villavicencio ha ottenuto circa il 20% dei voti. Lo stesso giorno si sono tenuti anche due referendum in cui gli elettori hanno votato per vietare sia lo sfruttamento petrolifero nel Parco Nazionale Yasuní, sia l’estrazione di metalli nel Chocó Andino.
Una volta al governo, Noboa ha promesso riforme per ridurre la violenza, creare opportunità di lavoro nel paese, creare programma per ridurre il consume di stupefacenti e fornire cure ai tossicodipendenti. Ha anche cercato di ridurre il sovrappopolamento delle carceri, costruendo due nuovi carceri di massima sicurezza. E’ entrato in contrasto con la sua vicepresidente, Veronica Abad, cercando di ridurne i poteri e non confermandola come vicepresidente per le elezioni del 2025. In politica estera Noboa ha appoggiato il presidente ucraino Zelensky nella sua battaglia contro l’invasione russa.
Nel gennaio 2024, il paese ha affrontato una grave crisi di pubblica sicurezza quando il leader dell’associazione criminale Los Choneros, José Adolfo Macías Villamar è evaso dalla prigione nella città di Guayaquil , il giorno stesso del suo trasferimento in una prigione di massima sicurezza, con l’aiuto di due guardie carcerarie. Dopo la fuga, Noboa ha dichiarato lo stato di emergenza per 60 giorni. A seguito del decreto si sono verificare rivolte in varie prigioni in tutto l’Ecuador e gruppi armati hanno assaltato negozi e uffici pubblici in tutto il paese, tra cui una stazione televisiva durante la trasmissione del telegiornale.
In aprile 2024, l’ambasciata messicana a Quito è stata perquisita dalla polizia e dalle forze militari ecuadoriane per arrestare l’ex vicepresidente dell’Ecuador, Jorge Glas, condannato per corruzione, che viveva nell’ambasciata dal 17 dicembre 2023, a cui il Messico aveva concesso asilo politico. L’assalto all’ambasciata ha portato il Messico a interrompere le sue relazioni con l’Ecuador.
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