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Il Giramondo – Elezioni in Suriname: dopo 40 anni l’ex dittatore Desi Bouterse è ancora al potere

Bandiera del Suriname

Il Suriname si reca alle urne lunedì 25 maggio  per rinnovare i 51 seggi del parlamento, il quale eleggerà il presidente del paese che in Suriname è anche capo del governo. Il partito al potere, il Partito Democratico Nazionale  e il suo presidente, Desiré Delano “Desi” Bouterse, affrontano uno scenario scoraggiante. Il coronavirus ha colpito il paese, l’economia è in forte declino e uno scandalo presso la banca centrale ha scosso la fiducia nel sistema finanziario. Inoltre, il presidente Bouterse è stato condannato da un tribunale del Suriname nel novembre 2019 a 20 anni di carcere per le esecuzioni del dicembre 1982 di 15 oppositori politici.

Per molti aspetti, le elezioni del 2020 sono un referendum sul 74enne Bouterse, che ha svolto un ruolo importante nello sviluppo politico del Suriname dal colpo militare del 1980. Qualunque sia il risultato, il prossimo governo si trova ad affrontare sfide sostanziali nella lotta alla corruzione, il potenziale per un ulteriore deterioramento dell’economia e il rischio rimanere intrappolati nel fuoco incrociato di una situazione simile alla guerra fredda tra Cina e Stati Uniti.

Il posto di Suriname nella mappa geoeconomica deriva dalla sua lunga produzione di bauxite, nonché da oro, legname e (in piccola parte) petrolio. Sebbene l’oro abbia dominato le esportazioni del paese negli ultimi anni – con il crollo dell’industria della bauxite – la scoperta di grandi quantità commerciali di petrolio nel giacimento offshore di Maka ha suscitato speranze che nuovi giacimenti potrebbero essere scoperti in Suriname e che il paese fosse avviato verso un boom petrolifero. Il Suriname è un piccolo paese, con una popolazione di circa 600.000 persone e un PIL nominale di 3,77 miliardi di dollari. Sebbene sia considerata un’economia a medio reddito dalla Banca mondiale, la maggior parte della popolazione del Suriname non è un affatto benestante. Se gestito bene, un grande afflusso di petro-dollari potrebbe fare molto per migliorare il tenore di vita del Paese.

Tuttavia tre eventi recenti hanno raffreddato il gli entusiasmi del governo. Innanzitutto il coronavirus ha provocato un arresto economico globale che ha danneggiato le esportazioni del Suriname, ma ha anche influenzato la sua economia domestica, sebbene il contagio locale sia stato estremamente limitato.

Un secondo sviluppo è stato il brutale crollo del prezzo del petrolio causato da una guerra dei prezzi tra Russia e Arabia Saudita. Ad aggravare la situazione è il calo della domanda in tutto il mondo a causa della pandemia. Per il Suriname ciò significa che pur avendo buone quantità commerciali di petrolio, ci vorrà del tempo prima che i nuovi giacimenti producano ricchezza per il paese.

Il terzo sviluppo è la cattiva gestione dell’economia del Suriname da parte del governo Bouterse. Il governo ha problemi con la gestione di valuta estera; lo stato continua a svolgere un ruolo troppo grande nell’economia, rallentando lo sviluppo di un settore privato più solido. All’inizio di quest’anno la Banca Centrale è stata coinvolta in un grande scandalo finanziario, quando il suo presidente Robert van Trikt è stato licenziato e successivamente arrestato per appropriazione indebita di 100 milioni di dollari .L’indagine ha coinvolto anche  il ministro delle finanze Gillmore Hoefdraad, uno stretto alleato Bouterse.

Il deterioramento della situazione economica del Suriname ha sollevato importanti dubbi sulla sua capacità di rimborsare il proprio debito e il paese è stato declassato dalle principali agenzie di rating.

I Paesi Bassi hanno nel frattempo emanato un mandato di arresto contro Bouterse per traffico di droga. Il figlio di Bouterse, Dino è in carcere negli USA  per traffico di droga e per aver offerto supporto  alla milizia libanese Hezbollah,  accusata dagli USA di essere un’associazione terroristica.

In risposta all’ostilità degli USA, Bouterse ha recentemente rafforzato i legami del suo paese con la Cina, con il regime di Nicolás Maduro in Venezuela e con il regime comunista cubano.  Il Suriname è quindi diventato una pedina nello scontro geopolitico in atto tra Stati Uniti e Cina e quindi sia il governo di Washington che quello di Pechino guarderanno a queste elezioni con interesse. 

 

 

IL SISTEMA POLITICO-ELETTORALE

Stemma del Suriname

Il Surimane è una repubblica democratica rappresentativa parlamentare, con un sistema multipartitico. Il presidente è sia capo di stato che di governo Il potere esecutivo è esercitato dal governo. Il potere legislativo spetta sia al governo che all’Assemblea Nazionale, il parlamento monocamerale locale . La magistratura è formalmente indipendente.

L’Assemblea Nazionale è composta da 51 seggi I deputati sono eletti per un mandato di 5 anni con sistema proporzionale a base distrettuale.

Il presidente  viene eletto dalla maggioranza dei due terzi dell’Assemblea nazionale oppure viene eletto al terzo scrutinio a maggioranza semplice per un mandato di 5 anni. Il vicepresidente è eletto per un mandato di 5 anni, allo stesso modo del presidente. In quanto capo del governo, il presidente nomina un gabinetto di ministri che sono guidati nelle loro attività quotidiane dal vicepresidente che di fatto fa le funzioni di primo ministro. Non esiste una disposizione costituzionale per la rimozione o la sostituzione del presidente a meno che non si dimetta.

Un consiglio consultivo dello Stato di 15 membri fornisce consulenza al presidente nello svolgimento della politica . Undici dei 15 seggi del consiglio sono nominati in maniera proporzionale tra tutti i partiti politici rappresentati nell’Assemblea nazionale, due seggi sono assegnati ai rappresentanti dei sindacati e due alle organizzazioni dei datori di lavoro.

Secondo il “Democratic Index” del settimanale The Economist, il Suriname è una cosiddetta “Democrazia imperfetta”, al livello di paesi tipo Argentina, Bulgaria, India e Giamaica.

 

Nelle prossime pagine, la storia politica del paese, i gli sviluppi politici recenti, i principali partiti politici e gli ultimi sondaggi.

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