Unione Nazionale Africana dello Zimbabwe (ZANU-PF)
L’Unione Nazionale Africana dello Zimbabwe (Zimbabwe African National Union – ZANU) nasce nel 1963 da una scissione dell’Unione Popolare Africana di Zimbabwe (ZAPU) di Joshua Nkomo, ad opera del pastore metodista Ndabaningi Sithole e di Robert Mugabe. Sithole, infatti, si era opposto alla decisioni di Joshua Nkomo, leader della ZAPU, di costituire un governo in esilio per opporsi al governo della Rhodesia. Sithole, invece, riteneva necessario che si continuasse l’opposizione dall’interno del paese.
La ZANU era, del resto, espressione delle etnie rurali della Rhodesia, mentre la ZAPU vedeva il prevalere delle componenti urbane. Mentre la ZAPU, di ispirazione Marxista -Leninista era sostenuta direttamente dall’Unione Sovietica, la ZANU, di ispirazione maoista, trovò sostegno nella Repubblica Popolare Cinese.
Nel 1976 la ZANU, guidata da Mugabe, decise di dar vita ad al Fronte Patriottico, un accordo politico militare con la ZAPU di Nkomo. Ciò determinò la frattura fra Mugabe e Sithole, che si opponeva all’uso della lotta armata, il quale abbandonò il partito. Sithole partecipò comunque alle trattative tra il FP e il governo di Ian Smith durante il passaggio di potere dalla minoranza bianca alla maggioranza nera.
Alle elezioni del 1980 la ZANU-PF ottenne il 63% dei consensi e 57 seggi su 100 contro il 24% per il FP-ZAPU. Lo scontro tra Nkomo e Mugabe si inasprì negli anni successivi. Nel 1983 la Quinta brigata dell’esercito, addestrata da consulenti nord-coreani, entrò nell’area a maggiore concentrazione di sostenitori dello ZAPU, il Matabeleland, dando luogo alla repressione detta massacro del Gukurahundi che provocò migliaia di morti.
Alle politiche del 1985 lo ZANU incrementò i propri voti al 77%, mentre lo ZAPU scese al 19%.
Nel 1987 ormai fortemente indebolito, lo ZAPU accettò di entrare nell’Unione Nazionale Africana dello Zimbabwe – Fronte Patriottico (ZANU-FP), con Mugabe come presidente e Joshua Nkomo come vicepresidente.
All’inizio degli anni’80, lo ZANU-PF si caratterizzò come quella di partito comunista in un sistema multi-partitico. Con il passar del tempo, Mugabe diede al partito connotati sempre più populisti e leaderistici, gestendo il potere in modo dispotico ed autoritario. Alle presidenziali del 1990, Mugabe ottenne l’83% dei voti. Alle legislative dello stesso anno, lo ZANU-PF ottenne l’80% dei voti ottenendo 117 seggi su 120. Le elezioni parlamentari del 1995 confermarono sostanzialmente quelle precedenti con lo ZANU-PF all’ 81,3%. Le presidenziali del 1996 videro la vittoria di Mugabe con il 92% dei voti. Si era ormai chiaramente in un sistema mono-partitico.
Nel 2000 Mugabe cercò di modificare la Costituzione. Ma al Referendum confermativo prevalsero i NO, con il 54,6%. Ciò incrinò il rapporto tra Mugabe e parte degli esponenti del proprio partito, oltre che rafforzare l’opposizione. Alle legislative dello stesso anno lo ZANU-PF scese al 48,6% dei voti. Ciononostante riuscì a mantenere la maggioranza parlamentare, 62 seggi su 120. La nuova forza di opposizione il Movimento per il Cambiamento Democratico (MDC) ottenne il 47% e 57 seggi.
Nel 2002 Mugabe vinse le elezioni presidenziali con il 56% dei consensi, contro il 42% di Morgan Tsvangirai, candidato dell’MDC.
Alle elezioni parlamentari del 2005 lo ZANU-PF ottenne il 59,6% dei suffragi e 78 seggi su 150, consolidando così il proprio potere. A partire dal 2005, il partito ha gradualmente messo da parte la sua tradizionale retorica marxista, diventando sempre più nazionalista.
Le elezioni del 2008 videro un vero e proprio terremoto politico. Il Movimento per il Cambiamento Democratico, presentatosi con due liste una guidata da Morgan Tsvangirai e l’altra da Arthur Mutambara, ottenne complessivamente il 51,6% dei voti ed elesse 110 deputati su 210. Nel Senato, invece, MDC e ZANU-PF ottennero 30 seggi ciascuno. Alle presidenziali Tsvangirai ottenne il 47,9%, contro il 43,2% di Mugabe. Terzo incomodo l’ex ministro Simba Makoni, indipendente già esponente del ZANU-PF, con l’8,3%.
