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IL GIRAMONDO – Elezioni in Nigeria

I PRINCIPALI CANDIDATI ALLA PRESIDENZA

Sono 36  i candidati alla presidenza in queste elezioni, un numero decisamente più basso rispetto al record delle scorse elezioni quando si  erano presentati ben 73 candidati.  Come nelle passate elezioni presidenziali, si prevede una forte polarizzazione intorno ai due o tre candidati principali.

 

 

Peter Obi - Wikipedia, ìwé-ìmọ̀ ọ̀fẹ́Peter Obi  (Partito Laburista) 

Peter Gregory Obi (62 anni) è un uomo d’affari e politico nigeriano, ex  governatore delle stato di  Anambra, candidato a queste elezioni presidenziali per il Partito Laburista.

Laureato in filososia,  si è poi trasferito in Gran Bretagna dove ha completato alcuni master in Economia e Business.  Successivamente ha ricoperto diversi incarichi dirigenziali presso varie banche nigeriane. Obi si è candidato alla carica di governatore di Anambra nel 2003 come membro della Grande Alleanza di Tutti i Progressisti (APGA) venendo sconfitto in elezioni segnate da gravi brogli elettorali. Dopo aver fatto ricorso, è stato riconosciuto vincitore tre anni dopo, ed è entrato in carica come governatore nel 2006.  Pochi mesi dopo è stato messo sotto impeachment dall’Assemblea Statale ed è stato fatto dimettere. Dopo un nuovo ricorso è stato reinsediato come governatore pochi mesi dopo.  Nelle elezioni del 2007 è stato nuovamente sconfitto ma ancora una volta è tornato in carica grazie all”intervento della magistratura che ha stabilito che avrebbe dovuto completare 4 anni completi del suo mandato. Nel 2010 ha vinto la rielezione per un secondo mandato.  Durante gli anni in cui è stato governatore, le finanze dello stato di Anambra sono nettamente migliorate così come l’istruzione e la sanità locale.

Dopo aver lasciato l’incarico nel 2014, Obi è passato  al Partito Democratico Popolare, lavorando per l’allora presidente Goodluck Jonathan.  Nelle elezioni presidenziali del 2019, è stato selezionato come candidato dal PDP alla carica di vicepresidente in appoggia ad Atiku Abubakar, il quale tuttavia è stato sconfitto da Muhammadu Buhari. Nel 2022  Obi ha cercato di farsi candidare alla presidenza da parte del PDP,  ma dopo aver capito che il partito avrebbe ricandidato Abubakar, ha abbandonato il PDP ed è passato al Partito Laburista. che lo ha scelto come candidato alla presidenza per queste elezioni. Obi ha poi scelto l’economista ed ex senatore Yusuf Datti Baba-Ahmed come candidato alla vicepresidenza.

Obi ha portato avanti una campagna elettorale populista, puntando soprattutto sul sostegno dei giovani nigeriani, grazie ad una incisiva campagna sui social media e alla mobilitazione popolare nelle grandi città. I giovani sostenitori della campagna di Obi sono stati soprannominati “Obi-Dients” (obbedienti).  Obi non ha un’ideologia specifica, ma i media locale paragonano il suo messaggio politico a quello del presidente francese Emmanuel Macron.

I punti principali del programma di Obi sono la lotta alla corruzione, l’aumento della presenza femminile ai vertici delle istituzioni statali e la  “rottamazione” della vecchia classe politica attualmente al potere.

Obi è stato coinvolto nello scandalo del “Pandora Papers”, venendo accusato di aver accumulato ricchezze in paradisi fiscali all’estero, tuttavia nessun procedimento penale è mai stato intentato contro di lui.

 

 

Asiwaju Bola Ahmed Tinubu (5980497975) (Cropped).pngBola Tinubu (APC) 

Bola Ahmed Adekunle Tinubu (71 anni) è un ex senatore ed ex governatore dello stato di Lagos, candidato a queste elezioni presidenziali dal Congresso di Tutti i Progressisti (APC). Il candidato alla vicepresidenza è il senatore ed ex governatore dello stato di Borno  Kashim Shettima.

