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Sono 25 i partiti politici che si presentano a queste elezioni, numero nettamente più basso rispetto ai 37 delle scorse elezioni. Essendo il sistema elettorale di tipo proporzionale con una soglia di sbarramento estremamente bassa (lo 0.67%) almeno una dozzina di essi dovrebbero essere in grado di riuscire ad entrare in parlamento.
Il Nuovo Contratto Sociale (in olandese : Nieuw Sociaal Contract, NSC ) è un nuovo partito formato poche settimane fa dall’ex deputato democristiano Pieter Omtzigt .
Nel 2021 Omtzigt ha cercato senza successo di scalare la leadership dell’Appello Cristiano Democratico (CDA), il partito con il quale era stato eletto alla Camera dei Rappresentanti. Dopo un litigio con la dirigenza del partito, ha lasciato il gruppo del CDA alla camera, rimanendo come indipendente. Ha fondato il Nuovo Contratto Sociale nell’agosto di quest’anno.
Il partito non ha al momento un’ideologia ben precisa, si presenta come un partito anti-establishment ed intende concentrarsi sui temi principali del buon governo e della sicurezza sociale.
La sua filosofia politica è comunque simile a quella democristiana del CDA. Il NSC vorrebbe riformare le istituzioni istituendo una corte costituzionale e un sistema elettorale regionale simile a quello svedese. Per quanto riguarda la sicurezza sociale, il partito propone di introdurre un salario minimo per aiutare le persone che vivono a basso reddito.
Omtzigt ha escluso di formare un governo con i partiti di estrema destra, in particolare il Forum per la Democrazia (FvD) e il Partito per la Libertà (PVV), tuttavia su questioni specifiche relative all’immigrazione e agli sprechi della pubblica amministrazione, non esclude di accettare il loro appoggio.
Il Partito popolare per la libertà e la democrazia (Volkspartij voor Vrijheid en Democratie , VVD) è un partito liberale di centrodestra. Con 34 seggi nella camera dei rappresentanti è il maggior partito del paese e anche il maggior partito di governo. Leader del VVD dal 2006 all’agosto 2023 è stato Mark Rutte, che dal 2010 ha anche ricoperto anche la carica di primo ministro. il VVD è membro dell’ALDE e dell’Internazionale Liberale. Al parlamento europeo i suoi eurodeputati siedono nel gruppo di Renew Europe.
Il VVD fu fondato nel 1948 come erede della tradizione deli partiti laici liberali di centrodestra della prima metà del secolo scorso. Dal 1948 al 1951 fece parte di un governo di “grande coalizione” impegnato nella ricostruzione sociale ed economica dei Paesi Bassi dopo la seconda guerra mondiale. Nei decenni successivi è sempre stato uno dei maggiori partiti del paese. Il VVD ha partecipato a governi di centrodestra guidati da primi ministri democristiani nei periodi 1959-1965, 1966-1973, 1977-1981 e1982-1989. Tra il 1994 e il 2002, sotto la guida di Frits Bolkestein ha partecipato al governo “viola”, guidato dal socialdemocratico Wim Kok, primo governo della storia olandese formato esclusivamente da partiti laici. Nel 2002, dopo la caduta del governo “viola”, tornò al potere in coalizione con il CDA in un governo guidato dal democristiano Jan Peter Balkenende, coalizione che è sopravvissuta tra alterne vicende fino alle elezioni del 2007, quando dopo il pessimo risultato del VVD alle elezioni del novembre 2006, la coalizione di centrodestra perse la maggioranza e Balkenende formò una coalizione di centrosinistra con il PvdA.
Durante il periodo di opposizione, tra il 2006 e il 2010, sotto la guida di Rutte il VVD riuscì a recuperare il proprio consenso elettorale, approfittando del contemporaneo crollo di consensi del CDA, tanto che nelle elezioni del 2010 il VVD, con il 20,5 dei voti e 31 seggi, si ritrovò ad essere il primo partito del paese e Rutte fu incaricato di formare il governo, diventando il primo esponente del VVD a guidare il paese. A causa della frammentazione del nuovo parlamento Rutte fu costretto a formare un governo di minoranza assieme al CDA, con l’appoggio esterno della destra xenofoba del PVV di Geert Wilders. Questa maggioranza si dimostrò fin dall’inizio estremamente instabile e si ruppe quando il PVV rifiutò di sostenere le misure di austerità durante la crisi del debito europeo . Questo portò alle elezioni anticipate del settembre 2012 che videro una netta vittoria del VVD che con il 26,6% dei voti e 51 seggi ottenne il suo massimo storico.
