Narendra Modi è al potere dal 26 maggio 2014 ed è il primo capo del governo indiano nato dopo l’ indipendenza del Paese nel 1947. Sotto il governo Modi, il PIL è inizialmente cresciuto del 7% annuo, una media più elevata rispetto ai governi precedenti, ma la disuguaglianza sociale e di reddito è aumentata in modo significativo. Il tasso di disoccupazione è aumentato, al punto che il Ministero del Lavoro non fornisce più statistiche. Nel 2018 la compagnia ferroviaria ha ricevuto 19 milioni di domande per 63.000 posti. I settori bancario e ferroviario sono stati in gran parte privatizzati. Sono stati ridotti i budget già molto bassi per sanità e istruzione (rispettivamente 1,2% e 0,6% del Pil), così come le altre spese sociali: sussidi all’occupazione, stanziamenti per le mense scolastiche, piani per l’accesso all’acqua potabile. Per quanto riguarda il diritto del lavoro, le modifiche approvate nel 2018 limitano le attività sindacali e tendono a facilitare i licenziamenti e ad allungare l’orario di lavoro settimanale dei lavoratori.
Dopo le elezioni del 2019 , Modi ha adottato una posizione più conservatrice dal punto di vista sociale e ha iniziato a difendere gli ideali del nazionalismo indù. Ha sostenuto l’approvazione di una nuova legge sulla cittadinanza, che secondo diverse associazioni per i diritti umani discrimina in particolare la minoranza musulmana indiana. Queste misure, che molti vedono come parte di una politica di esclusione , hanno scatenato numerose proteste in tutto il Paese. Modi ha revocato lo status speciali delle regione di Jammu e Kashmir, abolendo il governo regionale, provocando una nuova crisi con il Pakistan e generando disagio nella comunità internazionale.
Nel 2021, la pandemia di COVID-19 ha devastato l’India, con uno dei tassi di infezione, trasmissione e decessi più alti al mondo. Il governo Modi è stato accusato di incompetenza e di non aver fatto molto per alleviare le sofferenze della nazione, che non aveva i mezzi per affrontare la crisi. Negli ultimi anni le istituzioni democratiche indiane si sono deteriorate, mentre Modi ha intensificato la retorica nazionalista indù e ha concentrato maggiore autorità nelle sue mani, creando un vero e proprio culto della personalità.
Nelle prossime pagine, i principali partiti politici indiani, infine gli ultimi sondaggi.
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