Durante la presidenza di Giammattei, nel novembre 2020, è stata approvata una controversa legge di bilancio, che ha ridotti i finanziamenti all’istruzione e alla sanità e che, secondo l’opposizione, sarebbe stata approvata per favorire le aziende con legami col governo, cui sono stati appaltati grandi progetti di costruzione. La legge ha scatenato grandi proteste nel Paese per chiederne le dimissioni, che hanno portato anche all’incendio del palazzo che ospita il Congresso. Anche il vicepresidente Guillermo Castillo ne ha chiesto le dimissioni, sostenendo che dovrebbero dimettersi assieme. Questa crisi è arrivata in un momento in cui anche il governo stava affrontando critiche per la sua gestione della pandemia di COVID-19, poiché il Ministero della Salute era stato accusato di aver nascosto informazioni sulla gravità della pandemia. Alla fine del Luglio 2022, la polizia ha arrestato il giornalista José Rubén Zamora, fondatore del quotidiano El Periódico, e perquisito la sede del giornale, che aveva accusato di corruzione il presidente Alejandro Giammattei e il procuratore generale Consuelo Porras. Nelle campagne gli omicidi di leader sociali (contadini, ambientalisti, sindacalisti) delle comunità indigene continuano anno dopo anno, senza alcuna reazione da parte del sistema giudiziario. Una nuova legge sulle ONG ha consentito al presidente di vietare qualsiasi associazione che sospetti di “turbare l’ordine pubblico” e fornisce meccanismi per soffocarle finanziariamente. Nel 2022, il congresso guatemalteco ha approvato un disegno di legge che aumenterebbe le pene detentive per aborto, e l’educazione sessuale nelle scuole e dichiarerebbe gli omosessuali “gruppi di minoranza incompatibili con la morale cristiana”. Nel luglio 2021, il procuratore generale di Alejandro Giammattei, María Consuelo Porras, ha licenziato il capo dell’Ufficio del procuratore speciale contro l’impunità, Juan Francisco Sandoval, poiché intendeva indagare su casi di corruzione legati al presidente. Il procuratore generale ha successivamente intensificato la sua repressione nei confronti di giudici, avvocati e pubblici ministeri legati alla lotta alla corruzione; diversi ex investigatori della Procura speciale contro l’impunità (FECI) e della Commissione internazionale contro l’impunità in Guatemala (CICIG) sono stati arrestati nel 2022 e altri sono stati costretti all’esilio. Varie associazioni per i diritti umani, hanno denunciato il “rafforzamento del regime autoritario” in Guatemala e il controllo delle istituzioni pubbliche da parte delle élite economiche e politiche”.
Nelle prossime pagine, i principali partiti politici paraguayani ed i candidati alla presidenza!
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