Dole le elezioni il VVD formò una coalizione di governo “viola” con il partito del lavoro, con Rutte sempre come primo ministro. La coalizione si dimostro’ solida e duro’ fino al 2017, ma il PvdA pagò cara elettoralmente la collaborazione con il centrodestra liberista di Rutte, tanto che nelle elezioni del 2017 crollò da 38 a 9 seggi, facendo perdere al governo “viola” la maggioranza. Il VVD pur essendo sceso da 41 a 33 seggi rimase comunque il primo partito del paese e Rutte formò un governo quadripartito di centrodestra con il CDA, i Democratici 66 e l’ Unione Cristiana. Nel marzo 2021, VVD è passato da 33 a 34 seggi e la coalizione quadripartita di destra è stata confermata. A seguito della crisi di governo della scorsa primavera che ha portato ad elezioni anticipate Rutte ha lasciato la guida del partito a Dilan Yeşilgöz-Zegerius.
Dal punto di vista ideologico il VVD è un partito fondato sulla filosofia liberale e quindi sul liberalismo economico, sociale e culturale. Tradizionalmente il VVD è tra i maggiori partiti olandesi quello più favorevole al libero mercato ed è contrario alle contrattazione sindacali collettive a livello nazionale. Il VVD è favorevole ad una riforma politica e costituzionale che preveda l’elezione diretta dei sindaci e del primo ministro. Il partito è anche fortemente europeista, a favore di una integrazione europea in materia di difesa e sicurezza. Dal punto di vista sociale il partito è favorevole al diritto all’eutanasia. Per quanto riguarda l’immigrazione, il partito vuole introdurre misure più restrittive all’arrivo di nuovi immigrati e alla concessione della cittadinanza agli immigrati residenti nel paese, per i quali vorrebbe fosse tolta la possibilità di mantenere la doppia cittadinanza. In politica estera il VVD è decisamente europeista, seppur favorevole ad una gestione rigida degli aiuti economici ai paesi poveri dell’unione ed è decisamente pro-NATO, a favore del supporto militare all’Ucraina nella guerra contro la Russia.
Alleanza Sinistra Verde – Partito del Lavoro (GL-PvdA)
GroenLinks–PvdA è un’alleanza tra GroenLinks (GL) e il Partito laburista (PvdA) formata in occasione di queste elezioni. L’ alleanza politica è stata fondata a livello nazionale dai leader del partito Lilianne Ploumen e Jesse Klaver durante la formazione del governo olandese 2021-2022 . I due partiti hanno formato un gruppo unico sia alla camera che al senato. Dopo il crollo del quarto gabinetto Rutte nel luglio 2023, i leader di PvdA ( Attje Kuiken ) e GL (Jesse Klaver) hanno annunciato la loro intenzione di partecipare alle elezioni generali olandesi del 2023 come alleanza. I membri di PvdA che di GroenLinks hanno votato a favore della proposta e hanno nominato Frans Timmermans come candidato principale dell’alleanza
La Sinistra Verde (GroenLinks)è un partito ecologista di sinistra europeista, membro del Partito Verde Europeo. Attualmente è presente con 8 seggi nella camera dei rappresentanti. La Sinistra Verde fa parte del Partito Verde Europeo e dei Global Greens.
La Sinistra Verde fu fondata nel 1989 dalla fusione di quattro partiti di sinistra : il Partito Comunista dei Paesi Bassi , il Partito Socialista Pacifista , il Partito Politico dei Radicali e il Partito Popolare Evangelico. Da allora è sempre stato all’opposizione di tutti i governi che si sono succeduti fino ad oggi.
Il partito si è presentato per la prima volta alle elezioni del 1989 come alleanza di partiti per poi diventare un partito vero e proprio negli anni successivi. La sinistra verde è sempre rimasta un partito di medie dimensioni, con un numero di seggi compreso tra i 4 delle elezioni del 2012 e i 14 di quelle del 2017. Dopo le elezioni il partito è entrato in trattative di coalizione con il Partito popolare per la libertà e la democrazia , l’ Appello democratico cristiano e Democratici 66 , ma i colloqui sono falliti e alla fine è stata l’Unione Cristiana ad entrare al governo. Alle elezioni del 2021 il partito è sceso a 8 seggi.
