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IL GIRAMONDO – Elezioni in Ecuador. Crisi economica e violenza criminale porteranno alla vittoria della destra autoritaria o al ritorno della sinistra populista “correista”?

I CANDIDATI ALLA PRESIDENZA

 

Sono 8 i candidati alla presidenza in queste elezioni, la metà rispetto ai 16 delle scorse elezioni, numero record nella storia del paese.

 

Luisa Gonzalez  (Rivoluzione Cittadina)

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Luisa Magdalena González Alcivar (46 anni) è una politica e avvocato  candidata alla presidenza in queste elezioni dalla lista “correista” Rivoluzione Cittadina.

Laureata in legge, ha  conseguito un master in economia presso l’Università Complutense di Madrid in Spagna. Dopo alcuni anni passati come ricercatrice universitaria, nel  2007 si è candidata senza essere eletta al Congresso Nazionale per il Partito Social Cristiano (PSC), di centrodestra. Successivamente ha iniziato a lavorare per il governo di sinistra di Rafael Correa.  

Dal 2008 al 2010 ha lavorato come consulente presso il Segretariato della Comunicazione e dell’Informazione dell’Ecuador.  Nel 2010 ha assunto il ruolo di Coordinatore Generale dell’Agenda Strategica Presidenziale. Nel 2011 è stata nominata Vice Console dell’Ecuador a Madrid. Nel 2014, González è stato promosso Vice Ministro della Gestione del Turismo presso il Ministero del Turismo. Nel 2015 è stata nominata Sottosegretario all’Agenda Presidenziale e, successivamente, Segretario Generale dell’Ufficio Presidenziale. Nello stesso anno, González ha ricoperto anche la carica di Console Generale dell’Ecuador a Madrid. 

Nel 2016 ha assunto il ruolo di Vice Segretario Generale della Pubblica Amministrazione. Nel 2017 ha ricoperto contemporaneamente diversi incarichi in varie aziende e società legate al governo ecuadoriano. Nel 2018 è diventata segretaria nazionale del Parlamento andino e nel 2019 è diventata consigliere parlamentare. 

Nelle elezioni del 2021 González è stato eletta membro dell’Assemblea nazionale nelle liste dell’ Alleanza per la Speranza, formazione  politica legata all’ex presidente Correa.  Nel 2022 hanno fatto discutere alcune sue dichiarazioni contrarie al diritto di aborto.  E’ stata anche accusata di aver abusato dell’uso dell’aereo presidenziale per motivi privati.

Durante la sua campagna, González ha promesso di fare dell’ex presidente Rafael Correa una figura centrale nella sua amministrazione in qualità di “consigliere principale”. In politica estera ha detto che avrebbe trattato gli Stati Uniti alla pari degli altri paesi. Ha anche insistito sul fatto che gli Stati Uniti dovrebbero rispettare “l’autodeterminazione” dell’Ecuador.

 

 

Jan Topić Feraud (Per un Paese senza Paura)

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Jan Topić (40 anni) è un uomo d’affari, economista e politico che si candida alla presidenza dell’Ecuador per l’alleanza di centrodestra “Per un Paese senza Paura”.

Figlio di un ricco imprenditore del settore delle comunicazioni, si è laureato in economia negli USA e nel 2012 ha conseguito un master in economia presso la London School of Economics.  Nel 2006 grazie alla sua doppia nazionalità ecuadoriana-francese ha si è arruolato nella Legione straniera francese , dove è rimasto fino al 2012. Successivamente è diventato un “soldato professionista d’élite” e ha combattuto in Ucraina durante l’invasione russa e in parti dell’Africa e della Siria. 

Attualmente ricopre il ruolo di presidente di Telconet, una società fondata da suo padre. È amministratore di otto società e azionista di altre sette. Nel 2019 è stato indagato per riciclaggio di denaro durante il caso Odebrecht. 

Nell’aprile 2023 era stato scelto dal presidente Guillermo Lasso per diventare ministro della sicurezza,  Lasso ha poi deciso di  non nominarlo per le  polemiche suscitate dalle accuse mosse a Topić di essere un mercenario.   La campagna elettorale di Topić si è incentrata sulla lotta alla criminalità organizzata. Se eletto promette di usare il “pugno duro” contro le malavita, ispirandosi ai metodi usati dal presidente di El Salvador Najib Bukele.

 

Otto Sonnenholzner (Actuemos)

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Otto Ramón Sonnenholzner Sper (40 anni) è un uomo d’ affari , conduttore radiofonico, economista ed ex vicepresidente dell’Ecuador, candidato alla presidenza da una coalizione  chiamata Actuemos, composta da Avanza e dal partito SUMA .