Tinubu ha trascorso i suoi primi anni di vita nel sud-ovest della Nigeria e successivamente si è trasferito negli Stati Uniti dove ha studiato contabilità alla Chicago State University . Controversie sulla sua età, titoli di studio e nome sono emerse durante la sua carriera politica a causa di documenti e dichiarazioni contrastanti forniti dello stesso Tinubu. Si sa che è tornato in Nigeria all’inizio degli anni ’80 ed è stato assunto dalla Mobil Nigeria come contabile, prima di entrare in politica come candidato senatoriale di Lagos West nel 1992 sotto la bandiera del Partito socialdemocratico . Dopo che il dittatore Sani Abacha ha sciolto il Senato nel 1993, Tinubu è diventato un attivista,  battendosi per il ritorno della democrazia come parte del movimento della National Democratic Coalition . Sebbene fosse stato costretto all’esilio nel 1994, Tinubu è tornato dopo che la morte di Abacha nel 1998 ha innescato l’inizio della transizione alla Quarta Repubblica.

Nelle prime elezioni governative post-transizione dello Stato di Lagos nel1999 , Tinubu ha vinto con un ampio margine come membro dell’Alleanza per la Democrazia, un partito di centrosinistra votato in gran parte dalla popolazione di etnia Yoruba, venendo poi confermato nelle elezioni del 2003.  I due mandati di Tinubu furono contrassegnati dai tentativi di modernizzazione della città di Lagos e dalle sue faide con il governo federale controllato dal PDP.  Dopo aver lasciato l’incarico nel 2007, ha svolto un ruolo chiave nella formazione dell’All Progressives Congress nel 2013.  Alle elezioni presidenziali del 2015 e in quello el 2019 Tinubu ha sostenuto la candidatura dell’ex generale Muhammadu Buhari, diventandone uno stretto collaboratore dopo che questi è stato eletto presidente.

Lunga e controversa, la carriera di Tinubu è stata tormentata da accuse di corruzione e domande sulla veridicità del suo storia.  Si ritiene che Tinubu, 70 anni, sia uno dei politici più ricchi della Nigeria, anche se non ci sono documenti ufficiali che lo dimostrino.  Negli anni ’90 fu indagato dalla polizia federale USA per un presunto coinvolgimento in un traffico di droga tra USA e Nigeria.  E’ stato anche indagato dalla magistratura nigeriana per presunte operazioni finanziarie illegali legate a 16 dei suoi conti correnti esteri.

Tinubu è stato chiamato  il ” Padrino di Lagos” per i suoi presunti legami politici e finanziari con la malavita locale, tuttavia non è mai stato condannato per nessun reato dalla magistratura nigeriana

 

 

Deputy Secretary Alphonso Jackson with Nigeria's Vice President Atiku Abubakar (cropped).jpg

Atiku Abubakar  (PDP)

Atiku Abubakar (73 anni) è un uomo d’affari ex vicepresidente della Nigeria dal 1999 al 2007,  che si candida per la sesta volta alle elezioni presidenziali.

Di famiglia mussulmana, Abubakar, è originario dello stato di Adamawa, nella Nigeria nord-orientale. Laureato in giurisprudenza, dal 1969 al 1989 lavorò presso l’ufficio doganale, dove diventò vicedirettore nazionale. Nel 1989 iniziò a lavorare come imprenditore privato nei settori dell’energia e dei media, il che gli permise di accumulare una notevole ricchezza personale.

Nel 1989 fu eletto deputato dell’Assemblea Costituente.  Nel 1993 cercò  senza successo di essere nominato candidato presidente da parte del Partito Socialdemocratico venendo sconfitto nelle elezioni primarie.

Nel 1998 partecipò alla fondazione del Partito democratico popolare (PDP). Lo stesso anno venne eletto governatore dello stato di Adamawa. Nel 1999 venne scelto da Olusegun Obasanjo come suo vice per le elezioni presidenziali e venne quindi eletto come vicepresidente della Nigeria, venendo poi confermato nelle elezioni del 2003.

Il secondo mandato di Abubakar come vicepresidente venne però contrassegnato da una relazione conflittuale con il presidente Obasanjo, in particolare a causa dei tentativi di quest’ultimo di modificare la costituzione per ottenere un terzo mandato. Abubakar decise quindi di candidarsi lui stesso come presidente per le elezioni del 2007.  Obasanjo, tuttavia, volendo ostacolare la candidatura di Abubakar iniziò a sollevare accuse di corruzione contro di lui. Dopo che la Commissione per la criminalità economica e finanziaria lo aveva accusato di appropriazione indebita di oltre 500 milioni di dollari, Abubakar viene sospeso dalla vicepresidenza ed espulso dal PDP. Abubakar si candidò allora alle elezioni presidenziali del 2007 con il partito d’opposizione Congresso d’Azione (AC, liberalconservatori), ricevendo il 7,5% dei voti.