Dal punto di vista ideologico GroenLinks si descrive come ” verde “, ” sociale ” e ” tollerante “. ll partito, come dice il nome stesso, combina ideali ecologisti e di sinistra e si inserisce nella tradizione della sinistra libertaria. I suoi principi includono la la cooperazione internazionale, la riforma dello stato sociale, la politica ambientale e la tolleranza sociale. In particolare il partito intende combattere la disoccupazione e migliorare le prestazioni dello stato sociale in particolare per le donne, i giovani immigrati, i genitori single e le persone con disabilità. La Sinistra Verde vuole che i Paesi Bassi siano maggiormente impegnati nella cooperazione con i paesi in via di sviluppo, aumentando gli aiuti ai paesi poveri e togliendo le barriere doganali alle merci dei paesi del Terzo Mondo. Il partito favorisce l’integrazione europea, ma è critico riguardo alle attuali politiche della Commissione Europea.
Punto principale delle politiche della Sinistra Verde sono i problemi ambientali, in particolare la lotta al cambiamento climatico. Il partito vuole utilizzare le tasse e lo scambio di quote di emissioni per stimolare l’ energia alternativa come alternativa sia ai combustibili fossili che alle centrali nucleari . Il partito vuole investire nel trasporto pubblico pulito , in alternativa al trasporto privato e vuole stimolare l’ agricoltura biologica attraverso sgravi fiscali come alternativa all’agricoltura industriale . Infine il partito vuole codificare i diritti degli animali nella Costituzione . Per quanto riguarda le politiche sociali il partito vuole legalizzare le droghe leggere, combattere le discriminazioni, proteggere i diritti civili e riformare il diritto d’autore su Internet. A livello istituzionale vorrebbe abolire il senato trasformare i Paesi Bassi in una repubblica.
Gli elettori del partito sono concentrati nelle città più grandi, soprattutto in quelle con un’istruzione universitaria .
Il Partito del Lavoro (Partij van de Arbeid, PvdA) è un partito socialdemocratico, membro del Partito Socialista Europeo e dell’Alleanza Progressista internazionale dei partiti socialisti e democratici, attualmente presente nel parlamento olandese con 9 seggi alla camera e 7 al senato.
Il partito è stato fondato nel 1946 come fusione del Partito Socialdemocratico dei Lavoratori (SDAP) , della Lega Democratica Libera (VDB) e dell’Unione Democratica Cristiana (CDU). Il partito del Lavoro ha partecipato a circa la metà dei governi olandesi dal dopoguerra ad oggi essendo parte della coalizione al potere nei periodi 1946-1958, 1965-1966, 1973-1977, 1981-1982, 1989-1998, 2007-2010 e infine 2012-2017. I primi ministri del PvdA sono stati Willem Drees (1948–1958), Joop den Uyl (1973–1977) e Wim Kok (1994–2002). Il PvdA ha raggiunto il suo massimo storico nelle elezioni del 1977, quando ottenne il 33,8% dei voti e 53 seggi su 150.
Dal 2012 al 2017, il PvdA è stato il secondo più grande partito in parlamento dopo il VVD, del quale è stato il partner minore nel secondo gabinetto di Mark Rutte. La collaborazione con il liberalconservatore Rutte è stata disastrosa elettoralmente per il PvdA che alle elezioni del 2017 è crollato da 38 a 9 seggi, il peggio risultato di sempre. Tuttavia, il partito è rimbalzato con un primo posto nelle elezioni del Parlamento europeo del 2019, vincendo 6 seggi su 26, con il 19% dei voti. Alle elezioni parlamentari del 2021 il partito è passato da 6 a 7 seggi.