Esponente di una ricca famiglia di imprenditori  di origini tedesche e libanesi, si è laureato in Economia, studiando in Germania e in Spagna. Come imprenditore, ha lavorato nei settori dell’edilizia, del commercio e dell’agricoltura, per poi diventare  presidente dell’Associazione ecuadoriana di radiodiffusione (ARE).  La sua carriera politica è iniziata nel 2018 quando, dopo le dimissioni della vicepresidente María Alejandra Vicuña  è stato nominato al suo posto dal presidente Lenín Moreno.

Sonnenholzner è rimasto fedele al presidente Moreno anche durante il periodo peggiore della sua presidenza, durante gli scioperi e le proteste anche violente contro l’aumento dei prezzi del carburante del 2019.  Alla fine del suo mandato al governo, è stato incaricato di gestire la pandemia di coronavirus , venendo pesantemente criticato dall’opinione pubblica per aver approfittato dell’emergenza sanitaria per promuoversi politicamente.

Nel settembre 2021 è stato indagato per appropriazione indebita in un caso di corruzione nel settore della sanità, ma non è ha ricevuto nessuna condanna.  Tra il 2022 e il 2023 si è trasferito negli Stati Uniti , dove ha conseguito un master in pubblica amministrazione presso la Harvard University .

 

Christian Zurita (Movimento Construye)

undefinedChristian Zurita Ron (53 anni)  è un giornalista e politico ecuadoriano

Nata a Guayaquil , González ha conseguito una laurea in Ingegneria in Tecnologia Ambientale presso l’ Universidad Del Pacífico . Dopo la laurea, ha fondato e guidato diverse organizzazioni ambientaliste.  Nel 2018 González si è candidata alla viceprefettura di Guayas e nel 2020, si è candidata per un seggio all’Assemblea nazionale.

È stato corrispondente per la rivista Vistazo dal 1993 al 2000. Successivamente, tra il 2002 e il 2008, è stato capo dell’Unità investigativa nel telegiornale 24 ore del canale televisivo Teleamazonas. Nel 2008 ha assunto la direzione del giornalismo investigativo del quotidiano Expreso , dove ha ricoperto l’incarico di redattore d’inchiesta fino al 2011. Nello stesso anno è entrato a far parte del team del quotidiano El Universo come ricercatore e redattore speciale, concentrando il suo lavoro su questioni relative alla corruzione, alla criminalità organizzata e al traffico di stupefacenti.  Nel 2010 ha pubblicato un libro- denuncia  per i casi di favoritismo nei contratti statali di Fabricio Correa, fratello dell’ex presidente Rafael Correa.  Nel 2019 ha co-scritto assieme a Fernando Villavicencio  un altro libro-denuncia sulla gestione delle tangenti da parte di funzionari e militanti del partito dell’ex presidente Rafael Correa.

Il 9 agosto 2023, Zurita era presente quando il candidato alla presidenza Fernando Villavicencio è stato assassinato. Dopo l’assassinio, il partito di Villavicencio, Movimento Construye  lo ha nominato proprio candidato alla presidenza.

 

Yaku Pérez Guartambel (Claro Que Se Puede)

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Yaku Sacha Pérez Guartambel (54 anni) è un leader indigeno ambientalista appartenente al gruppo etnico Kichwa – Kanari.

Laureato in giurisprudenza, dal 1994 si è dedicato alla protezione delle risorse idriche e forestali dai danni derivanti dalle attività minerarie. Nel 1996 è entrato a far parte dell’organizzazione politica indigenista Pachakutik e negli anni successivi ha organizzato varie proteste contro la privatizzazione delle aziende  dell’acqua  e contro vari progetti di estrazione mineraria. E’ stato spesso accusato di aver organizzato manifestazioni di piazza poi degenerate in atti di violenza.

Dal 2013 al 2019 è stato presidente della Confederazione dei Popoli Kichwa e nel 2017 è stato eletto presidente del coordinamento andino delle organizzazioni indigene. Nel 2019 è stato eletto governatore della provincia di Azuay. Una volta eletto  si è dimezzato lo stipendio, ha bloccato le attività estrattive nella provincia, ha iniziato un’opera di rimboschimento e ha proposto l’eliminazione graduale dell’uso della plastica.

Nell’ ottobre del 2019 ha partecipato alle manifestazioni di protesta contro le misure di austerità del governo di Lenin Moreno, partecipando ai negoziati tra governo e i gruppi di opposizione che hanno riportato la calma nel paese.

