Anno elettorale molto interessante quello che si apre, cruciale per i destini dell’Europa dove si vota per il rinnovo del Parlamento Europeo, ma anche di grandi paesi come India, Indonesia e Nigeria. Nella Unione Europea si vota anche per il rinnovo dei parlamenti nazionali in 7 dei 28 paesi membri: Polonia, Finlandia, Belgio, Grecia, Estonia, Danimarca e Portogallo. Di notevole interesse anche le elezioni in Canada, Argentina, Sudafrica, Australia e Israele. Infine si vota anche in altri importanti paesi come Ucraina, Svizzera, Bolivia e Thailandia. Il 2019 ci dirà quale se alcune nostre vecchie conoscenze, come Evo Morales, Jarosław Kaczyński e Benjamin Netanyahu manterranno il potere e se alcune nuovi leader come Narendra Modi, Mauricio Macri, Justine Trudeau, Alexis Tsipras e Joko Widodo saranno riconfermati.
Insomma non mancheranno appuntamenti elettorali molto interessanti, con qualche conferma, qualche ricambio di governo, ma anche con qualche sorpresa.
Nelle pagine seguenti una panoramica sulle elezioni più interessanti dell’anno e il calendario elettorale completo.
Le 30 elezioni di cui parleremo nel 2019.
1) Parlamento Europeo. Prime elezioni senza la Gran Bretagna (supponendo che la Brexit non venga rinviata di oltre due mesi). Il numero di seggi scenderà da 751 a 705. Si prevede che il PPE perda 40 seggi, che il PSE ne perda circa 60, l’ECR 10, Verdi e Sinistra più o meno stabili, mentre l’ALDE dovrebbe guadagnare circa 30 seggi e l’ENF circa 25, con un’altra decina di seggi attribuiti a nuovi partiti. Possibile un rimescolamento dei gruppi a destra, causata della fuoriuscita dei Tories dall’ERC e dell’UKIP dall’EFDD.
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2) India. Il Primo Ministro Narendra Modi punta ad un secondo mandato. La coalizione di governo, guidata dal BJP (nazionalconservatori) tenta di conservare la maggioranza assoluta dei seggi. All’opposizione il Partito del Congresso (socialdemocratici), in ripresa dopo la bruciante sconfitta del 2014, si presenta con una coalizione di partiti populisti, regionalisti e di sinistra. Fuori dai blocchi il BSP (centrosinistra), l’SP (populisti), l’AITC (centrosinistra) e l’AIADMK (centristi populisti), e i comunisti del Fronte Democratico della Sinistra.
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