Dal punto di vista ideologico, il PvdA si inserisce storicamente nel solco della socialdemocrazie europee tradizionali. Il PvdA è stato il partito più impegnato nella costruzione dello stato sociale olandese. Durante gli anni ’70, ha radicalizzato il suo programma e ha incluso nuove questioni come la conservazione dell’ambiente, lo sviluppo del Terzo Mondo e la liberazione delle donne. Durante gli anni ’90, ha moderato il suo programma per includere posizioni economiche e sociali della “Terza Via”, inclusa la riforma dello stato sociale e la privatizzazione dell’impresa pubblica. Nel 2005, il partito ha adottato un nuovo programma spostando la propria un’ideologia nuovamente a sinistra . I suoi temi centrali sono l’ occupazione , e la protezione dello stato sociale, nonché gli investimenti nell’istruzione pubblica , nell’assistenza sanitaria e nella sicurezza pubblica .
Storicamente, il PvdA è stato sostenuto dalla classe operaia . Attualmente, il partito ha la sua forza tra i dipendenti pubblici, gli immigrati e i pensionati. Il partito è stato storicamente molto forte nelle principali città come Amsterdam e Rotterdam , nonché nelle province settentrionali di Drenthe , Friesland e Groningen.
Il Partito per la Libertà (Partij voor de Vrijheid , PVV) è un partito di destra nazionalista, populista e anti-islamico. Attualmente è presente con 16 seggi nella camera dei rappresentanti. A livello europeo fa parte del gruppo “Identità e Democrazia”, al quale appartiene anche la Lega di Salvini.
Il partito fu fondato nel 2006 da Geert Wilders allora deputato indipendente nella Camera dei Rappresentanti dopo aver abbandonato il VVD con cui era stato eletto in parlamento sin dal 1989. La rottura fu causata dall’accettazione dal parte del VVD alla richiesta di candidatura della Turchia all’Unione Europea. Wilders è poi rimasto leader del partito fino ad oggi.
Alle elezioni del 2006 il PVV ottenne 9 seggi su 150. Nel 2010, dopo 4 anni di feroce opposizione contro il governo di centrosinistra di Jan Peter Balkenende,il numero di seggi salì a 24, facendo del PVV il terzo partito del paese dopo VVD e PvdA. Dopo le elezioni il PVV accettò di sostenere dall’esterno un governo di minoranza guidato dal primo ministro Mark Rutte. Tuttavia, il PVV ritirò il suo sostegno nell’aprile 2012 a causa dell’opposizione del PVV alle misure di austerità decise dal governo per fare fronte alla crisi economica. Nelle successive elezioni anticipate dello stesso anno, i suoi seggi scesero a 15, tornando all’opposizione. Dopo le elezioni del 2017 il PVV vinse 20 seggi, diventando così il secondo partito in Parlamento dopo il VVD di Rutte rimanendo all’opposizione. Alle elezioni del 2021 i seggi sono scesi a 17. Pochi mesi fa uno dei suoi deputati è passato al Movimento Civico-Contadino (BBB), riducendo il numero di seggi del PVV a 16.
Punto principale dell’ideologia del PVV è l’anti-islamismo. Il partito ritiene che le tradizioni giudaico-cristiane e umaniste dei Paesi Bassi sono messe a rischio dall’immigrazione dai paesi islamici e propone di vietare il Corano, di chiudere tutte le moschee nei Paesi Bassi e di vietare la macellazione Halal. Il PVV è anche contrario alla doppia nazionalità e richiede l’obbligo della conoscenza della lingua olandese da parte degli immigrati per ottenere assistenza sociale. Rimane tuttavia un partito laico e sostiene posizioni socialmente moderatamente liberali per quanto riguarda i diritti delle donne e delle persone LGBT+, l’aborto e l’eutanasia.
Il PVV è un profondamente nazionalista e dichiaratamente euroscettico, tanto che è a favore dell’abolizione dell’Euro e del Parlamento Europeo. in politica estera è nettamente filo-israeliano (Wilders è personalmente amico del primo ministro israeliano Netanyahu) differenziandosi dall’anti-semitismo di molti partiti di estrema destra europei. Il PVV si è rifiutato più volte di rivelare l’identità dei suoi finanziatori. il PVV è anche scettico sui cambiamenti climatici e contrario agli investimenti nelle energie rinnovabili.
Dal punto di vista economico su alcuni temi come l’assistenza sanitaria, i servizi sociali e l’assistenza agli anziani, il PVV è per politiche di centro-sinistra, molto lontane dal liberismo economico del VVD, partito di provenienza di Wilders.
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