Nel 2011 Abubakar ritorno’ nel PDP,  candidandosi nuovamente alla presidenza, ma fu sconfitto nelle primarie del partito dal presidente uscente Goodluck Jonathan.  Nel 2014 Abubakar lasciò  di nuovo il PDP, diventando un membro fondatore del Congresso di Tutti i Progressisti (APC). Con questo partito Abubakar cerco’  di essere candidato alle elezioni presidenziali del 2015, ma fu ancora una volta sconfitto alle primarie,  stavolta dall’ex generale Buhari, che sarebbe poi stato eletto presidente.

Nel 2017 Abubakar è tornato di nuovo nel PDP, che lo ha candida alle elezioni presidenziali del 2019, dove è arrivato in seconda posizione dietro a Buhari, ottenendo il 41,2% dei voti.  Per queste elezioni presidenziali Abubakar è di nuovo il candidato dal PDP che propone per la vicepresidenza  il senatore ed ex governatore dello stato del Delta  Ifeanyi Okowa.

Abubakar è stato implicato in uno scandalo di corruzione dopo che nel 2010 la magistratura USA ha affermato che una delle sue mogli (ne ha quattro) aveva trasferito 40 milioni di dollari in “fondi sospetti” negli USA, una parte dei quali provenienti da tangenti pagate ad Abubakar dalla società tedesca Siemens.  Tuttavia nessun provvedimento giudiziario è stato preso nei suoi confronti né da parte della magistratura USA né da parte di quella nigeriana.

 

 

 

Rabiu Musa Kwankwaso (@KwankwasoRM) / Twitter

Rabiu Kwankwaso (NNPP)  

Rabi’u Musa Kwankwaso (67 anni) è un ex senatore, ex ministro della difesa ed ex governatore dello stato di Kano, attuale leader del New Nigeria Peoples Party (NNPP), che lo candida in queste elezioni presidenziali. Il suo candidato alla vicepresidenza è Isaac Idahosa.

Nato da una famiglia mussulmana sunnita nello stato di Kano, si è laureato in ingegneria, proseguendo poi gli studi post-universitari in Gran Bretagna e poi in India. Nel 1975 a iniziato a lavorare come ingegnere civile per l’amministrazione dello stato di Kano, diventando  poi un dirigente regionale. Nel 1992 è entraro a far parte del Partito Socialdemocratico (SDP) ed è stato eletto alla Camera, diventandone vicepresidente. Successivamente è entrato a far parte del Partito Democratico della Nigeria (DPN) e poi nel 1998  ha aderito al Partito Democratico Popolare (PDP), con l’appoggio del quale nel 1999 è stato eletto governatore dello stato di Kano, rimanendo in carica fino al 2003.   Dal 2003 al 2007  è stato ministro della difesa  nel governo dell’allora presidente  Olusegun Obasanjo.  Nel 2011 è stato rieletto per un secondo mandato come governatore, sempre per il PDP, rimanendo in carica fino al 2015.   Nel 2014 ha lasciato il PDP per entrare nel Partito di Tutti i Progressisti (APC) con il quale l’anno successivo è stato eletto al senato.  Nel 2018 è tornato nel Partito democratico popolare (PDP), cercando senza successo di candidarsi per le elezioni presidenziali del 2019 .  Nel 2022 è entrato a far parte del New Nigeria Peoples Party (NNPP), un piccolo partito politico che ha usato come veicolo per candidarsi in queste elezioni presidenziali.

Durante il suo mandato come governatore, Rabiu Kwankwaso si è occupato soprattutto di migliorare il sistema scolastico dello stato di Kano, investendo allo stesso modo in vari grandi progetti infrastutturali.   E’ stato accusato di appropriazione indebita di fondi pensionistici, ma la magistratura lo ha successivamente dichiarato innocente.

 

 

 

 

Altri Candidati

Oltre ai 4 candidati principali ci sono altri 32  candidati alla presidenza, tra i quali segnaliamo Christopher Imumolen, imprenditore del settore petroliferoHamza al-Mustapha, capo dei servizi di sicurezza durante la dittatura del generale Abacha, Yabagi Sani, leader del Partito di Azione Democratica (populisti), Omoyele Sowore, progressista di sinistra e attivista per i diritti umani, Adewole Adebayo, imprenditore televisivo e leader del Partito Socialdemocratico e Dan Nwanyanwu, ex leadear del Partito Laburista.

 

Concludiamo nella prossima ed ultima pagina con i sondaggi elettorali.

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