I sondaggi in India non sono particolarmente affidabili, tuttavia quelli degli ultimi mesi hanno mostrato tutti una costante prevalenza della coalizione di governo, l’Alleanza Democratica Nazionale (NDA), guidata dal BJP del primo ministro Narendra Modi, che dovrebbe mantenere se non superare il 45,3% ottenuto nelle elezioni del 2019. La nuova coalizione di opposizione, l’Alleanza inclusiva nazionale per lo sviluppo indiano (INDIA), sarebbe su valori compresi tra il 35% e il 40% dei voti, mentre gli altri partiti sarebbero complessivamente sotto il 20%. A livello di numero di deputati alla Lok Sabha, si prevede che la NDA ottenga una ventina di seggi in più rispetto al 353 ottenuti nel 2019. La coalizione di opposizione INDIA si fermerebbe a meno di 150, mentre agli altri partiti ne andrebbero una ventina.
L’esito delle elezioni sembra quindi non essere in dubbio: il BJP di Modi è fortemente favorito per governare altri 5 anni. Il principale partito di opposizione, il Partito del Congresso, sembra incapace di arrestare il proprio declino elettorale ma all’orizzonte non esiste nessun altro partito a livello nazionale capace di prendere le redini dell’opposizione. La debolezza dell’opposizione, associata al carattere sempre più autoritario del regime di Modi, sembra allontanare in maniera indefinita la prospettiva di una futura alternanza di governo. Le roccaforti del BPJ sono il nord e l’ovest, le zone centrali dell’India dove si parla hindi, dove il suo populismo nazionalista indù si è dimostrato popolare. L’approccio nazionalista del BPJ ha avuto però molta meno risonanza nel sud, più ricco. laico ed economicamente sviluppato, dove il BJP deve lottare contro partiti regionali con un forte radicamento territoriale. La prospettiva per l’opposizione dopo queste elezioni sarà quindi quella da riparte dalle aree del paese dove il nazionalismo hindu fa meno presa e ricostruire da qui una coalizione politica e sociale che nel tempo possa diventare maggioranza nel paese.
Questo è tutto anche per oggi. I risultati saranno commentati come sempre dai nostri egregi collaboratori della redazione Bidimedia.
Vi ricordo le prossime importanti scadenze elettorali: le elezioni europee del 6-9 giugno e le elezioni parlamentari britanniche del 4 luglio.
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