I sostenitori di Tsvangirai accusarono apertamente la Commissione elettorale di brogli, in quanto il candidato di MDC avrebbe ottenuto la maggioranza assoluta dei seggi. Il ballottaggio si svolse in un clima infuocato, con numerose violenze ai danni dei militanti di MDC. Tsvangirai, per evitare ulteriori violenze, preferì inviate i propri sostenitori a non partecipare al ballottaggio. Al ballottaggio Mugabe, privato di concorrenti effettivi, ottenne l’85% dei consensi. Alle successive elezioni del 2013, Mugabe ottenne il 61,9% dei voti contro il 34,4% di Tsvangirai.
Nel 2014 iniziò’ una battaglia tra il vicepresidente Joice Mujuru e il ministro della Giustizia Emmerson Mnangagwa , e forse la First Lady Grace Mugabe , per la successione al presidente Robert Mugabe. Sebbene il presidente Mugabe non avesse nominato un successore, Joice Mujuru era inzialmente vista da molti come il candidato più probabile, tuttavia fu espulsa dal partito nel 2015 su pressione di Mnangagwa.
Dopo il colpo di stato del 2017 che ha deposto Mugabe, quest’ultimo è stato espulso dal partito e sostituito da Emmerson Mnangagwa sia alla teste del partito che alla presidenza della Repubblica.
Coalizione dei Cittadini per il Cambiamento (CCC)
La Coalizione dei Cittadini per il Cambiamento (Citizen Coalition for Change, CCC) è un partito socialdemocratico guidato dal politico e avvocato Nelson Chamisa, attualmente presente nell’Assemblea Nazionale dello Zimbabwe con 19 seggi. Nelson Chamisa, che nel 2018 si era presentato alle elezioni presidenziali come candidato del Movimento per l’Alleanza per il Cambiamento Democratico (MDC) ha creato la CCC nel 2022 dopo avere lasciato l’MDC a causa di divergenze con la dirigenza del partito.
Dopo aver formato il partito, i parlamentari dell’Alleanza MDC che avevano appoggiato Chamisa sono stati fatti dimettere dal loro seggio di deputato. Questo, insieme al decesso di alcuni parlamentari, ha portato ad elezioni suppletive in 28 seggi che si sono svolte il 26 marzo 2022 in cui il neonato CCC ha vinto 19 seggi e lo ZANU-PF 9, mentre l’MDC non ha ottenuto nessun seggio. La Coalizione dei Cittadini per il Cambiamento candidata Nelson Chamisa anche per queste elezioni presidenziali.
United Zimbabwe Alliance (UZA)
L’Alleanza Unita dello Zimbabwe (United Zimbabwe Alliance, UZA) è un piccolo partito progressista extraparlamentare fondato nel 2021. Il candidato alla presidenza in queste elezioni è la leader del partito Elizabeth Valerio.
Punti principali del programma del partito sono la difesa dello stato di diritto, la lotta alla corruzione, l’istituzione di una Commissione nazionale per la pace e la riconciliazione per risarcire le vittime delle violenze degli anni del regime di Mugabe, una riforma elettorale che elimini le distorsioni del sistema attuale e la difesa dei diritti dei cittadini.
Il partito intende migliorare l’istruzione e la sanità pubblica, le pensioni e i diritti dei lavoratori. L’Alleanza Unita dello Zimbabwe vuole anche migliorare i diritti delle donne e la posizione della donna nella società aumentando ad esempio la rappresentazione femminile ne parlamento, nel governo e nelle istituzioni.
Sostieni Sondaggi Bidimedia!
Puoi farlo nei modi che ti descriviamo in seguito… E, se puoi, disattiva il tuo ad-blocker, grazie!
Modalità preferita: donazione tramite bonifico tramite al conto dell’Associazione Bidimedia
Conto di BIDIMEDIA
IBAN IT65F0623012782000036505055
Fai una donazione tramite PayPal
Sondaggi BiDiMedia è un sito nato nel 2010. Se vi piace e siete contenti del nostro servizio gratuito potete farci una piccola donazione. Anche di pochi euro. Grazie a chi ci permetterà di crescere sempre di più cliccando sul banner “Dona con PayPal”!
Offrici un caffé con
Ko-fi
Ci leggi da tanto tempo? Ci hai appena scoperti? In entrambi i casi, se ti piace il nostro lavoro, puoi contribuire alla nostra sopravvivenza donandoci anche solo un piccolo caffè. Grazie!
Tramite Ko-fi puoi fare una micro-donazione ed essere sicuro che essa finanzierà interamente Sondaggi Bidimedia, senza percentuali di intermediazione.
Fai i tuoi acquisti cliccando sui banner
In qualità di Affiliato Amazon, Sondaggi Bidimedia riceve un guadagno dagli acquisti idonei.
In qualità di Affiliato Amazon, Sondaggi Bidimedia riceve un guadagno dagli acquisti idonei.