Il Giramondo – Elezioni parlamentari in Croazia. Il Presidente socialdemocratico Milanović “scende in campo” contro il Primo Ministro conservatore Plenković
La Croazia moderna nasce ufficialmente nel 1991 con il collasso della Jugoslava. Nel 1990 si erano tenute le prime elezioni libere multipartitiche, che avevano visto la schiacciante vittoria dell”Unione democratica croata (HDZ) partito di destra nazionalista guidato da Franjo Tudjman che aveva battuto la Lega dei Comunisti Croati. Tudjman poi nominato dal parlamento fu nominato presidente della presidenza della Croazia. Nonostante la presenza di una forte minoranza serba in varie zone della Croazia, Tudjman volle portare avanti immediatamente l’indipendenza del paese dalla Jugoslavia. Il clima politico eccessivamente polarizzato si trasformò presto in violenza settaria. La minoranza serba in Croazia dichiarò la propria autonomia dal governo croato con la creazione della Repubblica serba di Krajina. I serbi ribelli istituirono una serie di milizie paramilitari e presero il controllo delle aree del paese da loro abitate. Tudjiman decise di andare avanti e far approvare con un referendum popolare la costituzione della Croazia, che divenne indipendente il 25 giugno 1991. La polizia croata cercò di prendere possesso delle zone in mano alle milizie serbe, scatenando i primi conflitti armati. Centinaia di migliaia di abitanti di etnia croata abbandonarono le aree occupate dai serbi e lo stesso fecero gli abitanti di etnia serba delle zone in mano al governo.
La città di Vukovar, al confine tra Serbia e Croazia, fu al centro di uno degli scontri armati piu’ sanguinosi. Il 18 novembre 1991 milizie paramilitari serbe entrarono nella città e compirono un vero e proprio massacro. Nel 1992 e nel 1993 la Croazia fu coinvolta anche nella guerra in Bosnia, in appoggio agli abitanti di etnia croata del paese, accogliendo centinaia di migliaia di croati che fuggivano dal conflitto. La reazione internazionale seguita al massacro di Vukovar e l’appoggio dei paesi occidentali, in particolare della Germania, al governo croato, indebolì notevolmente la repubblica serba di Krajina. Nel 1995 l’esercito croato invase e occupò la Krajina, costringendo ad un esodo di massa quasi 200.000 croati di etnia serbia verso la Serbia. Nel 1998, con il supporto delle nazioni unite, fu trovato un accordo per l’integrazione pacifica dei serbi rimasti in Croazia all’interno del paese. La maggior parte dei serbi fuggiti dall’ex Krajina tuttavia non tornarono a causa dei timori di violenze etniche, discriminazioni e problemi di recupero delle proprietà.
L’HDZ governò la Croazia fino al 2000, mentre l’opposizione era divisa tra vari partiti di centro e centrosinistra. Tudjiman fu eletto presidente con voto popolare nel 1992 e nel 1997. Gli anni 1996 e 1997 furono un periodo di ripresa postbellica e di miglioramento delle condizioni economiche. Tuttavia, nel 1998 e nel 1999 la Croazia ha sperimentato una depressione economica, che ha causato disoccupazione per migliaia di cittadini. Nel 2000, a causa della morte di Tudjiman, fu eletto presidente l’ex primo ministro dell’HDZ Stjepan Mesić, che nel frattempo era passato nel Partito Popolare Croato (HNS, liberali). Senza la guida di Tudjiman e travolto da vari scandali di corruzione, l’HDZ fu sconfitto nelle elezioni parlamentari del 2000 da una coalizione di centrosinistra formata dal Partito Socialdemocratico della Croazia (SDP), erede della Lega dei Comunisti Croati e i liberali del Partito Social Liberale Croato (HSLS) con il socialdemocratico Ivica Račan come primo ministro.
Il nuovo governo di Račan modificò la costituzione, cambiando il sistema politico da un sistema presidenziale a un sistema parlamentare, trasferendo la maggior parte dei poteri presidenziali esecutivi dal presidente alle istituzioni del parlamento e al primo ministro. Il paese ha registrato una notevole crescita economica in questi anni. Nelle elezioni del 2003 tuttavia l’HDZ, spostatosi su posizioni moderate di centrodestra tornò ad essere il primo partito del paese sotto la guida di Ivo Sanader, che divenne primo ministro. Mesic fu rieletto presidente nel 2005. Sanader fu confermato primo ministro dopo le elezioni del 2007. Il paese fu nuovamente colpito dalla crisi economica nel 2008-2009. Sanader si dimise e nuovo primo ministro fu nominata la sua compagna di partito Jadranka Kosor, prima donna a guidare il governo croato, la quale introdusse misure di austerità per contrastare la crisi economica. Nelle elezioni presidenziali del 2010, Ivo Josipović, il candidato dell’SDP, ottenne una vittoria schiacciante. Sanader fu arrestato per corruzione. Nelle elezioni politiche del 2011 videro la vittoria di una coalizione di centrosinistra guidata dall’SPD. Nuovo primo ministro fu nominato il socialdemocratico Zoran Milanovic il quale fece ratificare il trattato di adesione della Croazia all’Unione Europea, alla quale la Croazia ha aderito il 1 ° luglio 2013. Nelle elezioni presidenziali del 2015, Kolinda Grabar-Kitarović dell’HDZ, divenne la prima presidente donna della Croazia. Le elezioni parlamentari dello stesso anno portarono alla vittoria una coalizione di centrodestra guidata dall’HDZ che formò un governo di coalizione con MOST, una neonata formazione di centro liberale. Tuttavia il governo ebbe vita breve e si andò ad elezioni dopo meno di un anno nel 2016, che confermarono la vittoria dell’HDZ, guidata da Andrej Plenković che divenne primo ministro con l’appoggio di Most e altri partiti minori di centrodestra. MOST abbandonò la coalizione nel 2017 a seguito di uno scandalo finanziario che coinvolgeva l’HDZ. Tuttavia il governo di Plenković riuscì a riconquistare la maggioranza parlamentare formando un nuovo governo, che comprendeva parlamentari dell’HNS. Nelle elezioni presidenziale del 2019 la presidente uscente Kolinda Grabar-Kitarović fu clamorosamente sconfitta dall’ex primo ministro socialdemocratico Milanovic. Nel 2020 il governo decise di indire le elezioni parlamentari in anticipo di vari mesi rispetto alla scadenza naturale in modo da tenerle prima della prevista crisi economica causata dalla pandemia di Covid-19. La coalizione guidata dall’HDZ ottenne una nuova vittoria, che permise a Plenković di rimanere a capo del governo.
Nelle prossime pagine, gli sviluppi politici recenti, i risultati delle precedenti elezioni parlamentari e presidenziali, i principali partiti politici e gli ultimi sondaggi.
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