Možemo! (in italiano: “possiamo!”) è un partito eco-socialista fondato nel 2019, attualmente presente in parlamento con 5 seggi. In queste elezioni Možemo! si presenta in una lista ecologista di sinistra comprendente la Nuova Sinistra (NL), “Zagrabia è Nostra!” (ZJN!) e “Cuore della Città!” (SJG!).
Le radici del partito risalgono alla creazione nel 2017 della coalizione della Sinistra Verde per le elezioni locali di Zagabria, che ottenne 4 seggi su 51 nell’assemblea locale. Alle elezioni del 2021 la coalizione, rinominata Možemo! ottenne 23 seggi diventanto il maggiore partito del comune di Zagabria ed eleggendo il suo leader Tomislav Tomašević come sindaco.
Per le elezioni del 2020, Možemo!, assieme ad altri partiti ecologisti e di sinistra, si presentò all’interno di una lista chiamata “Coalizione della Sinistra Verde” che ottenne il 7% dei voti e 7 seggi.
Alle elezioni del 2020 il DP ha ottenuto il 10,9% dei voti e 16 seggi. Molti dei suoi deputati hanno tuttavia abbandonato il partito durante la legislatura. Miroslav Škoro si è dimesso da presidente del partito a causa di un procedimento disciplinare contro di lui e di sua sorella, accusati di appropriazione indebita dei fondi del partito.
Ideologicamente il DP è considerato un partito socialmente conservatore , populista di destra e nazionalista . Pur essendo a favore dell’UE e dell’area Schengen in passato è stato contrario contrario all’euro . Il partito è contro l’aborto e il matrimonio tra persone dello stesso sesso. Nel 2022, il partito ha espresso sostegno all’Ucraina, ma si è opposto a consentire l’addestramento militare delle forze armate ucraine in Croazia.
Il Ponte delle Liste Indipendenti (in croato: Most nezavisnih lista o Most) è un partito politico liberale fondato nel 2012. Il partito è guidato da Božo Petrov, suo fondatore ed ex sindaco di Metković e presidente del parlamento croato dal 14 ottobre 2016 fino al 5 maggio 2017. Attualmente è presente con 7 seggi nel parlamento croato.
In queste elezioni MOST si presenta in una lista di centrodestra comprendente i Sovranisti Croati (HS) e la Lista dei Giovani Indipendenti (NLM).
Most fu inizialmente fondato come piattaforma di raccordo tra liste civiche per partecipare alle elezioni amministrative del 2013. Per le elezioni parlamentari del 2015 il partito è diventato nazionale ed ha incluso vari politici locali indipendenti provenienti. Il partito vinse 19 seggi nel parlamento croato piazzandosi terzo dietro alla coalizione di centrosinistra guidata dall’SDP e a quella di centrodestra guidata dall’HDZ. Dopo una difficile trattativa MOST decise di entrare a far parte di una maggioranza di governo di centrodestra, con Bozo Petrov come vice primo ministro. La coalizione di governo tuttavia durò solo pochi mesi e nel 2016 furono tenute nuove elezioni che videro il numero di deputati do MOST scendere a 13. Fu formato un nuovo governo di coalizione tra HDZ e Most, che tuttavia durò poco meno di un anno. Nel 2017 Most decise di abbandonare nuovamente il governo tornando all’opposizione.
Inizialmente MOST era ideologicamente un partito di destra ilberale, a favore della responsabilità fiscale, della riduzione della spesa pubblica e del debito pubblico, per i tagli alle tasse, le riforme nel settore pubblico e la riduzione delle divisioni amministrative. Il partito era sostenitore di una politica monetaria espansiva e bassi interessi per favorire la crescita economica. Negli ultimi anni il partito si è tuttavia spostato su posizioni socialmente consevatrici e leggermente euroscettiche.
I Sovranisti Croati (in croato : Hrvatski suverenisti ) sono un partito di destra cristiano-conservatore, attualmente presente con 4 seggi nel parlamento croato.
Il partito è stato fondato nel 2019 dall’unione tra il Partito Conservatore Croato (HKS, il Movimento Hrast e alcune associazioni civiche. Nel 2020, il partito è entrato in parlamento all’interno di in una coalizione di destra guidata dal Movimento Madrepatria (DP), che ottenne 16 seggi, 4 dei quali sono andati ai Sovranisti Croati.
Nel 2021, dopo che il primo ministro croato Andrej Plenković aveva annunciato l’adesione della Croazia all’eurozona, i Sovranisti Croati lanciarono la campagna “Proteggere la kuna croata”, raccogliendo le firme per indire un referendum contro l’ingresso della Croazia nell’area Euro. Il referendum tuttavia non fu indetto dato che il partito non raccolse un numero sufficiente di firme per richiederlo.
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