Nell’ottobre 2020 si è dimesso dalla carica di prefetto per candidarsi alla presidenza per il partito Pachakutik, dove è arrivato in terza posizione, ad un soffio dal candidato di centrodestra Guillermo Lasso, che poi è stato eletto presidente al ballottaggio.

Pérez, che  apparteneva alla fazione moderata di Pachakutik,  ostile alle politiche di Rafael Correa,  nel 2021 ha lasciato il partito, in disaccordo con i suoi deputati che volevano collaborare con il presidente Lasso.   In queste elezioni è candidato da una coalizione di partiti di sinistra “anti-correisti” e afferma che dopo le elezioni non farà nessun accordo, né con Rivoluzione Cittadina (il partito di Correa), né con i partiti di centrodestra. 

 

Xavier Hervas (Movimento RETO)

Política al Día.- Elecciones 2021, Xavier Hervas. Candidato a la Presidencia de la República del Ecuador

Marcelo Xavier Hervas Mora (51 anni) è un uomo d’affari che si candida alla presidenza per  il partito liberale di centrodestra Movimento RETO.

Nato a Guayaquil, Hervas  è stato presidente della facoltà di ingegneria dell’Università di La Sabana in Colombia, per poi iniziale la sua carriera imprenditoriale nel settore alimentare in Ecuador. Nel 2021 si era già candidato alla presidenza per il partito della Sinistra Democratica ottenendo il 15,7% dei voti.

Hervas ha posizioni progressiste dal punto di vista sociale, in particolare sulla legalizzazione dell’aborto , della marijuana e delle questioni relative ai diritti delle persone LGBTQ +.

Ideologicamente “anti-correista”,  ha appoggiato il candidato di centrodestra Guillermo Lasso al secondo turno delle elezioni del 2021, contribuendo significativamente alla sua vittoria, tuttavia successivamente ne è diventato uno dei suoi più accaniti oppositori.

 

Daniel Noboa (Alleanza Democratica Popolare)

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Daniel Roy-Gilchrist Noboa Azin (36 anni) è un deputato, uomo d’affari e imprenditore agricolo nel settore delle banane.

Daniel è figlio di Alvaro Noboa, anch’esso ricco imprenditore, che in passato si è candidato varie volte senza successo alla presidenza con una piattaforma politica di destra populista.

Dopo aver studiato  Business Administration in alcune delle più prestigiose università degli USA, è entrato a far parte dell’azienda del padre, la Noboa Corporation, dove è diventato prima direttore delle spedizioni e poi direttore commerciale.

Nel 2021  è stato eletto in parlamento per il Movimento Ecuadoriano Unito, una piccola formazione di centro, diventando poi presidente della Commissione per lo sviluppo economico, produttivo e delle microimprese.

 

Bolívar Armijos (Movimento AMIGO)

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Bolívar Abdón Armijos Velasco (46 anni)  è un avvocato e politico ecuadorianocandidato alla presidenza in queste elezioni per il Movimento AMIGO.

Dopo essersi laureato in legge, ha iniziato la sua carriera politica come leader studentesco. Nel 2010 è diventato presidente della “parrochia civile” (equivalente al consiglio comunale) di Calderón nel cantone di San Lorenzo. Ha fondato l’Associazione delle parrocchie di San Lorenzo e l’Associazione delle parrocchie di Esmeraldas.

Nel 2014 è stato eletto presidente del Consiglio nazionale delle parrocchie rurali dell’Ecuador (CONAGOPARE). Tuttavia, la presenza di Armijos come presidente di CONAGOPARE è stata oggetto di polemiche a causa di gravi irregolarità nella sua gestione amministrativa e finanziaria.

Armijos ha utilizzato CONAGOPARE come piattaforma politica, approfittando della sua posizione per lanciare nel 2018 il proprio partito politico, Fuerza Rural y Productiva, con l’intenzione di candidarsi alla presidenza dell’Ecuador alle elezioni presidenziali del 2021.  La sua candidatura fu tuttavia respinta dal tribunale elettorale.

Successivamente ha guidato il movimento AMIGO, una fusione politica che mirava a rappresentare i contadini e le organizzazioni sociali. Nel 2020 è stato accusato di avere legami con esponenti della malavita organizzata e di aver ricevuto finanziamenti non dichiarati per oltre 2 milioni di dollari, tuttavia la magistratura non ha aperto nessuna indagine nei suoi confronti.

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